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CTI Biopharma, i numeri dei primi nove mesi del 2017

Il periodo in esame si è chiuso con ricavi in calo e un risultato finale ancora negativo, ma in miglioramento. Qualche indicazione sulla strategia

di Edoardo Fagnani 7 nov 2017 ore 07:14

CTI Biopharma ha comunicato i risultati dei primi nove mesi del 2017, periodo chiuso con ricavi in calo e un risultato finale ancora negativo, ma in miglioramento.

 

CONTI PRIMI NOVE MESI 2017 CTI BIOPHARMA, RISULTATO FINALE NEGATIVO

L'azienda biotech chiuso i primi nove mesi del 2017 con ricavi per 24,68 milioni di dollari, rispetto ai 48,27 milioni contabilizzati nello stesso periodo dello scorso anno. La società ha ricordato che il dato dei ricavi totali del periodo gennaio-settembre del 2016 comprendeva 32 milioni di dollari per pagamenti di milestones relative a Pacritinib. Le vendite nette di PIXUVRI per il terzo trimestre e per i nove mesi sono stati pari rispettivamente a zero milioni e a 0,9 milioni di dollari, rispetto agli 0,9 milioni e ai 3,1 milioni per gli stessi periodi del 2016.

Il risultato operativo di CTI Biopharma è stato negativo per 25,82 milioni di dollari, rispetto al rosso di 43,6 milioni dei primi nove mesi dello scorso anno, evidenziando un forte calo dei costi per ricerca e sviluppo che si sono dimezzati a 25,77 milioni di dollari.

Il risultato finale è stato negativo per 30,75 milioni di dollari, rispetto alla perdita di 45,64 milioni contabilizzata nel periodo gennaio-settembre del 2016.

 

CONTI PRIMI NOVE MESI 2017 CTI BIOPHARMA, I DATI PATRIMONIALI

ctibiopharma-logoA fine settembre CTI Biopharma poteva contare su risorse finanziarie per 52,8 milioni di dollari, in aumento rispetto ai 44 milioni di inizio anno.

Sempre a fine settembre il patrimonio netto era positivo per 28,41 milioni di dollari.

 

CONTI PRIMI NOVE MESI 2017 CTI BIOPHARMA, QUALCHE INDICAZIONE SULLA STRATEGIA

CTI Biopharma non ha fornito stime puntuali per l'esercizio in corso.

Il management della società biotech ha confermato che, congiuntamente a Servier, intende continuare i suoi sforzi per la commercializzazione di PIXUVRI in Europa. Secondo l'azienda, un esito positivo della sperimentazione post-autorizzazione consentirà probabilmente di ottenere dalla Commissione europea la completa autorizzazione all'immissione in commercio espandendo così il mercato potenziale di PIXUVRI.

Inoltre, CTI Biopharma intende sviluppare e commercializzare pacritinib per i pazienti adulti affetti da mielofibrosi e potenzialmente in altre indicazioni.

Infine, ove lo ritenga vantaggioso, CTI Biopharma valuterà ulteriori possibili collaborazioni per ampliare e accelerare lo sviluppo di sperimentazioni cliniche e la potenziale commercializzazione di prodotti candidati.

 

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