NAVIGA IL SITO

CNH Industrial, tagli dagli analisti

Una parte degli analisti che seguono il titolo non ha apprezzato i numeri dell’azienda e ha rivisto al ribasso la valutazione sul titolo. La società ha confermato le stime sul 2013

di Edoardo Fagnani 1 nov 2013 ore 16:18
Nonostante la festività di Ognissanti, non sono mancate le nuove indicazioni delle banche d’affari su CNH Industrial, dopo che ieri l’azienda ha diffuso i risultati trimestrali.
Una parte degli analisti che seguono il titolo non ha apprezzato i numeri dell’azienda e ha rivisto al ribasso la valutazione sul titolo.

Nel dettaglio, Jp Morgan ha tagliato da 15 dollari a 13 dollari il prezzo obiettivo sulla società, equivalenti a 9,56 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
Indicazione simile da Equita sim, che ha limato a 10,4 euro il target price sull’azienda, in seguito alla revisione al ribasso delle stime per l’esercizio in corso. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Bocciatura completa da Banca Akros, che ha sforbiciato da 10 euro a 9,5 euro per azione la valutazione su CNH Industrial, precisando che i target per il 2013 sono ambiziosi. Gli esperti hanno anche peggiorato il giudizio, portandolo da “Accumulate” a “Hold” (mantenere).
Mediobanca, invece, ha confermato il target price di 11 euro e il rating “outperform” (farà meglio del mercato), anche se ha giudicato “deludenti” i risultati trimestrali. Secondo gli esperti di Piazzetta Cuccia, il titolo resta conveniente rispetto ai concorrenti.
Anche Kepler Cheuvreux non ha modificato la propria valutazione su CNH Industrial, confermando il prezzo obiettivo di 9,5 euro e l’indicazione di mantenere il titolo in portafoglio. Gli esperti ritengono che i target per il 2013 sono troppo ambiziosi.

CNH Industrial ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con ricavi per 18,84 miliardi di euro, in aumento dello 0,4%, e del 4,3% a cambi costanti, rispetto all’analogo periodo del 2012. Nel periodo l’utile della gestione ordinaria è stato pari a 1,55 miliardi di euro, in calo del 4,9% rispetto ai primi nove mesi del 2012. L’utile netto, a fine settembre, è stato pari a 747 milioni di euro, sullo stesso livello dei 744 milioni dei primi nove mesi del 2013. A fine settembre l’indebitamento netto industriale era pari a 2,5 miliardi di euro rispetto agli 1,64 miliardi di euro di inizio anno.
Gli obiettivi per l’intero 2013 indicano ricavi in crescita tra il 3% e il 4%, un margine della gestione ordinaria tra il 7,5% e l’8,3% e un indebitamento netto industriale tra gli 1,4 e gli 1,6 miliardi di euro.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.