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Borse inchiodate sulla parità, corre il Monte dei Paschi di Siena

Senza direzione i bancari, dopo le buone performance registrate ieri. Segno meno per il Banco Popolare. Ottimo avvio di giornata, invece, per Enel Green Power e MolMed

di Edoardo Fagnani 3 giu 2014 ore 10:01
Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la seduta odierna con gli indici intorno alla parità.  
Il FTSEMib è in flessione dello 0,06%, mentre il FTSE Italia All Share perde lo 0,05%. Andamento opposto per il FTSE Italia Mid Cap (-0,19%) e il FTSE Italia Star (+0,02%).
Wall Street inizia la settimana con nuovi record. Nuovo massimo storico per l’S&P500 che ha guadagnato lo 0,07% e ha terminato la giornata a 1.925 punti, dopo aver toccato quota 1.926 punti. Bene anche il Dow Jones che è salito dello 0,16% a 16.744 punti, con il nuovo massimo storico a 16.757 punti. Chiusura negativa, invece, per il Nasdaq, che è sceso dello 0,13% a 4.237 punti.
Prosegue il trend positivo della borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha terminato la seduta odierna con un progresso dello 0,66% a 15.034 punti.
L’euro non si sposta da 1,36 dollari, in attesa della diffusione dei dati sull’occupazione in Europa. L’oro si mantiene a 1.245 dollari.

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Senza direzione i bancari, dopo le buone performance registrate ieri.
Buona partenza per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano guadagna l’1,88% a 25,5 euro. Secondo quanto scritto su MF ci sarebbe l’interesse di alcuni fondi di investimento statunitensi per l’aumento di capitale da 5 miliardi di euro della banca senese. Il quotidiano finanziario ha ricordato che giovedì 5 giugno si riunirà il consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi di Siena per fissare le caratteristiche dell’aumento e definire la tempistica dell’operazione. Se non subentreranno problemi, l’offerta delle nuove azioni dovrebbe partire lunedì 9 giugno.
Il Banco Popolare è in ribasso dell’1,69% a 13,99 euro. Nomura ha tagliato da 16 euro a 13,4 euro il prezzo obiettivo sull’istituto. Gli esperti hanno peggiorato anche il giudizio sulla banca, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Neutrale”. Al contrario, Bank of America ha ripreso la copertura sulla banca con un target price di 18,2 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni.
Il Creval inizia la seduta con un ribasso del 2,39% a 1,103 euro. Performance negativa anche per i diritti relativi all’aumento di capitale (-5,56% a 0,5855 euro). I vertici della Popolare di Sondrio (-1,27% a 5,04 euro) hanno smentito le indiscrezioni relative a un’ipotesi di integrazione con il Creval o con altri istituti di credito.

Partenza tranquilla per Generali (+0,42% a 16,77 euro) e UnipolSAI (+0,08% a 2,572 euro). Secondo quanto scritto su MF, la People’s Bank of China avrebbe in portafoglio lo 0,2% del capitale delle due compagnie assicurative. Sulla base dell’attuale capitalizzazione dei due gruppi, le partecipazioni sono valutate rispettivamente 51,7 milioni e 11,5 milioni di euro.

Ottimo avvio di giornata per Enel Green Power (+2,31% a 2,128 euro). Gli addetti ai lavori hanno collegato la performance del titolo della società energetica alla decisione del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, di ridurre del 30% le emissioni di anidride carbonica dalle centrali elettriche entro il 2030. Questa scelta dovrebbe favorire le aziende attive nel settore delle energie rinnovabili.

Fiat Chrysler è in ribasso dello 0,98% a 7,605 euro. In serata il ministero dei Trasporti comunicherà il dato sulle immatricolazioni di automobili in Italia a maggio.

Campari cede l’1,83% a 6,16 euro. Goldman Sachs ha tagliato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 6,1 euro a 5,6 euro, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2014/2016. Gli esperti hanno anche peggiorato il rating, portandolo da “Neutrale” a “Sell” (vendere).

World Duty Free perde l’1,37% a 10,1 euro. Goldman Sachs ha confermato il giudizio “Buy” sulla società, ma ha tolto l’azienda dalla lista dei titoli da comprare con convinzione. Il target price è di 13,2 euro.

Ottima performance per MolMed (+6,08% a 0,689 euro). Nel corso del 50° congresso annuale della American Society of Clinical Oncology la società biotech ha evidenziato i risultati di efficacia osservati in un largo studio internazionale randomizzato di Fase III sull'NGR-hTNF in combinazione con la migliore opzione terapeutica su 400 pazienti con mesotelioma pleurico maligno, che avevano fallito in precedenza una chemioterapia di prima linea.
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