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Borse in altalena: la BCE resta ferma

Come nelle attese la Banca Centrale non ha modificato la propria politica monetaria. Il tasso di interesse di riferimento è rimasto fermo allo 0,75%. Seduta tra alti e bassi per le banche

di Edoardo Fagnani 8 nov 2012 ore 17:55

Giornata all’insegna dell’incertezza per Piazza Affari e per le principali borse europee. Riflettori accesi sulla riunione della BCE: come nelle attese la Banca Centrale Europea non ha modificato la propria politica monetaria. Il tasso di interesse di riferimento è rimasto fermo allo 0,75%. Seduta tra alti e bassi per le banche. In forte calo Autogrill e Diasorin, dopo la diffusione dei risultati trimestrali. Chiusura decisamente positiva, invece, per Lottomatica. Tenaris si è ripresa sul finale.
Il FTSEMib ha registrato una flessione dello 0,64% a 15.194 punti. Stessa variazione per il FTSE Italia All Share, che ha terminato la giornata a 16.103 punti. In ribasso anche il FTSE Italia Mid Cap (-0,94%) e il FTSE Italia Star (-0,3%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,79 miliardi di euro, rispetto agli 1,85 miliardi di ieri. Su 309 titoli trattati, 211 hanno terminato la giornata in territorio negativo, mentre i rialzi sono stati 87. Invariate le restanti undici azioni.
L’euro è sceso a 1,275 dollari. L’oro è tornato a 1.725 dollari.

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Seduta tra alti e bassi per le banche
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IntesaSanpaolo ha guadagnato lo 0,5% a 1,218 euro, mentre Unicredit è salita dello 0,35% a 3,418 euro.
Mediolanum ha perso l’1,43% a 3,71 euro. La compagnia guidata dalla famiglia Doris ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con un utile netto di 291,5 milioni di euro, in aumento del 380% rispetto al risultato realizzato nello stesso periodo dello scorso anno. Il management di Mediolanum ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo relativo all'esercizio 2012. L'ammontare della cedola è pari a 0,1 euro.
In giornata si sono riuniti anche i vertici di Azimut (+3,23% a 9,915 euro). La compagnia ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con ricavi netti pari a 322 milioni di euro, in salita del 32% rispetto ai 243,7 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno scorso. L'utile netto consolidato ha evidenziato un progresso del 112% a 121,2 milioni di euro. Nel corso della conference call a commento dei risultati trimestrali, il numero uno di Azimut, Pietro Giuliani, ha anticipato che il dividendo complessivo del 2013 potrebbe essere nell’ordine dei 50 milioni di euro.
Banca Generali ha guadagnato lo 0,7% a 11,59 euro. Gli analisti di Banca IMI hanno alzato da 12,2 euro a 13,1 euro il target price sulla compagnia. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Add” (aggiungere).

Anche il management di Generali (+0,4% a 12,4 euro) si si è riunito per l’esame dei risultati del terzo trimestre. I numeri saranno comunicati domani prima dell’apertura di Piazza Affari.

Senza direzione i petroliferi. Tenaris si è ripresa sul finale (+0,07% a 14,46 euro). La società ha terminato il terzo trimestre del 2012 con ricavi per 2,66 miliardi di dollari, in aumento del 7% rispetto ai 2,49 miliardi realizzati nello stesso periodo dello scorso anno. In forte crescita l’’utile netto, salito da 365,5 milioni a 437,5 milioni di dollari. La società ha annunciato che distribuirà un acconto sul dividendo relativo all’esercizio 2012. L’ammontare della cedola è pari a 0,13 dollari per azione. Eni è scesa dello 0,4% a 17,4 euro. Performance peggiore per Saipem (-3,24% a 33,19 euro). In rosso anche Saras (-5,95% a 0,909 euro) ed Erg (-0,38% a 5,26 euro).
Enel Green Power invariata a 1,278 euro. Gli analisti di Bank of America hanno ripreso la copertura sulla società, fissando un target price di 1,65 euro e consigliando l’acquisto delle azioni.
Terna ha ceduto l’1,06% a 2,812 euro. La società ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con ricavi di poco inferiori agli 1,3 miliardi di euro, in crescita del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2011. L'utile netto delle attività continuative adjusted è salito del 15,6% a 355 milioni di euro. Il management ha deciso di distribuire un acconto sul dividendo di 0,07 euro per azione.
Snam ha limitato il ribasso allo 0,06% a 3,348 euro. La Consob ha comunicato che il 1° novembre la Cassa Depositi e Prestiti ha incrementato la partecipazione detenuta nel capitale della società, portandola dal 29,974% al 30%.
In forte rialzo A2A (+5,36% a 0,3951 euro). L’azienda lombarda ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con ricavi pari a 4,92 miliardi di euro, in miglioramento di 612 milioni rispetto al risultato dello stesso periodo del 2011. L’utile netto, pari a 169 milioni di euro, è risultato in miglioramento rispetto al risultato dei primi nove mesi del 2011, per un ammontare di 114 milioni. Contestualmente all'approvazione dei dati, i vertici di A2A hanno esaminato e approvato il piano economico finanziario 2013-2015.


Giornata ricca di trimestrali tra le società a maggiore capitalizzazione. In programma i consigli di amministrazione Finmeccanica (-2,67% a 3,648 euro) e Telecom Italia (-1,11% a 0,6665 euro) per l’approvazione dei risultati dei primi nove mesi del 2012.
Lottomatica ha guadagnato il 3,58% a 17,09 euro. La società ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con ricavi per 2,26 miliardi di euro, in aumento del 5,5% rispetto ai 2,15 miliardi ottenuti negli stessi mesi dello scorso anno. Più consistente il miglioramento dell’utile netto, passato da 126,56 milioni a 170,38 milioni di euro (+34,6%). Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Exane hanno alzato da 14,5 euro a 16,2 euro il target price di Lottomatica, in seguito al miglioramento delle stime per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato il rating “Neutrale”. Intermonte, invece, ha ritoccato al rialzo la stima sull’utile per azione per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 15,9 euro e il giudizio “Neutrale”.
Diasorin ha perso il 2,08% a 25,83 euro. La società di diagnostica ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con ricavi, includendo il business NorDiag, pari a 325,1 milioni di euro, in contrazione del 2,2% rispetto al dato dello stesso periodo dello scorso anno. Al contrario, l’utile netto è cresciuto a 68,9 milioni, dai 67,0 milioni dei primi nove mesi del 2011. Il consiglio di amministrazione ha deciso di proporre la distribuzione di un dividendo straordinario di 0,83 euro per azione. Nel corso della conference call a commento dei risultati trimestrali i vertici di Diasorin hanno ribadito che la cedola straordinaria non andrà a impattare la politica dei dividendi del gruppo. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Equita sim hanno alzato da 29 euro a 30,5 euro il target price su Diasorin. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Al contrario, Intermonte ha tagliato da 31 euro a 30 euro il prezzo obiettivo, in conseguenza all’assegnazione del dividendo straordinario e al taglio delle stime per il biennio 2012/2013. Gli esperti hanno anche peggiorato da “Buy” (acquistare) ad “Outperform” (farà meglio del mercato) il giudizio.
In forte ribasso anche Autogrill (-3,9% a 8,01 euro). La società di ristorazione ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con ricavi pari a 4,52 miliardi di euro in aumento dello 0,2% (+4,6% a cambi correnti) rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Al contrario, L’utile netto è sceso a 102 milioni, rispetto ai 125,7 milioni del 2011. Il management di Autogrill ha deciso di ridurre la stima sulla redditività per l’intero esercizio.
Buzzi Unicem è salita dell’1% a 9,125 euro. Nei primi nove mesi del 2012 la società ha registrato ricavi per 2,15 miliardi di euro, l'1,7% in più rispetto ai 2,11 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Buzzi Unicem ha terminato il periodo in esame con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 57,71 milioni di euro, risultato che si confronta con i 38,59 milioni dei primi nove mesi dello scorso anno.
Prysmian ha perso il 2,15% a 14,57 euro. Il gruppo dei cavi ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con ricavi pari a 5,93 miliardi di euro. In crescita del 15,5% l’utile netto rettificato, arrivato a 194 milioni di euro rispetto ai 168 milioni di euro dei primi nove mesi 2011.
Salvatore Ferragamo è scesa dell’1,3% a 15,9 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 31 ottobre Lone Pine Managing Member ha ridotto all’1,956% la partecipazione detenuta nell’azienda del lusso.
Fiat ha limitato il calo allo 0,68% a 3,486 euro. La società ha lanciato un’emissione obbligazionaria denominata in franchi svizzeri.
Pirelli ha ceduto il 2,75% a 8,5 euro. Gli analisti di Kepler hanno tagliato le stime di vendita sul gruppo della Bicocca per il triennio 2012/2014. gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere) e il prezzo obiettivo di 8,6 euro.

In forte rialzo Arena (+27,8% a 0,046 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo). Il giudice delegato alla procedura di concordato preventivo ha dato atto dell’avvenuta approvazione da parte dei creditori del concordato preventivo proposto dalla società.

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