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Giornata positiva, nonostante l’incertezza greca

Chiusura in rialzo per Piazza Affari in un'altra giornata di nulla di fatto sul versante dell’intesa tra la Grecia e i suoi creditori. Bene i titoli bancari

di Mauro Introzzi 25 giu 2015 ore 17:46

Altra giornata di nulla di fatto sul versante dell’intesa tra la Grecia e i suoi creditori. La riunione dell'Eurogruppo in programma per oggi, il consesso dei ministri dell'economia e delle finanze degli Stati che adottano la moneta unica, è terminato senza l'auspicato accordo tra la Grecia e i suoi creditori. I responsabili dei dicasteri economico-finanziari dell'eurozona (che proseguivano oggi la riunione interrotta ieri sera) torneranno ad incontrarsi sabato mattina. Le parti rimangono comunque lontane: Tsipras accusa la ex Troika di un trattamento di sfavore, i creditori rimproverano Atene di non voler cedere ad alcun compromesso.

Le borse internazionali hanno comunque tirato dritto
. Bene Piazza Affari, anche se a metà seduta i principali indici registravano rialzi ben maggiori rispetto a quelli registrati in chiusura. In evidenza i bancari.
In mattinata il Tesoro ha collocato 2 Btp indicizzati all’inflazione europea per un totale di un miliardo di euro.

mercato_positivo3Così i principali indici milanesi hanno chiuso in rialzo. Il FTSEMib è salito dello 0,85% a 23.643 punti. In progresso dello 0,76% anche il FTSE Italia All Share, che ha terminato la seduta a 25.175 punti. In territorio positivo, ma più contenuto, pure il FTSE Italia Mid Cap (+0,16%%) e il FTSE Italia Star (+0,13%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è risalito a 3,8 miliardi di euro, dai 3,25 miliardi di euro della seduta di ieri. Su 330 titoli trattati, 166 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 144. Invariate le restanti 21 azioni.

CONSULTA: Quotazioni titoli FTSMIB

Tra i principali titoli bene alcuni bancari. La Popolare di Milano è salita del 2,39%, quella dell’Emilia Romagna del 2,82%, mentre il Banco Popolare è avanzato del 2,07%. Nelle scorse ore è stato concluso un accordo definitivo per l’acquisto da parte di Poste della partecipazione azionaria del 10,3% detenuta da Mps (+1,25%) in Anima Holding. Alla data di esecuzione della compravendita, che interverrà entro il 30 giugno, Poste subentrerà in ogni diritto e obbligazione di Mps.
Bene anche IntesaSanpaolo (+1,89%). I cinesi di People's Bank of China sono accreditati di una quota del 2,005% dell'azionariato di IntesaSanpaolo. Lo si apprende dalla pagina dell'azionariato del sito dello stesso istituto. In rialzo dell’1,65% Unicredit.

Tra gli altri segni positivi del FTSEMib spiccano Mediaset (+2,61%), Ferragamo (+2,66%) e Prysmian (+2,47%).

Telecom Italia è rimasta invariata.
Da ieri è iniziata ufficialmente l’era Vivendi. Il colosso francese è il primo socio del gruppo telefonico italiano dopo lo scioglimento di Telco e l’acquisto delle quote di Telefonica.

In rosso anche Fiat Chrysler Automobiles (-1,22%).
Il gruppo ha presentato ieri la nuova Alfa Romeo Giulia: il primo di 8 modelli che il Biscione lancerà da qui al 2018. A margine della presentazione della nuova ammiraglia di casa Alfa Romeo, l'amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles Sergio Marchionne ha evidenziato come il gruppo non stia tentando di convincere gli azionisti della rivale General Motors a una fusione. Il manager non ha però espresso alcun commento all'eventualità del lancio di un'operazione ostile. Marchionne ha poi dichiarato che il gruppo presenterà in un paio di settimane la domanda alla Sec per la quotazione negli Usa della controllata Ferrari. Lo sbarco a Wall Street sarà perfezionato entro l'anno.

Bene Enel Green Power (+1,7%).
Gli analisti di Exane hanno promosso il titolo a “outperform” (sovrappesare) dal precedente “neutrale” con un target price alzato a 2,10 euro dai precedenti 1,80 euro. In positivo anche la controllante Enel (+1,1%).

Gli analisti di Nomura hanno alzato da “neutrale” a “buy” (acquistare) il proprio giudizio su Maire Tecnimont (+3,74%). Il titolo del gruppo dell’ingegneria e dell’impiantistica è valutato 3,9 euro, un valore che rivede al rialzo il precedente target price di 1,68 euro.

Buone notizie per Salini Impregilo (+1,74%).
Gli analisti di Standard & Poor's hanno alzato da “BB” a “BB+” il rating sul credito aziendale a lungo termine della società italiana leader nel settore delle infrastrutture. L’outlook resta stabile.
La promozione di Standard & Poor’s riflette la valutazione che Salini Impregilo potrà raggiungere una struttura finanziaria migliore delle attese grazie a trend di mercato favorevoli, un vasto portafoglio ordini e minori spese di oneri finanziari.
Standard & Poor’s ha inoltre rivisto, di due livelli, il suo rating da “BB-“ a “BB+” sull’emissione obbligazionaria senior unsecured di importo nominale pari a 400 milioni di euro in scadenza nel 2018.

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