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Milano anche oggi in rosso: male Telecom e World Duty Free

Giornata nervosa per i bancari, dove spicca il rialzo messo a segno da MPS. Chiusura negativa per Enel, nonostante la controllata Endesa abbia annunciato nuovo dividendo straordinario

di Edoardo Fagnani 8 ott 2014 ore 17:47

Piazza Affari e le principali borse europee anche oggi in ribasso. Giornata nervosa per i bancari, dove spicca il buon rialzo messo a segno dal Monte dei Paschi di Siena. Non  si è fermata la discesa di World Duty Free, oggi penalizzata dalla bocciatura di Goldman Sachs. Chiusura negativa anche per Enel, nonostante la controllata spagnola Endesa abbia annunciato la distribuzione di un nuovo dividendo straordinario. Telecom Italia non si è salvata dalle vendite.
Il FTSEMib ha terminato la seduta con una flessione dello 0,64% a 19.645 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha ceduto lo 0,74% a 20.752 punti. Performance peggiori per il FTSE Italia Mid Cap (-1,45%) e il FTSE Italia Star (-2,04%). Nella seduta il controvalore degli scambi è salito a 2,72 miliardi di euro, rispetto ai 2,66 miliardi di ieri. Su 309 titoli trattati, 241 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 54. Invariate le rimanenti 14 azioni.
L’euro ha sfiorato gli 1,27 dollari. L’oro è tornato sotto 1.210 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato_rosso3Giornata nervosa per i bancari.
Buona giornata per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha guadagnato l’1,2% a 1,014 euro. Il Sole24Ore ha scritto che la Fondazione MPS avrebbe chiesto danni per 286 milioni di euro alle banche per i finanziamenti ottenuti nel 2011 in occasione dell'aumento di capitale da 2 miliardi della banca, allora presieduta da Giuseppe Mussari.
Chiusura negativa, invece, per Unicredit (-1,08% a 5,96 euro) e IntesaSanpaolo (-0,35% a 2,276 euro).

Ancora vendite su World Duty Free (-4,49% a 7,24 euro), dopo il pesante calo accumulato nelle ultime tre sedute. Gli analisti di Goldman Sachs hanno tagliato da 12 euro a 8,6 euro il target price sulla società, in seguito alla forte riduzione delle stime sulla redditività per il triennio 2014/2016. Gli esperti hanno anche peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Neutrale” il giudizio.
Pesante ribasso anche per Autogrill (-3,04% a 5,575 euro).

Telecom Italia ha perso l’1,16% a 0,8515 euro. MF ha scritto che Vivendi potrebbe non accontentarsi di arrivare a detenere l’8,5% del capitale del colosso telefonico italiano, al perfezionamento degli accordi con Telefonica. Il gruppo francese, guidato da Vincent Bolloré, potrebbe incrementare la partecipazione in Telecom Italia, in modo da “trasformare l’ingresso in Telecom in una partecipazione strategica e di lungo periodo”. Il quotidiano finanziario ha ipotizzato che Vivendi potrebbe arrivare a detenere fino al 15-20% del capitale della compagnia italiana, comprando azioni sul mercato.

Enel ha terminato la seduta con una flessione dello 0,66% a 3,896 euro. Il consiglio di amministrazione della controllata spagnola Endesa ha approvato la distribuzione di un ulteriore dividendo straordinario in contanti, pari a 6 euro per azione, per un ammontare complessivo di 6,5 miliardi di euro. Questo dividendo si aggiunge a quello già comunicato al mercato lo scorso 17 settembre di 7,795 euro per azione. Inoltre, il management della società spagnola ha approvato una nuova politica di dividendi riferita al triennio 2014/2016, che prevede, per quanto riguarda l’esercizio in corso, la distribuzione di un dividendo ordinario in contanti pari a 0,76 euro per azione. Infine, durante la conference call con i giornalisti, in vertici di Endesa hanno dichiarato che la società iberica non esclude in futuro la distribuzione di nuovi dividendi straordinari.
Terna ha guadagnato lo 0,31% a 3,85 euro. Gli analisti di Exane hanno limato a 3,7 euro il target price sulla società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato).

RcsMediaGroup ha limitato il calo allo 0,35% a 0,983 euro. Il numero uno della società editoriale, Pietro Scott Jovane, ha ribadito che al momento non è previsto alcun aumento di capitale per l’azienda. Il manager ha aggiunto che il risultato operativo è previsto in miglioramento anche nel secondo semestre del 2014, grazie alle indicazioni positive provenienti dalla Spagna.

Tod’s ha ceduto l’1,18% a 75,1 euro
. Gli analisti di Bryan Garnier hanno tagliato da 92 euro a 88 euro il target price sulla società, in seguito alla riduzione delle stime di crescita per il settore del lusso nel 2014, come conseguenza all’attuale contesto economico nell’est asiatico. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di vendita delle azioni.
Al contrario, gli analisti hanno ribadito il prezzo obiettivo di 23,7 euro e l’indicazione di acquisto su Salvatore Ferragamo (-0,9% a 20,85 euro).

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