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Ottima seduta per il FTSEMib: MPS la migliore

I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato progressi superiori al 2%. Il titolo della banca senese ha registrato un balzo del 22,2% con volumi elevati

di Edoardo Fagnani 7 nov 2016 ore 17:52

Piazza Affari e le principali borse europee hanno iniziato la settimana con una seduta decisamente positiva, dopo i pesanti ribassi subiti la scorsa ottava. Gli operatori scommettono su una vittoria di Hillary Clinton nelle imminenti elezioni presidenziali statunitensi, dopo che l’FBI ha deciso di non proseguire nelle indagini relative al comportamento tenuto dalla candidata democratica in occasione della carica di Segretario di Stato. In generale rialzo i bancari, dove spicca il balzo messo a segno dal Monte dei Paschi di Siena. Ottima performance anche per Ferrari, in seguito ai positivi risultati trimestrali. Oggi Italgas ha debuttato al FTSEMib.
I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato progressi superiori al 2%. Il FTSEMib è salito del 2,56% a 16.737 punti, il massimo di giornata (minimo di 16.556 punti). Il FTSE Italia All Share è balzato del 2,359%. Performance positive anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,02%) e il FTSE Italia Star (+1,55%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,1 miliardi di euro, rispetto ai 2,01 miliardi di venerdì; oggi sono passate di mano 1.030.621.786 azioni (970.803.471 nella seduta di venerdì). Su 342 titoli trattati, 235 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 72; invariate le restanti 35 azioni.
L’euro è sceso a 1,105 dollari.

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mercato6_2Ottima giornata per i bancari.
Seduta brillante per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca senese ha registrato un balzo del 22,2% a 0,2578 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo in avvio di giornata. Elevati i volumi: oggi sono passate di mano quasi 203 milioni di azioni. Secondo quanto scritto su Milano Finanza nei prossimi giorni il fondo sovrano del Qatar potrebbe formalizzare i propri impegni nei confronti dell’istituto toscano e diventare il primo “anchor investor” a investire nel capitale della banca. Al contrario, il numero uno di Unipol, Carlo Cimbri, ha dichiarato di non essere interessato a partecipare all’aumento di capitale del Monte dei Paschi di Siena. Il Sole24Ore nel week-end ha scritto che il successore di Massimo Tononi alla presidenza del Monte dei Paschi di Siena sarà Alessandro Falciai, attuale presidente del comitato nomine della banca.
Molto bene anche IntesaSanpaolo (+5,88% a 2,124 euro). Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Jefferies hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sull’istituto guidato da Carlo Messina, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2017/2018; gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Morgan Stanley si è limitata a ritoccare al rialzo le stime sul net interest income per il triennio 2016/2018; gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 2,6 euro e il giudizio “Overweight” (sovrappesare).
In forte rialzo UBI Banca (+4,07% a 2,402 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 4 novembre AQR Capital Management ha ridotto la posizione corta su UBI Banca, portandola dal 3,18% al 3,09%. Lo stesso giorno Marshall Wace ha limato lo “short” sull’istituto, portandolo dal 2,5% al 2,49%. Al contrario, Oceanwood Capital Management ha incrementato la posizione corta su UBI Banca, portandola dallo 0,94% all’1,04%.
Senza scossoni il Banco Popolare (invariata a 2,302 euro) e la Popolare di Milano (+0,25% a 0,3654 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 4 novembre MOMentum Alternative Investments ha ritoccato al rialzo la posizione corta sulla Popolare di Milano, portandola dallo 0,89% allo 0,9%. Lo stesso giorno Syquant Capital ha incrementato lo “short” sull'istituto, portandolo dall’1,75% all’1,87%.
Il Creval è salito del 2,83% a 0,37 euro. Il Sole24Ore di domenica ha scritto che il piano d’azione dell’istituto che sarà presentato la prossima settimana dovrebbe prevedere una cartolarizzazione di crediti deteriorati per un ammontare di 1,5 miliardi di euro rispetto a un ammontare di 2,6 miliardi; il quotidiano finanziario ha precisato che l’operazione avrebbe la garanzia pubblica della GACS, mentre è ancora da valutare il prezzo a cui saranno ceduti i crediti. Il Sole24Ore ha aggiunto che il piano prevede anche una riorganizzazione, con esuberi per 300 dipendenti su un ammontare di 4.100.
Banca Mediolanum ha guadagnato il 2,08% a 6,14 euro. La compagnia ha comunicato che la Banca Centrale Europea ha pubblicato gli esiti dell’attività di “Comprehensive Assessment” relativo alla compagnia condotta nel corso di quest’anno. In particolare, gli Stress Test proiettano a fine 2018 un Adjusted Common Equity Tier 1 Ratio del 27,5% nello scenario “base”, contro una soglia minima richiesta dell’8%, e del 17,7% nello scenario “avverso”, contro il 5,5% minimo imposto dalla normativa regolamentare.

Chiusura positiva per Tenaris (+1,17% a 13,02 euro). Gli analisti di Goldman Sachs hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 13,1 euro a 13,3 euro; gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Indicazione simile da Mediobanca, che ha aumentato da 10 euro a 10,5 euro il target price su Tenaris, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda; tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato).
Saras ha subito un ribasso dello 0,7% a 1,565 euro. La società di raffinazione ha chiuso i primi nove mesi del 2016 con ricavi pari a 4,75 miliardi di euro, in calo del 29% rispetto ai 6,67 miliardi di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Il risultato netto è sceso del 45% a 151,9 milioni di euro, dai 276,7 milioni dei primi nove mesi del 2015; il risultato netto adjusted, infine, è stato pari a 116,6 milioni di euro, in contrazione del 61% su base annua.

Focus su Italgas (-0,7% a 3,97 euro), che oggi ha debuttato al FTSEMib a seguito della scissione da Snam (+4,23% a 3,94 euro). Borsa Italiana ha comunicato che il prezzo iniziale di Italgas è stato fissato a 3,998 euro. Di conseguenza, il prezzo di chiusura di Snam di venerdì 4 novembre, pari a 4,58 euro, è stato rettificato a 3,78 euro. Nel corso della cerimonia di quotazione, l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, ha dichiarato che nel biennio 2017/2018 i dividendi aumenteranno a un tasso del 2-3% rispetto gli 0,2 euro previsti con il bilancio del 2016; il manager non esclude un ulteriore aumento della cedola a partire dal 2019, dopo le indicazioni sulle gare per la gestione delle reti del gas. Inoltre, Paolo Gallo ha anticipato che Italgas investirà circa 1,3 miliardi di euro nelle gare per la distribuzione di gas; questa cifra si aggiunge ai 2 miliardi di investimenti previsti fino al 2020. Intanto, Banca Akros e Mediobanca hanno fissato una valutazione di 4,35 euro per azione per Italgas.
Terna ha recuperato l’1,51% a 4,29 euro. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Equita sim hanno tagliato da 5 euro a 4,8 euro il target price sulla società, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda; gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.

Ferrari ha terminato la giornata con un rialzo del 6,77% a 49,2 euro. Il Cavallino Rampante ha chiuso i primi nove mesi del 2016 con ricavi pari a 2,27 miliardi di euro, in crescita dell’8% rispetto ai 2,11 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. L’utile netto si è attestato a 288 milioni, in miglioramento del 23% su base annua. Stessa variazione per l’utile netto adjusted, a 295 milioni di euro. Sulla base dei risultati trimestrali, il gruppo ha rivisto al rialzo le sue prospettive per il 2016. Per l’intero anno il management di Ferrari prevede consegne di circa 8mila unità, incluse le supercar, ricavi netti superiori ai 3 miliardi di euro, un margine operativo lordo adjusted di circa 850 milioni di euro (in rialzo dagli 800 milioni precedenti) e un indebitamento industriale netto inferiore ai 700 milioni (in calo dai 730 milioni precedenti).

Buona seduta per Leonardo Finmeccanica (+1,82% a 10,64 euro). Gli analisti di Banca IMI hanno tagliato da 16 euro a 15 euro il target price sulla società aerospaziale, in seguito alla revisione delle stime per il triennio 2016/2018; tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Telecom Italia chiude in rosso (-0,27% a 0,748 euro). I vertici della compagnia telefonica hanno precisato che il nuovo piano industriale per il triennio 2017/2019 sarà presentato a febbraio. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Equita sim hanno alzato il prezzo obiettivo sulle azioni ordinarie e di risparmio della compagnia telefonica, portandolo rispettivamente a 1,25 euro e a 1,09 euro, in seguito al miglioramento delle stime sulla redditività per il triennio 2016/2018; gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto di entrambe le categorie di azioni.

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