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Il FTSEMib chiude con un (minimo) rialzo. Banche nervose

Pessima giornata per BPER Banca. Chiusura negativa per Snam, dopo la diffusione dei risultati dell'esercizio 2016 e dei target finanziari per il quinquennio 2017/2021.

di Edoardo Fagnani 7 mar 2017 ore 17:48

Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la seduta odierna con variazioni frazionali, in una giornata caratterizzata da assenza di direzionalità degli indici. Secondo Franck Dixmier, Global Head of Fixed Income di Allianz Global Investors, nel corso della prossima riunione del Consiglio Direttivo in agenda il 9 marzo la Banca Centrale Europea manterrà la sua posizione accomodante. "Tuttavia, l'aumento a sorpresa dell'inflazione registrato in Germania nel mese di febbraio (+2,2% anno su anno) è destinato a scatenare il dibattito sul mantenimento da parte della banca centrale del suo programma di acquisto di asset al ritmo attuale", ha precisato lo strategist. Bancari protagonisti di giornata: spiccano i ribassi subiti da BPER Banca e da UBI Banca. Chiusura negativa per Snam, dopo la diffusione dei risultati dell'esercizio 2016 e dei target finanziari per il quinquennio 2017/2021.

Il FTSEMib ha terminato la giornata con un minimo rialzo dello 0,03% a 19.455 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 19.347 punti e un massimo di 19.511 punti. Il FTSE Italia All Share ha recuperato lo 0,08%. Performance migliori per il FTSE Italia Mid Cap (+0,44%) e il FTSE Italia Star (+0,47%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,03 miliardi di euro, rispetto ai 2,19 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 573.943.230 azioni (567.855.845 nella seduta di ieri). Su 343 titoli trattati, 164 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 161; invariate le restanti 18 azioni.

L’euro ha oscillato tra gli 1,055 e gli 1,06 dollari.

 

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mercato-saleBancari protagonisti di giornata.

Unicredit in frazionale rialzo; il titolo dell’istituto guidato da Jean-Pierre Mustier ha registrato un progresso dello 0,66% a 13,74 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno incrementato il prezzo obiettivo sull’istituto, portandolo da 16,8 euro a 19 euro, apprezzando la strategia del management nella gestione dei crediti problematici; gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

In forte ribasso, invece, BPER Banca (-4,2% a 4,38 euro). Gli analisti di Goldman Sachs hanno tagliato da 6,7 euro a 5 euro il target price sull’istituto, in seguito alla revisione delle stime per i prossimi trimestri; gli esperti hanno anche peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Neutrale” il giudizio.

Segno meno anche per UBI Banca (-2,33% a 3,182 euro). Secondo quanto scritto su MF l’aumento di capitale da 400 milioni di euro dell’istituto potrebbe partire a giugno. Il quotidiano finanziario ha ricordato che le risorse raccolte serviranno per finanziare l’acquisto di Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti. Intanto, gli analisti di Goldman Sachs hanno tagliato da 3,6 euro a 3,4 euro il target price su UBI Banca, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2017/2019; gli esperti hanno confermato il rating “Neutrale”. Inoltre, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 6 marzo BlackRock Investment Management (UK) Limited ha ridotto lo “short” su UBI Banca, portandolo dallo 0,52% allo 0,26%.

IntesaSanpaolo è salita dello 0,26% a 2,328 euro. L’istituto ha firmato l’accordo relativo alla cessione dell’intera quota partecipativa in Allfunds Bank - detenuta tramite la controllata Eurizon Capital SGR e pari al 50% del capitale - a fondi appartenenti a Hellman & Friedman, investitore attivo nel private equity, e GIC, fondo sovrano di Singapore, per un corrispettivo in contanti pari a circa 900 milioni di euro. Il perfezionamento dell’operazione si tradurrà per l'istituto in una plusvalenza netta nell’ordine di 800 milioni. Intanto, gli analisti di Goldman Sachs hanno tagliato da 2,9 euro a 2,7 euro il target price su IntesaSanpaolo, in seguito alla revisione delle stime per i prossimi esercizi; gli esperti hanno confermato il rating “Neutrale”. Per lo stesso motivo Goldman Sachs ha aumentato da 2,7 euro a 3,1 euro il prezzo obiettivo sul BancoBPM (+0,67% a 2,418 euro); gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.

 

Saipem ha terminato la giornata in territorio negativo (-0,71% a 0,417 euro). Gli analisti di Jefferies hanno tagliato da 0,6 euro a 0,56 euro il prezzo obiettivo sulla società di ingegneristica; tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

 

Snam ha subito un ribasso dell’1,45% a 3,796 euro. La società ha chiuso il 2016 con ricavi regolati per 2,44 miliardi di euro, in flessione del 2,3% rispetto ai 2,5 miliardi ottenuti nell'esercizio precedente; il risultato ha risentito della revisione del rendimento riconosciuto al capitale investito per il 2016 che ha riguardato i settori trasporto di gas naturale. In contrazione anche il risultato operativo adjusted, che è sceso del 9,8% a 1,34 miliardi di euro. Di conseguenza, l’utile adjusted delle continuing operations si è attestato a 826 milioni di euro, in riduzione del 4,3% rispetto al 2015. L'utile netto adjusted si è ridotto del 16% a 1,02 miliardi di euro; l'utile per azione è stato pari a 0,291 euro. Il management di Snam ha proposto la distribuzione del dividendo 2017 (relativo all'esercizio 2016) per un ammontare di 0,21 euro. I vertici di Snam confermano un rilevante piano di investimenti di circa 5 miliardi di euro nel quinquennio 2017/2021, di cui 4,7 miliardi di euro per progetti in Italia. Snam ha anche ribadito l’impegno a garantire agli azionisti una remunerazione sostenibile. Nel periodo 2016-2018 il dividendo è previsto in crescita del 2,5% annuo; inoltre, il dividendo 2018 rappresenterà il riferimento anche per gli anni successivi.

 

Telecom Italia è salita dello 0,45% a 0,7795 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che dal 28 febbraio Jp Morgan detiene una partecipazione aggregata indiretta nella compagnia telefonica pari al 6,108% del capitale. Nel dettaglio, l'1,45% è relativo a diritti di voto riferibili ad azioni, il 3,008% a una partecipazione potenziale, l'1,372% ad altre posizioni lunghe con regolamento fisico e lo 0,188% ad altre posizioni lunghe con regolamento in contanti.

 

Prese di beneficio su Poste Italiane (-1,57% a 6,25 euro), dopo il balzo messo a segno ieri.

 

Ottima seduta per EI Towers (+5,33% a 51,35 euro). Secondo quanto scritto su Il Messaggero Rai Way (+5,29% a 4,54 euro) starebbe studiando un’offerta per rilevare il controllo della società.

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