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Piazza Affari, un altro scivolone. Male banche e Fiat Chrysler Automobiles

Non è un buon inizio di anno questo 2016 per le borse. Tra le principali piazze europee è andata particolarmente male Milano, che nei giorni scorsi si era invece difesa meglio

di Mauro Introzzi 6 gen 2016 ore 17:50

Non è un buon inizio di anno questo 2016 per le borse. Le tensioni in Medioriente, i rinnovati timori su un rallentamento della Cina e – in queste ore – le frizioni in oriente (con la Corea del Nord che ha annunciato alcuni test su una bomba all’idrogeno) agitano i mercati finanziari. Tra le principali piazze del Vecchio Continente è andata particolarmente male Milano, che nei giorni scorsi aveva invece fatto meglio delle altre borse. Nonostante la giornata festiva i volumi sono aumentati decisamente nel corso della giornata. A livello settoriale male i bancari, mentre tra i singoli titoli spicca lo scivolone di Fiat Chrysler Automobiles.

mercato3_3Così a fine seduta il FTSEMib ha chiuso con un ribasso del 2,67% a 20.422 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha registrato un calo del 2,46% a 22.209 punti. Performance negativa anche per il FTSE Italia Mid Cap (-1,11%) e il FTSE Italia Star (-1,1%). In crescita i volumi: nella seduta odierna il controvalore degli scambi è stato pari a 2,55 miliardi di euro, rispetto ai 2,16 miliardi di ieri. Su 312 titoli trattati, 66 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 225. Invariate le restanti 21 azioni.
L’euro è salito a 1,0758 dollari. L’oro si è attestato a 1.090 dollari.

QUOTAZIONE TITOLI DEL FTSEMIB

Tra i singoli titoli male Fiat Chrysler Automobiles, arretrata del 5,26%
e anche sospesa nel corso della giornata per eccesso di ribasso. Il collocamento di Ferrari (-0,81%) ha evidentemente tolto un po' di appeal speculativo al titolo del Lingotto, che in queste ore è stato confermato da Goldmans Sachs all'interno della "convinction buy list" (la lista dei titoli da comprare con convinzione). Gli ultimi dati sulle immatricolazioni in Italia e negli Usa hanno ribadito le buone performance commerciali degli ultimi mesi.
A pesare sul gruppo guidato da Sergio Marchionne alcune indicazioni negative in arrivo dal Brasile: secondo l'associazione dei concessionari del paese sudamericano le vendite di auto dovrebbero registrare nel 2016 una flessione del 5,9%. Male anche l’azionista Exor (-4,05%).

Male i bancari. Unicredit ha perso il 4,25%.
Gli analisti di Jp Morgan hanno deciso di abbassare la loro raccomandazione sull’istituto,  portandola da "neutrale" ad "underweight" (sottopesare). Il target price è stato abbassato da 6,1 a 4,9 euro per azione. Mps ha invece perso il 3,34%, la Popolare di Milano il 3,75% e il Banco Popolare il 4,14%. Del 2,5% la flessione di IntesaSanpaolo.
Tra i titoli del risparmio gestito in difficoltà Banca Mediolanum (-5,39%). Il gruppo di Doris ha comunicato che nel mese di dicembre 2015 la raccolta netta in Fondi comuni è stata pari a 452 milioni di euro, un dato che porta il totale dell'anno a 4,68 miliardi di euro. La raccolta netta totale ha toccato il record storico di 956 milioni di euro in un solo mese, attestandosi a 4,64 miliardi di euro nell'intero 2015.
Giù anche Anima Holding (-4,25%).

Generali ha lasciato sul terreno l’1,65%.
Gli analisti di Deutsche Bank hanno deciso di abbassare da “buy” (acquistare) a “hold” (mantenere) il loro rating sulla compagnia assicurativa.

In difficoltà i titoli delle aziende legate al petrolio in scia ai nuovi ribassi del prezzo del greggio. Saipem ha perso il 3,68%% mentre Tenaris è arretrata del 2,31%.

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