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Piazza Affari, l’intonazione non cambia. Male i bancari

Giornata negativa per i principali titoli di Piazza Affari, ancora appesantiti dalle pessime performance dei bancari. Il tentativo di recupero di metà seduta non è andato a buon fine

di Mauro Introzzi 4 apr 2016 ore 17:47

Giornata negativa per i principali titoli di Piazza Affari, ancora appesantiti dalle pessime performance dei bancari. Il tentativo di recupero provato a metà seduta non è andato a buon fine. Tra i titoli in controtendenza spiccano i rialzi di Mediaset, Finmeccanica e STM. Ha preso il via oggi il collocamento della nona tranche del BTP Italia.

Il FTSEMib ha subito un calo dello 0,77% a 17.639 punti (minimo di 17.575 punti, massimo di 17.934 punti), mentre il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,77% a 19.314 punti. In territorio misto, invece, il FTSE Italia Mid Cap (-0,15%) e il FTSE Italia Star (+0,18%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,12 miliardi di euro dai 2,61 miliardi di euro di venerdì. Su 320 titoli trattati, 170 hanno terminato la giornata con un ribasso mentre le performance positive sono state 138. Invariate le restanti 12 azioni.

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Imercato3_4l settore ancora maggiormente sotto pressione è stato quello dei bancari. Gli esperti di Mediobanca hanno abbassato il loro giudizio sulle banche europee da “outperform” (farà meglio del mercato) a “neutrale”. Il rating su Unicredit (-2,65%), IntesaSanpaolo (-2,53%) e UBI Banca (-0,68%) ha seguito la stessa dinamica.

Tra i singoli titoli molto male il Banco Popolare (-7,29%).
Il consiglio di amministrazione dell’istituto ha approvato un’operazione di aumento di capitale per un importo di 1 miliardo di euro. L’operazione, che potrebbe completarsi entro il primo semestre 2016, si iscrive, in via prioritaria, nel contesto della prospettata aggregazione del Banco Popolare con la Banca Popolare di Milano. Secondo la nota l’operazione di rafforzamento patrimoniale è compatibile anche con una prospettiva “stand alone”, ossia in uno scenario di mancata fusione con la Popolare di Milano. Alla luce dell’attuale situazione e assumendo l’integrale sottoscrizione dell’aumento di capitale per intero il Banco Popolare arriverebbe a esprimere un CET1 ratio del 14,9% e un Total capital ratio pari al 18,3%.

La sua promessa sposa Popolare di Milano ha perso il 4,56%.

Male anche il Monte dei Paschi di Siena (-3,81%).

Focus anche su UBI Banca (-0,68%).
L'assemblea degli azionisti di sabato, la prima dopo il passaggio della banca a Società per Azioni, ha nominato il consiglio di sorveglianza e approvato la distribuzione di un dividendo pari a 0,11 euro.

Tra i titoli peggiori Saipem (-4,36%)
in scia al calo del petrolio di questi giorni. Male anche Telecom Italia (-3,66%).

In evidenza Mediaset (+2,01%).
Secondo quanto riporta la stampa potrebbe perfezionarsi uno scambio azionario tra il Biscione e Vivendi, che avrebbe ad oggetto il 3,5% di azioni proprie delle due società, rappresentanze reciproche nei rispettivi consigli di amministrazione, una serie di iniziative commerciali congiunte (come la produzione e la vendita di film e serie TV e una partnership nella TV via streaming) e il trasferimento di Mediaset Premium a CanalPlus.

Tra i titoli maggior in controtendenza anche Finmeccanica (+3,08%) e Stm (+1,96%).

In lieve rialzo (+0,22%) Fiat Chrysler Automobiles
. A marzo le immatricolazioni di auto del Lingotto sono salite del 21,6% a poco più di 56mila veicoli. Il gruppo ha fatto meglio del mercato, che ha registrato una performance del 17,4%.

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