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Piazza Affari incerta: male Unicredit, brilla FCA

L'istituto ha chiuso in territorio negativo, dopo la diffusione dei risultati semestrali. Buona seduta per il Monte dei Paschi di Siena. Molto bene anche Poste Italiane

di Edoardo Fagnani 3 ago 2016 ore 17:49

Borsa Italiana e le principali borse europee hanno terminato la seduta odierna con variazioni frazionali, dopo i ribassi subiti ieri. Gli analisti di Intermonte Advisory e Gestione hanno evidenziato che agosto è un mese statisticamente neutro per il mercato: 9 mesi di performance positive negli ultimi 18 anni (o 5 negli ultimi 10). Gli esperti hanno segnalato che il 2016 si sta prospettando già come un altro “annus horribilis” per il mercato italiano che si sta perdendo il treno del ribasso tassi e quello della ripresa ciclica nel mondo. Sulle montagne russe i bancari: spicca il ribasso subito da Unicredit dopo la diffusione dei risultati semestrali. Da segnalare il forte rialzo di Fiat Chrysler Automobiles.
I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato rialzi frazionali. Il FTSEMib ha guadagnato lo 0,2% a 16.130 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 15.978 punti e un massimo di 16.242 punti. Il FTSE Italia All Share ha registrato un progresso dello 0,13%. Segno meno, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (-0,34%) e il FTSE Italia Star (-0,2%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,41 miliardi di euro, rispetto ai 2,73 miliardi di ieri. Su 317 titoli trattati, 143 hanno terminato la giornata con un ribasso; anche le performance positive sono state 143, mentre le restanti 31 azioni sono rimaste invariate.  
L’euro è sceso sotto gli 1,12 dollari.

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mercato2_1Sulle montagne russe i bancari, dopo i forti ribassi subiti nelle ultime sedute.
Chiusura negativa per Unicredit (-2,28% a 1,802 euro), nel giorno della diffusione dei risultati semestrali. L’istituto ha chiuso la prima metà dell’anno con ricavi pari a 11,61 miliardi di euro, in crescita dell’1,1% rispetto ai ricavi della prima metà del 2015. L’utile netto si è attestato a 1,33 miliardi di euro, in salita del 27,7% su base semestrale rispetto agli 1,04 miliardi annunciati 12 mesi fa. Alla fine di giugno 2016 l’attivo totale si è attestato a 891,5 miliardi, sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente e in crescita dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La qualità dell’attivo, a fine semestre, ha visto crediti deteriorati lordi in diminuzione a 77,1 miliardi di euro, in calo del 2,4% su base trimestrale e del 5,7% su base annua. Il CET1 ratio fully loaded a fini regolamentari si attesta al 10,33% nel secondo trimestre, in aumento a 10,53% pro-forma comprensivo di 20 punti base generati dalle recenti vendite (le quote in FinecoBank e Bank Pekao). Insieme ai conti Unicredit ha annunciato la cessione a SIA delle attività di elaborazione dei pagamenti tramite carte di pagamento di UBIS in Italia, Germania e Austria per un corrispettivo di 500 milioni di euro in contanti. L’operazione genererà un utile netto consolidato di circa 440 milioni di euro nel 2016, con un impatto positivo atteso sul CET1 ratio fully loaded di circa 12 punti base. Prima della diffusione dei risultati semestrali gli analisti di Banca Akros avevano ridotto le stime sull’utile per azione adjusted per il biennio 2016/2017, in seguito alla debolezza del settore di riferimento; tuttavia, gli esperti hanno confermato il target price di 3,4 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni.
IntesaSanpaolo ha ceduto lo 0,55% a 1,819 euro. Non si sono fatte attendere le indicazioni degli analisti dopo la diffusione dei risultati semestrali. Kepler Cheuvreux ha limato da 2,7 euro a 2,6 euro il target price sull’istituto, in seguito alla revisione delle stime per i prossimi trimestri; tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Per lo stesso motivo Barclays ha ridotto da 2,9 euro a 2,7 euro il prezzo obiettivo su IntesaSanpaolo, anche se ha confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare). Al contrario, Equita sim ha incrementato da 2,8 euro a 2,9 euro il target price sulla banca, segnalando che i risultati semestrali sono stati migliori delle attese; gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 27 luglio BlackRock ha ridotto la partecipazione detenuta nell’istituto, portandola dal 5,101% al 4,927%. Inoltre, il giorno successivo, la società statunitense ha ridotto al 4,981% la partecipazione aggregata detenuta indirettamente in IntesaSanpaolo.
Giornata positiva per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca senese è salito dell’1,81% a 0,2648 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 2 agosto Marshall Wace ha ridotto lo “short” sul Monte dei Paschi di Siena, portandolo dall’1,18% all’1,09%.
Performance migliore per la Popolare dell’Emilia Romagna (+4,02% a 3,156 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 2 agosto AQR Capital Management ha incrementato la posizione corta sulla Popolare dell’Emilia Romagna, portandola dallo 0,54% allo 0,63%.

Spicca il forte rialzo di Fiat Chrysler Automobiles (+8,26% a 5,9 euro). Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa Samsung sarebbe intenzionata a rilevare la controllata Magneti Marelli. Il colosso coreano avrebbe offerto oltre 3 miliardi di dollari.

Chiusura decisamente positiva per Poste Italiane (+3,51% a 6,195 euro). La società guidata da Francesco Caio ha chiuso il primo semestre del 2016 con i ricavi totali per 17,7 miliardi di euro in crescita del 10,9% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio. L’utile netto si è attestato a 565 milioni di euro, anch’esso in sensibile aumento rispetto ai 435 milioni dello stesso periodo del 2015. Durante la conference call a commento dei risultati, Francesco Caio ha ribadito che il gruppo è pronto a mantenere la promessa di distribuire agli azionisti almeno l’80% dell’utile netto anche se una parte del risultato dovesse essere di natura non ricorrente. Dopo la diffusione dei risultati semestrali gli analisti di Mediobanca hanno tagliato da 8,5 euro a 7,7 euro il target price su Poste Italiane, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Gli esperti hanno migliorato le stime sull’utile netto e sul dividendo per l’esercizio in corso, ma hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Al contrario, Equita sim ha incrementato da 8,4 euro a 8,6 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile e sul dividendo relativi all’esercizio 2016; gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.

Salvatore Ferragamo è scesa dello 0,68% a 20,43 euro. La società ha chiuso il primo semestre del 2016 con i ricavi pari a 710 milioni di euro, in contrazione del 2% a tassi di cambio correnti e del 3% a tassi di cambio costanti, rispetto ai 722 milioni di euro registrati nei primi sei mesi dell’esercizio 2015. L'utile netto è risultato pari a 90 milioni di euro, in salita del 2% rispetto agli 88 milioni registrati nei primi sei mesi del 2015. Dopo la diffusione dei risultati semestrali gli analisti di Raymond James hanno tagliato da 27 euro a 25 euro il prezzo obiettivo su Salvatore Ferragamo, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2016/2018. Gli esperti hanno anche peggiorato il giudizio, portandolo da “Strong Buy” (acquistare con decisione) ad “Outperform” (farà meglio del mercato).

In decisa flessione RcsMediagroup (-8,19% a 0,7345 euro), nel giorno della diffusione dei risultati semestrali.

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