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Chiusura sui massimi per il FTSEMib

Chiusura in positivo per il FTSEMib dopo un recupero iniziato circa a metà seduta. Riflettori sui bancari. Molto bene Terna dopo un giudizio di Fitch. Tonfo di Fincantieri

di Edoardo Fagnani 28 mar 2018 ore 17:46

Giornata dai due volti per Piazza Affari, che dopo una mattinata in ribasso ha recuperato terreno, con il FTSEMib che è riuscito a chiudere in rialzo e sui massimi di giornata. In negativo le altre principali borse europee e l'apertura delle principali piazze americane (dove soffrono ancora i tecnologici). Oggi è terminata la tre giorni di aste di titoli di stato italiani; in mattinata il Tesoro ha collocato due Btp con scadenza a 5 e 10 anni per un ammontare di 5,5 miliardi di euro: il rendimento del decennale è sceso all’1,83%.

Alle campana di fine contrattazioni il FTSEMib ha registrato un progresso dello 0,55% a 22.332 punti, ai massimi di giornata dopo un minimo a 21.919 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,14%. In calo il FTSE Italia Mid Cap (-0,37%) e il FTSE Italia Star (-0,4%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,75 miliardi di euro dai 2,25 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 1.018.695.859 azioni (732.998.201 nella seduta di ieri). Su 381 titoli trattati, 129 hanno registrato una performance positiva, mentre i segni meno sono stati 222; invariate le restanti 30 azioni.

L’euro è restato sotto gli 1,24 dollari, mentre il bitcoin è risalito a oltre 8.000 dollari (circa 6.500 euro).

 

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

 

mercato-positivo_1Contrastati i bancari.

 

Continua la discesa del Monte dei Paschi di Siena: il titolo dell’istituto senese ha registrato un calo del 2,32%.

UBI Banca è salita dello  0,73%. MF ha scritto che l’istituto potrebbe approvare in tempi brevi il suo piano di riduzione dei crediti deteriorati. Secondo quanto risulta a MF “la npe strategy del gruppo sarebbe pressoché definita e dovrebbe presto arrivare all’esame della Vigilanza”. L’istituto guidato da Victor Massiah potrebbe cedere già quest’anno un primo portafoglio da oltre un miliardo di euro e punta a un ratio sotto il 10% entro il 2020.

Invariata Banca Carige. Il consiglio di amministrazione della banca ligure ha approvato la strategia sulle Non Performing Exposures per il periodo 2018-2020 che delinea le principali azioni volte a ridurre i crediti deteriorati dell'istituto. In particolare, la banca ha deciso di procedere con la dismissione di un ulteriore portafoglio di crediti in sofferenza fino ad un ammontare lordo di un miliardo di euro, oltre alla già prevista cessione di posizioni classificate Unlikely to Pay per un ammontare lordo di circa 500 milioni di euro.

Bene Unicredit (+1,29%) e IntesaSanpaolo (+0,91%).

 

Molto bene gli energetici, con Enel salita del 3,71%.

Balzo di Terna (+4,77%). Fitch ha confermato a "BBB+" (un notch al di sopra di quello della Repubblica Italiana), e con outlook stabile, il rating di lungo termine dell’emittente ed il rating del debito senior non garantito della società. Contestualmente l'Agenzia ha confermato anche il rating di breve termine dell’emittente a "F2". La valutazione di Fitch conferma la solidità del Piano Strategico 2018-2022 presentato la scorsa settimana, che prevede una strategia di crescita sostenibile e costante nel tempo, coniugata ad una nuova politica dei dividendi remunerativa per gli azionisti.

 

Telecom Italia ha registrato un progresso dello 0,74%. Il Sole24Ore ha scritto che è arrivato l’ok dal collegio sindacale alle richieste di integrazioni presentato dal fondo Elliott all’ordine del giorno della prossima assemblea dei soci del 24 aprile. Sarà così votata la revoca e la nomina di 6 consiglieri. Nel frattempo la compagnia telefonica ha notificato ieri all’Agcom la volontà di separare volontariamente l’infrastruttura (ossia la rete di accesso) dalla centrale alla casa dei clienti, nonché gli edifici, gli apparati elettronici e i sistemi IT. Verrà così creata un’entità legale, dotata del personale necessario per fornire servizi all'ingrosso in maniera indipendente.

 

Seduta decisamente negativa per STM (-5,32%), in scia ai ribassi subiti dalle società attive nel settore tecnologico.

 

Fincantieri ha registrato uno scivolone del 14,49%. La società comunicato i risultati del 2017, esercizio chiuso con ricavi per 5,02 miliardi di euro, in aumento del 13,3% rispetto ai 4,43 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. In forte miglioramento anche il margine operativo lordo, che è passato da 267 milioni a 341 milioni di euro; di conseguenza, la marginalità si è attestata al 6,8%. La società ha terminato lo scorso esercizio con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 57 milioni di euro, rispetto ai 25 milioni contabilizzati nel 2016. Fincantieri prevede per l’esercizio 2018 ricavi in crescita del 3-6% rispetto al 2017, mentre la marginalità dovrebbe crescere al 7,5%. Il CdA dell'azienda ha approvato anche il piano industriale per il periodo 2018-2022. Nel dettaglio, i ricavi al 2022 sono previsti in crescita in un intervallo compreso fino a circa il 50% rispetto al 2017 mentre è atteso un significativo aumento della profittabilità con EBITDA margin al 2022 previsto tra l’8% ed il 9% dei ricavi (corrispondente ad una crescita dell’EBITDA fino a circa il 100% rispetto al 2017). Sempre nel 2022 è previsto un risultato dell’esercizio adjusted tra il 3% ed il 4% dei ricavi. A fine esercizio l'indebitamento netto dovrebbe scendere sotto gli 0,1 miliardi di euro. Dopo la diffusione dei conti e dei target del piano industriale gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno peggiorato il giudizio sulla società, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere); gli esperti hanno fissato un prezzo obiettivo di 1,45 euro. Al contrario, Banca Akros ha ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo su Fincantieri, portandolo da 1,6 euro a 1,65 euro; gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

 

Anche oggi focus sulle società del segmento STAR. Terminava la STAR Conference organizzata da Borsa Italiana.

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