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Milano: la prima in rialzo (+3%) del post Brexit

Dopo 2 sedute drammatiche Piazza Affari e le maggiori borse del Vecchio Continente recuperano una parte – pur piccola - del terreno perso nelle sessioni precedenti

di Mauro Introzzi 28 giu 2016 ore 17:51

Dopo 2 sedute drammatiche Piazza Affari e le maggiori borse del Vecchio Continente recuperano una parte – pur piccola - del terreno perso nelle sessioni precedenti in scia alal doccia gelata della Brexit. Particolarmente bene Milano, dove il rialzo degli indici principali ha superato in alcuni momenti della giornata anche i 4 punti percentuali.

In mattinata il Tesoro ha collocato 6 miliardi di euro di BOT semestrali. I titoli richiesti sono stati pari a circa 9,47 miliardi di euro, che equivale a un rapporto di copertura di 1,58. Il rendimento lordo di aggiudicazione è rimasto negativo e pari a -0,150%, rispetto al -0,262% dell’asta del BOT semestrale dello scorso mese. Il prezzo di aggiudicazione è stato fissato a 100,076.
Dal fronte macro da segnalare che a Sintra, in Portogallo, si tiene il secondo giorno del Forum BCE sulle banche centrali mentre si è aperta oggi la due giorni di riunione del Consiglio Europeo, in cui si parlerà della scelta del Regno Unito di uscire dall’Unione Europea.

Così a Piazza Affari, alla campana di fine contrattazioni, i principali indici di Borsa Italiana hanno registrato dei rialzi superiori ai 3 punti percentuali. Il FTSEMib ha guadagnato il 3,3% a 15.602 punti (minimo di 15.287 punti, massimo di 15.799 punti) mentre il FTSE Italia All Share è salito del 3,26%. Sulla stessa linea il FTSE Italia Mid Cap (+3,2%) e il FTSE Italia Star (+3,04%).
Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è stato pari a 3,73 miliardi di euro, in calo rispetto ai 4,51 miliardi di ieri. Su 336 titoli trattati, 257 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state ben 63. Invariate le rimanenti 16 azioni.
L’euro si è attestato a 1,105 dollari.
Tra le principali borse europee Francoforte ha guadagnato poco meno di un paio di punti percentuali mentre Parigi ha fatto un poco meglio (+2,6%). Due punti e mezzo li hanno guadagnati il mercato spagnolo e quello londinese.

QUOTAZIONE TITOLI MILANO

mercato_saleA Piazza Affari sotto i riflettori ancora i bancari.
Secondo quanto riportano i giornali il Governo Renzi sarebbe orientato a supportare in ogni modo gli istituti di casa nostra, e a tal proposito avrebbe disegnato un piano di intervento, a sostegno delle banche, in caso di peggioramento della situazione. Questo piano contemplerebbe la possibilità di un intervento diretto nel capitale degli istituti e la preparazione di un sistema di garanzie pubbliche da offrire a prezzi di mercato.
In scia a queste notizie i titoli del comparto hanno recuperato un po’ di terreno. IntesaSanpaolo ha guadagnato il 4,19%, la Popolare di Milano il 4,88% e il Banco Popolare l’1,83%. Bene Fineco (+6,09%) e Mediobanca (+5,44%).
Tra i bancari vanno segnalati anche un paio di segni negativi, gli unici nel paniere del FTSEMib: Unicredit (-1,99%) e la Popolare dell’Emilia Romagna (-2,03%).
Molto bene, invece, UBI Banca (+8,18%), che ieri ha presentato il suo piano industriale. Molte sono state le reazioni degli analisti alla nuova strategia del gruppo. Gli esperti di Kepler Cheuvreux hanno confermato il loro “buy” (acquistare) ma hanno tagliato a 3,5 il target price. Poi sono arrivate le conferme di Equita Sim (“hold” – mantenere - con un target price di 4,3 euro), Banca Akros (“buy” – acquistare) e Banca IMI (“add” – incrementare).

Tra gli energetici in evidenza Snam (+4,53%). Il consiglio di amministrazione del gruppo approvava in queste ore il piano industriale al 2020, che sarà presentato alla comunità finanziaria nella giornata di domani.
Nel comparto acquisti anche su Eni (+3,55%) e Enel (+4,02%).
Bene anche Saipem (+2,67%). Il consiglio di amministrazione del gruppo ha deliberato l’emissione, da effettuarsi in un arco temporale massimo di un anno, di prestiti obbligazionari non convertibili per un ammontare complessivo massimo di 1,6 miliardi di euro. Il board ha attribuito all’amministratore delegato il potere di definire l’importo e le condizioni di dettaglio di ciascuna emissione obbligazionaria.

Downgrade, da parte di Mediobanca, per Fiat Chrysler Automobiles (+1,59%). Il nuovo rating di Piazzetta Cuccia, "neutrale", rivede al ribasso il precedente "outperform" (farà meglio del mercato). La nuova valutazione sul titolo del gruppo di Marchionne è 7 euro per azione, in calo rispetto al precedente target di 10 euro.

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