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FTSEMib positivo, nonostante il nervosismo delle banche

In calo di quasi un punto percentuale il Monte dei Paschi di Siena. Tra le società a media capitalizzazione spicca la performance registrata da Fincantieri

di Edoardo Fagnani 27 mar 2015 ore 17:45

Piazza Affari e le principali borse europee hanno registrato variazioni frazionali. È proseguita la tre giorni di aste di titoli di stato italiani. Oggi il Tesoro ha collocato BOT semestrali per un ammontare di 7 miliardi di euro: il rendimento del titolo è sceso allo 0,04%. Giornata nervosa per i bancari: in calo di quasi un punto percentuale il Monte dei Paschi di Siena. Tra le società a media capitalizzazione spicca l’ottima performance registrata da Fincantieri.
Il FTSEMib ha chiuso la giornata con un progresso dello 0,37% a 22.984 punti, anche se ha terminato la settimana con un calo dello 0,83%. In positivo anche il FTSE Italia All Share, che ha recuperato lo 0,25% a 24.533 punti. In rosso, invece, il FTSE Italia Mid Cap (-0,67%) e il FTSE Italia Star (-0,49%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 3,06 miliardi di euro, rispetto ai 4,21 miliardi di ieri. Su 337 titoli trattati, 148 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 171. Invariate le rimanenti 18 azioni.
L’euro è risalito a 1,09 dollari. L’oro si è attestato a 1.200 dollari.

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milano_borsa3Giornata nervosa per i bancari.
In calo di quasi un punto percentuale il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano è sceso dello 0,9% a 0,604 euro. Gli analisti di HSBC hanno portato il giudizio sulla banca senese da “Underweight” (sottopesare) a “Reduce” (ridurre), sulla base di un target price di 0,31 euro. Gli esperti stimano che il Monte dei Paschi di Siena chiuda il 2015 con un risultato finale negativo.
Unicredit ha perso lo 0,16% a 6,235 euro. Gli stessi analisti hanno tagliato da 6,71 euro a 6,56 euro il prezzo obiettivo sull’istituto guidato da Federico Ghizzoni, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile netto per il biennio 2015/2016. Per lo stesso motivo la banca d’affari ha tagliato da 14,8 euro a 13,36 euro il target price sul Banco Popolare (-0,35% a 14,39 euro).  Gli esperti hanno anche peggiorato da “Overweight” (sottopesare) a “Hold” (mantenere) il giudizio sulle due banche.
In frazionale rialzo, invece, IntesaSanpaolo (+0,32% a 3,14 euro). Gli analisti di HSBC hanno peggiorato a “Hold” (mantenere) il giudizio sulla banca guidata da Carlo Messina. Gli esperti hanno ritoccato le stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2016 e hanno fissato un prezzo obiettivo di 3,02 euro.
La Popolare di Milano ha subito una flessione dell’1,31% a 0,943 euro. I vertici dell’istituto hanno smentito di essere al lavoro per eventuali operazioni di natura straordinaria. Intanto, gli analisti di HSBC hanno tagliato da 0,86 euro a 0,8 euro il target price sulla Popolare di Milano, in seguito alla riduzione delle stime sul risultato netto per il biennio 2015/2016. Gli esperti hanno anche peggiorato il giudizio e ora consigliano di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.
Per lo stesso motivo gli analisti di HSBC hanno tagliato da 6,5 euro a 6,12 euro il target price su UBI Banca (-1,68% a 7,025 euro). Anche in questo caso gli esperti hanno peggiorato il giudizio e ora consigliano di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.

Terna è salita dell’1,04% a 4,078 euro. Non si sono fatte attendere le indicazioni degli analisti dopo la diffusione dei dati di bilancio del 2014 e del piano industriale del 2015/2019. Mediobanca ha alzato da 4,1 euro a 4,2 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito al miglioramento delle stime finanziarie per il triennio 2015/2017. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Indicazione simile da Kepler Cheuvreux, che ha aumentato da 3,94 euro a 4 euro il target price su Terna, ribadendo il consiglio di mantenere le azioni in portafoglio.
A2A ha perso lo 0,41% a 0,965 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende nelle sedute comprese tra il 20 e il 24 marzo la Carlo Tassara ha venduto 5,3 milioni di azioni della società lombarda, pari allo 0,17% del capitale. Le vendite sono avvenute a prezzi compresi tra gli 0,95527 euro e gli 0,97093 euro per azione.

Generali è salita dello 0,22% a 18,38 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato da 18,4 euro a 19 euro il target price sulla compagnia assicurativa, in seguito alla buona intonazione del settore a livello continentale. Gli esperti hanno ribadito il rating “Neutrale”.

Telecom Italia è scesa dello 0,37% a 1,086 euro. Gli analisti di Barclays hanno limato da 1,25 euro a 1,2 euro il prezzo obiettivo sulla compagnia telefonica. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (Neutrale).

Prysmian ha guadagnato lo 0,96% a 19 euro. La società ha comunicato che guiderà un raggruppamento di 7 aziende per la realizzazione della nuova interconnessione elettrica ad alta tensione in corrente continua fra Italia e Francia. Il valore totale del progetto ammonta a oltre 500 milioni di euro. La quota parte di Prysmian è di circa 200 milioni.

Pirelli ha perso lo 0,26% a 15,46 euro. Nel corso di un’intervista rilasciata a Bloomberg, Marco Tronchetti Provera ha spiegato che il prezzo offerto da China National Tire & Rubber a Camfin per rilevare la quota detenuta nel gruppo della Bicocca è corretto e difficilmente ci sarà spazio per un rilancio dell’offerta. Exane non è dello stesso parere di Marco Tronchetti Provera e ha deciso di alzare a 19 euro il prezzo obiettivo su Pirelli, ritenendo che il prezzo dell’OPA che sarà lanciato dal gruppo cinese sia troppo basso. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Intanto, Pirelli ha finalizzato la vendita a Bekaert delle attività steelcord del gruppo in Cina. Il valore complessivo per il 100% dell’attività steelcord è confermato in 255 milioni di euro.

Buzzi Unicem ha ceduto lo 0,38% a 13,23 euro. La società ha chiuso il 2014 con un utile di 120,5 milioni di euro, rispetto alla perdita di 43,2 milioni realizzata nell’esercizio precedente. Il management ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,05 euro per ogni azione ordinaria e per ogni titolo di risparmio. Per l’intero esercizio i vertici di Buzzi Unicem stimano un margine operativo lordo superiore a quello realizzato lo scorso anno.

Salvatore Ferragamo ha ceduto lo 0,56% a 28,6 euro. Il Credit Suisse ha peggiorato il giudizio sulla società del lusso, portandolo da “Outperform” (farà meglio del mercato) a “Neutrale”, in seguito al rialzo messo a segno dal titolo da inizio anno.
Moncler ha guadagnato il 2,23% a 15,58 euro. Kepler Cheuvreux ha aumentato da 15 euro a 17,5 euro il target price sulla società dei piumini, ribadendo il consiglio di acquistare le azioni.

Fincantieri ha messo a segno un rialzo del 2,84% a 0,815 euro. La società ha firmato un accordo strategico con Carnival Corporation per cinque navi da crociera innovative, da costruire nel periodo 2019-2022. Le intese tra le due società prevedono inoltre opzioni per ulteriori navi da realizzare nei prossimi anni.

IMA ha subito una flessione del 3,56% a 42,51 euro. La società ha concluso la sottoscrizione dell’aumento del capitale che ha avuto oggetto 682.000 nuove azioni ordinarie, pari a circa il 2% del capitale, per un controvalore complessivo pari a 28,64 milioni di euro. Parallelamente l'azionista SO.FI.M.A. ha completato la cessione di 1.881.303 azioni, corrispondenti al 5,015% del capitale (come risultante dopo l’aumento di capitale) per un controvalore complessivo pari a 79,01 milioni di euro. Le azioni sono state collocate a un prezzo per azione pari a 42 euro.

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