NAVIGA IL SITO

FTSEMib in rosso (frazionale). Saipem sull'ottovolante

In generale ribasso i bancari, con la sola eccezione del Monte dei Paschi di Siena. Tra i protagonisti di giornata anche STM (in positivo) e FCA (in negativo)

di Edoardo Fagnani 27 gen 2016 ore 17:50

Giornata nervosa per Piazza Affari e per le principali borse europee, prima delle decisioni della FED in materia di politica monetaria. Intanto, è proseguita la tre giorni di aste di titoli di stato italiani; in mattinata il Tesoro ha collocato il BOT con scadenza semestrale: il rendimento del titolo è rimasto negativo. Saipem sempre sotto i riflettori: anche oggi forti vendite su azioni, mentre i diritti hanno chiuso in positivo. In generale ribasso i bancari, con la sola eccezione del Monte dei Paschi di Siena. Tra i protagonisti di giornata anche STM (in positivo) e Fiat Chrysler Automobiles (in negativo), dopo la diffusione dei risultati di bilancio del 2015. Finmeccanica tra i peggiori al FTSEMib. 
I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato ribassi inferiori al mezzo punto percentuale. Nel dettaglio, il FTSEMib è sceso dello 0,4% a 18.848 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 18.571 punti e un massimo di 19.009 punti. In rosso anche il FTSE Italia All Share che ha perso lo 0,33%. Variazioni minime per il FTSE Italia Mid Cap (+0,11%) e il FTSE Italia Star (-0,1%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,92 miliardi di euro, rispetto ai 3,1 miliardi di ieri. Su 319 titoli trattati, 164 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 146. Invariate le rimanenti nove azioni.
L’euro si è attestato sotto gli 1,09 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato_negativo5Saipem anche oggi protagonista di Borsa Italiana. Il titolo della società di ingegneristica è sceso dell’11,4% a 0,55 euro, mentre i diritti relativi all’aumento di capitale sono saliti del 2,88% a 2,144 euro. Ieri Saipem ha firmato un accordo preliminare per una possibile collaborazione su importanti progetti relativi a pipelines in Iran. L’azienda ha ricordato che gli accordi preliminari e non vincolanti non determinano alcun incremento del portafoglio ordini della società.

Giornata negativa per i bancari. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha annunciato ieri l’accordo con il commissario Ue per la Concorrenza su come alleggerire il sistema bancario italiano da prestiti deteriorati per circa 200 miliardi di euro. Il Tesoro ha precisato che la concessione di garanzie dello Stato nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione che abbiano come sottostante crediti in sofferenza "non genererà oneri per il bilancio dello Stato. Al contrario, si prevede che le commissioni incassate siano superiori ai costi, e che vi sia pertanto un'entrata netta positiva".
Solo il Monte dei Paschi di Siena è riuscito a salire. L’istituto toscano ha registrato un progresso dell’1,14% a 0,711 euro. Elevati i volumi sul titolo; nella seduta odierna sono passate di mano 109 milioni di azioni. Gli analisti di Bank of America hanno migliorato il giudizio sulla banca senese e ora consigliano di acquistare le azioni. Al contrario, Morgan Stanley ha tagliato da 1,6 euro a 0,9 euro il target price sul Monte dei Paschi di Siena, in seguito alla riduzione delle stime finanziarie per il settore bancario italiano per il 2018; gli esperti hanno confermato il rating “Underweight” (sottopesare).
Banca Carige è scesa del 3,67% a 0,761 euro. L’agenzia Moody’s ha migliorato di un livello il rating di lungo termine sui depositi dell’istituto ligure, portandolo da “Caa1” a “B3”. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono “positive”.
La Popolare di Milano ha perso l’1,52% a 0,775 euro. In un'intervista rilasciata al quotidiano finanziario MF il primo azionista della banca, Raffaele Mincione (titolare di un 5,7% della banca milanese custodito da Athena Capital), ha espresso parere favorevole a una possibile fusione con il Banco Popolare (-7,8% a 8,28 euro). Il finanziere ha dichiarato di non essere a conoscenza delle trattative tra le due banche ma che, guardando ai numeri, ritiene che l'operazione sia l'ipotesi operativa più interessante. Intanto, Morgan Stanley ha tagliato da 12 euro a 10 euro il target price sul Banco Popolare, in seguito alla riduzione delle stime finanziarie per il settore bancario italiano per il 2018; gli esperti hanno confermato il rating “Underweight” (sottopesare). Per lo stesso motivo la banca d’affari ha sforbiciato da 7,5 euro a 6 euro il prezzo obiettivo su UBI Banca (-3,23% a 4,612 euro), confermando il giudizio “Equalweight” (Neutrale).
La Popolare dell’Emilia Romagna ha ceduto il 4,07% a 5,655 euro. Secondo quanto riportato dalla stampa l’istituto sarebbe interessato a rilevare il controllo di CaRiFe.
Performance negative anche per Unicredit (-3,04% a 3,768 euro) e IntesaSanpaolo (-0,97% a 2,6648 euro). Gli analisti di Morgan Stanley hanno tagliato il target price sulle due banche, portandolo rispettivamente a 5,7 euro e a 3,5 euro; tuttavia, gli esperti hanno confermato il rating “Overweight” (sovrappesare) su entrambe le banche.

STM è salita del 4,41% a 6,27 euro. Nell'intero 2015 il gruppo italofrancese ha realizzato ricavi netti per 6,9 miliardi di dollari, in diminuzione del 6,8% rispetto ai 7,4 miliardi ottenuti nell'esercizio precedente. In leggero aumento la marginalità, che è passata dal 33,7% al 33,8%. L'utile netto si è ridotto a 104 milioni di dollari, risultato che si confronta con i 128 milioni contabilizzati nell'intero 2014. Di conseguenza, l'utile per azione è stato di 0,12 dollari. STM ha chiuso il quarto trimestre del 2015 con ricavi per 1,67 miliardi di dollari, in flessione dell'8,8% rispetto agli 1,83 miliardi realizzati nello stesso periodo dell'anno precedente. Nel trimestre l’utile netto si è ridotto a 2 milioni di dollari. Per i primi tre mesi del 2016 i vertici di STM prevedono un calo del fatturato su base sequenziale nell'ordine del 3%, mentre la marginalità dovrebbe collocarsi nell'intorno del 33%. Dopo la diffusione dei dati di bilancio gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno alzato da 5,9 euro a 6,44 euro il target price su STM; gli esperti hanno anche migliorato il giudizio sul titolo, portandolo da “Reduce” (ridurre) a “Hold” (mantenere).

In rosso Fiat Chrysler Automobiles (-0,86% a 6,95 euro). Il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha archiviato lo scorso anno con vendite (includendo Ferrari) pari a 113,2 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto al dato dell’anno precedente. L’utile netto adjusted dell’esercizio è stato pari a 2,03 miliardi di euro, in aumento del 91% rispetto agli 1,06 miliardi di euro del 2014. Gli analisti prevedevano per l'intero esercizio vendite pari a 112 miliardi di euro, mentre l'utile netto rettificato dalle voci straordinarie era atteso a 1,24 miliardi di euro. Inoltre, Fiat Chrysler Automobiles ha diffuso i suoi obiettivi per il 2016 (che non comprendono più il contributo di Ferrari). I ricavi netti sono previsti superiori ai 110 miliardi di euro, mentre l’utile netto adjusted dovrebbe superare gli 1,9 miliardi di euro. Intanto, i vertici di Fiat Chrysler Automobiles hanno migliorato i target finanziari per il 2018, nonostante la scissione da Ferrari.

Chiusura decisamente negativa per Finmeccanica (-3,81% a 10,86 euro). La controllata ATR ha smentito di aver ottenuto una commessa per la fornitura di 20 aerei (con l’opzione di acquisirne altre 20) a una compagnia iraniana. Al contrario, secondo quanto riferito dall’agenzia Reuters, nei prossimi giorni Finmeccanica firmerà un contratto per la fornitura di 28 Eurofigher al Kuwait.

Generali ha perso l’1,34% a 13,96 euro. La compagnia triestina ha comunicato che Mario Greco ha ufficializzato la sua indisponibilità a un altro mandato come Amministratore Delegato alla scadenza di quello attuale. In seguito all’uscita di Mario Greco dalla compagnia gli analisti di UBS hanno tagliato da 19,5 euro a 15 euro il target price e hanno peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Neutrale” il giudizio.

Tutte le ultime su: piazza affari
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.