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Milano: il FTSEMib chiude in lieve rialzo. Bene Mediaset, giù il tandem Banco-Bpm

Giornata poco mossa per Piazza Affari, con volumi sottili e pochi spunti. Bene Mediaset, su cui è tornato un po' di appeal speculativo. Male Banco Popolare e Bpm

di Mauro Introzzi 27 dic 2016 ore 17:40

Giornata livemente positiva per Piazza Affari, con volumi sottili e pochi spunti. Tra i comparti occhi ancora puntati sulle banche dopo la notizie che la BCE ha indicato in 8,8 miliardi l’entità della ricapitalizzazione di Monte dei Paschi di Siena, ben più dei 5 miliardi stimati in precedenza. Tra gli altri titoli occhi su Telecom Italia e Mediaset, alle prese con la vicenda Vivendi. Focus anche su Parmalat, oggetto dell’Opa totalitaria di Sofil.

I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato rialzi nell’ordine del punto percentuale. Il FTSEMib ha guadagnato lo 0,24% a 19.391 punti (minimo di 19.314 punti, massimo di 19.406 punti). Il FTSE Italia All Share ha messo a segno un progresso dello 0,31%. Variazioni frazionali anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,83%) e il FTSE Italia Star (+0,85%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,19 miliardi di euro, rispetto agli 1,69 miliardi della seduta precedente; oggi sono passate di mano 545.796.388 azioni (737.547.339 nella seduta di venerdì). Su 338 titoli trattati, 212 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 102; invariate le restanti 24 azioni.

L’euro si è confermato poco sopra gli 1,046 dollari.



QUOTAZIONE DEL PRINCIPALI TITOLI DI PIAZZA AFFARI


borsa-italianaMolto bene Mediaset (+2,79% a 4,122 euro). Sull'azione del titolo del Biscione torna a crescere l'appeal speculativo nell'ambito della battaglia tra Fininvest e i francesi di Vivendi per il suo controllo.
Il titolo è stato spinto anche dalla notizia relativa all'annullamento da parte del TAR del Lazio della multa (da 51,4 milioni di euro) inflitta dall'Antitrust in relazione all'assegnazione dei diritti TV del campionato di calcio nel periodo compreso tra il 2015 e il 2018. Secondo quanto riporta la stampa, infine, a metà gennaio è prevista la presentazione di un piano industriale.

In positivo anche Telecom Italia (+1,46% a 0,87 euro), l’altro gruppo compreso nella partita Vivendi.

 

Tra i bancari Unicredit ha perso lo 0,49% a 2,822 euro mentre IntesaSanpaolo è arretrata dello 0,33% a 2,452 euro.

Banco Popolare e Bpm sono scese rispettivamente del 3,7% a 2,446 euro e del 3,95% a 0,3842 euro. Dal prossimo gennaio saranno BancoBpm. I due istituti pagano la bocciatura di venerdì. L’agenzia ha tagliato di due livelli il rating sulla solidità patrimoniale della Popolare di Milano, portandolo da “BB+” a “BB-”. La stessa agenzia ha peggiorato di un livello il rating sul Banco Popolare, portandolo da “BB+” a “BB”. I giudizi confermano i due istituti tra gli emittenti speculativi. Le prospettive sul rating delle due banche per i prossimi trimestri è “stabile”. I due istituti hanno contestato la decisione dell'agenzia in quanto non terrebbe in debita considerazione i risultati già conseguiti da Banco Popolare, in termini di rafforzamento patrimoniale.

Rimane sospesa ancora Mps. Con una nota il gruppo senese ha aggiornato il mercato con le ultime novità. La BCE ha inviato al Tesoro due missive in cui evidenzia come la banca sia solvente ma anche che avrebbe necessità di un rafforzamento di capitale da 8,8 miliardi di euro e non da 5 miliardi come previsto in precedenza. Secondo Francoforte, inoltre, la posizione di liquidità della banca ha subito un rapido deterioramento tra il 30 novembre 2016 e il 21 dicembre 2016.

 

Balzo per Parmalat (+10,12% a 2,83 euro). Sofil, Société pour le Financement de l'Industrie Laitiere, ha lanciato un offerta pubblica d'acquisto (Opa) totalitaria sul capitale di Parmalat. Le azioni oggetto di offerta sono 227.419.208, pari al 12,26% del capitale e il prezzo offerto è pari a 2,80 euro per azione.
Il valore messo sul piatto dal colosso transalpino incorpora così un premio dell'8,5% sui prezzi di chiusura del 23 dicembre e l'esborso massimo dell'offerta è di circa 804 milioni di euro. L'offerta è finalizzata al delisting della società dal mercato borsistico italiano.

 

Campari (invariata a 9,29 euro) ha annunciato di aver siglato un accordo per la cessione dei vini Lapostolle in Cile. Il corrispettivo dell’operazione è pari a 30 milioni di euro, e include una posizione finanziaria netta di 23,3 milioni. Il corrispettivo dell’operazione corrisponde a un multiplo storico pari a 16,3 volte il margine operativo lordo e il closing dell’operazione è previsto entro due mesi.

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