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FTSEMib in forte calo. Saipem: bene le azioni, male i diritti

Seduta nervosa per i bancari; il Monte dei Paschi di Siena è finito sull’ottovolante. Da segnalare il ribasso subito da CNH Industrial. Progresso a due cifre per Danieli

di Edoardo Fagnani 25 gen 2016 ore 17:52

Avvio di settimana negativo per Piazza Affari e per le principali borse europee. Saipem protagonista assoluta di Borsa Italiana, nel giorno in cui ha preso il via l’aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro: in rialzo le azioni, crollano i diritti. Seduta nervosa per i bancari; il Monte dei Paschi di Siena è finito sull’ottovolante. Da segnalare anche il ribasso subito da CNH Industrial. Progresso a due cifre per Danieli.
I principali indici di Borsa Italiana hanno terminato la giornata con gli indici in territorio negativo. Il FTSEMib ha subito una flessione del 2,03% a 18.641 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 18.598 punti e un massimo di 19.150 punti. Male anche il FTSE Italia All Share che ha perso l’1,78%. Variazioni frazionali per FTSE Italia Mid Cap (+0,12%) e per il FTSE Italia Star (-0,03%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,61 miliardi di euro, rispetto ai 3,67 miliardi di venerdì. Su 319 titoli trattati, 184 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 121. Invariate le rimanenti 14 azioni.
L’euro resta poco sopra gli 1,08 dollari. L’oro ha sfiorato i 1.110 dollari.

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mercato3_4Saipem protagonista assoluta di Borsa Italiana. Il titolo della società di ingegneristica ha registrato un balzo del 18,5% a 0,627 euro, dopo essere rimasto sospeso per eccesso di rialzo per gran parte della giornata. Oggi ha preso il via l’aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro. Il prezzo di chiusura di venerdì, pari a 4,202 euro, è stato rettificato a 0,529 euro. Di conseguenza, il prezzo iniziale dei diritti (-20% a 2,94 euro) è stato fissato a 3,674 euro. Venerdì la Consob ha evidenziato che l'aumento presenta caratteristiche di forte diluizione, circostanza che determina il rischio che durante il periodo di offerta in opzione delle nuove azioni si verifichino anomalie di prezzo, consistenti in una sopravvalutazione del prezzo di mercato delle azioni rispetto al loro valore teorico. Di conseguenza, la Consob monitorerà attentamente l'andamento sul mercato delle azioni durante il periodo d'offerta, con particolare riferimento al rispetto delle misure in tema di vendite allo scoperto. Intanto, nel prospetto informativo che accompagna l’aumento di capitale Saipem ha rivisto al ribasso la stima sui ricavi relativi all’esercizio 2015; il management stima di aver chiuso lo scorso esercizio con un giro d’affari compreso tra gli 11 miliardi e i 12 miliardi di euro, rispetto alla precedente indicazione di 12 miliardi. Non si sono fatte attendere le indicazioni degli analisti. Equita sim ha tagliato da 6,2 euro a 0,58 euro il target price su Saipem, dopo l’avvio dell’aumento di capitale; tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Indicazione simile da Morgan Stanley, che ha sforbiciato da 8 euro a 0,45 euro il prezzo obiettivo sul titolo, ribadendo il giudizio “Equalweight” (Neutrale). Bocciatura completa da Banca Akros, che ha tagliato a 0,45 euro il target price sulla società e ora consiglia di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.

Sulle montagne russe i bancari, dopo i ribassi subiti la scorsa settimana.
Chiusura negativa per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha subito una flessione del 3,33% a 0,725 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo in avvio di giornata. Sempre elevati i volumi sul titolo; nella seduta odierna sono passate di mano 183 milioni di azioni. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore di sabato – che ha ripreso indiscrezioni di agenzie stampa – il Santander e BNP Paribas potrebbero valutare il progetto di rilevare il controllo del Monte dei Paschi di Siena. Tuttavia, l’istituto spagnolo ha smentito questa ipotesi. Il quotidiano finanziario ha evidenziato che UBI Banca (-3,09% a 4,39 euro) potrebbe essere “il partner più probabile per il Monte dei Paschi di Siena”.
Segno più, invece, per Banca Carige (+4,38% a 0,81 euro). In una nota diffusa venerdì Malacalza Investimenti ha smentito le voci relative a una riduzione - seppure marginale - della propria partecipazione nell’istituto ligure.
Performance negative, invece, per Unicredit (-6,41% a 3,738 euro) e IntesaSanpaolo (-2,8% a 2,638 euro).
Male anche il Banco Popolare (-7,09% a 8,455 euro) e la Popolare di Milano (-6,17% a 0,7675 euro).

In frazionale ribasso Enel (-0,54% a 3,708 euro). Gli analisti di HSBC hanno ridotto da 5 euro a 4,8 euro il target price sul colosso elettrico; tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquistare le azioni.

Pesante ribasso per CNH Industrial (-3,96% a 5,455 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso). Il titolo ha risentito delle indicazioni degli analisti di Jp Morgan, che hanno ribadito la propria indicazione negativa sulle aziende che producono macchinari per il settore agricolo; secondo gli esperti nei prossimi trimestri il comparto risentirà del rafforzamento del dollaro e dell’aumento dell’offerta di prodotti.

Spicca l’ottima performance di Danieli&C. (+21% a 17,33 euro). Il gruppo ha annunciato di aver firmato accordi per un valore di circa 5,7 miliardi di euro in occasione della visita in Italia del presidente iraniano Hassan Rohuani. Gli accordi sono relativi a una joint-venture e a ordini per la fornitura di macchine e impianti che verranno installati nel territorio iraniano.

 

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