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Milano rimbalza e recupera più di 2 punti percentuali

Si è chiusa con un progresso superiore ai 2 punti percentuali la seduta della borsa italiana. Piazza Affari è stato uno dei migliori mercati del Vecchio Continente

di Mauro Introzzi 25 feb 2016 ore 17:42

Si è chiusa con un progresso superiore ai 2 punti percentuali la seduta della borsa italiana. Piazza Affari è stato uno dei migliori mercati del Vecchio Continente e ha recuperato parte del terreno perso nella seduta precedente. Protagonisti della seduta i titoli legati al petrolio, Saipem e Tenaris su tutti, e altre azioni, come Mediaset, FCA e Telecom Italia.

mercato_positivo3Così alla campana di fine contrattazioni i principali indici di Borsa Italiana hanno registrato rialzi nell’ordine dei 2 punti percentuali. Il FTSEMib è salito del 2,3% a 17.105 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 16.877 punti e un massimo di 17.198 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato il 2,19%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,7%) e il FTSE Italia Star (+0,94%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2 miliardi, in calo dai 2,31 miliardi di ieri. Su 322 titoli trattati, 105 hanno terminato la giornata in territorio negativo, mentre i rialzi sono stati 199. Invariate le restanti 18 azioni. 
L’euro si è confermato a 1,1 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

Tra i protagonisti della giornata i titoli delle società legate al petrolio. In calo Saipem (-0,37%). Ieri si sono riuniti i vertici dell’azienda per l’esame dei risultati preliminari del 2015, esercizio chiuso con ricavi in calo a 11,51 miliardi di euro e una perdita netta di 806 milioni. Gli analisti stimavano un rosso di circa 800 milioni. A fine 2015 l’indebitamento netto si era ridotto a 5,39 miliardi di euro.

Giornata decisamente volatile per Tenaris (-0,17%)
dopo un’apertura pessima, un recupero e una successiva flessione. Il gruppo ha comunicato invece di aver terminato il 2015 con ricavi per 7,1 miliardi di dollari, in contrazione del 31% rispetto ai 10,6 miliardi realizzati nell'esercizio precedente. In forte peggioramento il risultato finale, che è passato da un utile di 1,16 miliardi di dollari a una perdita di 80,16 milioni. La perdita per azione è stata di 0,07 dollari. Il management ha ufficializzato la distribuzione di un dividendo 2016 (relativo all’esercizio 2015) di 0,45 dollari, lo stesso ammontare staccato l'esercizio precedente.
In scia ai conti gli analisti di Morgan Stanley hanno abbassato il loro giudizio a “equalweight” (un rating neutrale).
Downgrade, invece, da parte di Banca Akros. L'istituto ha abbassato da "buy" (acquistare) ad "accumulate" (accumulare) il suo rating sul gruppo dei tubi senza saldature, tagliando da 12 a 10,5 euro il target price.
Eni ha guadagnato il 2,38%.

Gli analisti di Société Générale hanno deciso di abbassare il prezzo obiettivo di Enel (+2,88%).
Il nuovo target price Enel, 4,15 euro, rivede al ribasso il precedente 4,8 euro. Nonostante questo ritocco della valutazione, però, secondo gli analisti della banca d’affari transalpina il titolo del colosso telefonico è sempre da comprare: confermato a “buy” (acquistare) il rating.

Hanno rimbalzato i titoli del comparto del lusso, sotto pressione nelle scorse sedute. Moncler ha così guadagnato il 3,62% mentre Ferragamo è salita del 2,76%. Geox in progresso dell’1,67% nel giorno della diffusione dei dati dell’esercizio 2015.

Tra i singoli titoli in grande evidenza Mediaset (+5,15%).
Il titolo del Biscione è salito in scia ai conti della controllata spagnola Mediaset Espana. Il gruppo iberico ha battuto le attese, con un fatturato in crescita del 4,3% a 972 milioni di euro e margini in miglioramento. Gli utili si sono attestati a 166,2 milioni di euro

Rialzo su voci di fusioni per Fiat Chrysler Automobiles (+4,08%).
L’appeal speculativo della società arriva da alcune dichiarazioni rilasciate nelle scorse ore dal capo di Peugeot, Carlos Tavares. Il manager si è detto aperto a discutere con altri costruttori. E se fosse proprio Fiat Chrysler Automobiles? Il mercato ha puntato proprio su questo.

News importanti per Telecom Italia(+4,08%).
Il Sole24Ore scrive che Fintech sarebbe pronta a lanciare l’Opa obbligatoria su Telecom Argentina. Ieri la società avrebbe presentato i documenti per l’offerta all’autorità di controllo del mercato di Buenos Aires. Ora si prevedono tempi stretti (massimo cinque giorni) per il semaforo verde per l’acquisto da Telecom Italia del 51% di Sofora. Nelle casse di Telecom Italia entrerebbero più di 600 milioni di euro, utilizzati per migliorare la posizione finanziaria netta della società.

Tra i bancari occhi sulle ultime novità legate alla possibile fusione tra la Popolare di Milano (+1,73%) e il Banco Popolare (-1,98%). Ieri si è tenuto un vertice tra il top management delle due banche e la vigilanza (italiana ed europea). Sul banco la situazione dei loro crediti non performanti.
Nel settore molto bene UBI Banca (+2,53%).

Tra i titoli a minor capitalizzazione balzo di Prelios (+30,79%)
. Il gruppo ha comunicato ieri di aver chiuso il suo aumento di capitale con l’esercizio di 466.443.090 diritti di opzione, per la sottoscrizione di 419.798.781 azioni, pari a circa il 64,97% del totale delle azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a circa 43,2 milioni di euro.

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