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Tonfo di Piazza Affari e delle Borse Europee

Tra i bancari spicca il forte recupero il Monte dei Paschi di Siena. Male Fiat Chrysler Automobiles, che si è allineata al trend negativo delle società automobilistiche europee

di Mauro Introzzi 24 set 2015 ore 17:48

Giornata decisamente negativa per Piazza Affari e per le principali borse europee, nonostante le buone notizie relative alla fiducia delle imprese tedesche. Secondo quanto emerge dalla lettura dell'indice IFO il dato sulla fiducia dei dirigenti delle aziende della Germania è salito a settembre a 108,5 punti dai 108,4 (un dato rivisto al rialzo) del mese precedente. Si tratta del dato migliore dal mese di maggio e di un livello maggiore delle attese, che prevedevano una contrazione a quota 108 punti. Tra i bancari spicca il forte recupero il Monte dei Paschi di Siena, dopo il forte ribasso subito ieri. Male Fiat Chrysler Automobiles, che si è allineata al trend negativo delle principali società automobilistiche europee.
Il FTSEMib ha perso il 2,31% a 20.582 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha lasciato sul terreno il 2,17% a 22.188 punti. Performance negative anche per il FTSE Italia Mid Cap (-1,27%) e il FTSE Italia Star (-1,61%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 3,65 miliardi di euro, rispetto ai 3,14 miliardi di ieri. Su 344 titoli trattati, 273 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 64. Invariate le rimanenti sette azioni.
L’euro ha sfiorato gli 1,13 dollari. L’oro ha toccato i 1.155 dollari.

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mercato3_1Spunti importanti tra i bancari.
In forte recupero il Monte dei Paschi di Siena, dopo il forte ribasso subito ieri. Il titolo dell’istituto toscano ha recuperato il 4,45% a 1,548 euro, in una giornata caratterizzata da volumi elevati. L’istituto senese ha chiuso un accordo transattivo con Nomura sul derivato Alexandria. La chiusura anticipata della posizione complessiva ha comportato un esborso di 359 milioni di euro, con una minore uscita di 440 milioni di euro rispetto a quanto sarebbe costato chiudere la posizione senza un accordo transattivo. Sotto il profilo patrimoniale, l’accordo determina, rispetto ai dati al 30 giugno 2015, un impatto positivo stimato in circa 70 punti base in termini di common equity Basilea 3 full application. Nonostante questo accordo i vertici del Monte dei Paschi di Siena hanno confermato il target sull’utile per l’esercizio in corso.
Segno meno anche per Unicredit (-1,55% a 5,415 euro) e IntesaSanpaolo (-1,31% a 3,02 euro).

Male Fiat Chrysler Automobiles (-7,5% a 11,35 euro) dopo un avvio positivo. Hanno pesato le indicazioni del ministro dei Trasporti tedesco che ha deciso di procedere con alcuni test "a campione" sulle emissioni di vetture prodotte da azienda diverse da Volkswasgen. Gli operatori temono che anche altri gruppi automobilistici non abbiano rispettato i parametri sulle emissioni. Intanto, secondo quanto scritto su Il Sole24Ore, che cita la documentazione che il Lingotto ha depositato alla Sec (la Consob americana) in vista della quotazione di Ferrari, il cavallino rampante avrà nello stato patrimoniale debiti per 1,96 miliardi di euro.
In decisa flessione anche CNH Industrial (-5,7% a 5,785 euro). Il titolo ha risentito dell’annuncio del management di Caterpillar di ridurre le stime sul fatturato e sulla redditività per l’esercizio in corso.

In difficoltà Buzzi Unicem (-5,88% a 14,73 euro). Gli analisti di Morgan Stanley hanno tagliato il rating sulla società del cemento. Gli esperti hanno ora un giudizio "equalweight" (un rating neutrale) e una valutazione di 16,75 euro.

Un nuovo coverage per Campari (-1,41% a 6,98 euro). Bernstein ha avviato la copertura sul titolo con un giudizio “market perform” (neutrale) e un target price pari a 7,5 euro.

Giornata decisamente negativa anche per YOOX (-4,12% a 25,85 euro). Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore la società avrebbe in corso delle trattative con i sindacati delle cooperative che gestiscono la logistica dell’azienda nell’hub di Bologna. Il quotidiano ha ipotizzato che ogni giorno di blocco potrebbe costare fino a 2 milioni di euro.

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