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Giornata nervosa a Piazza Affari: male Telecom, brilla Tiscali

Secondo Goldman Sachs la BCE dovrebbe procedere con il Quantitative Easing nel corso del primo semestre del 2015. Performance generalmente positive per i bancari

di Edoardo Fagnani 24 nov 2014 ore 17:49

Piazza Affari e le principali borse europee in altalena, nonostante il dato migliore delle attese dell’indice IFO tedesco. Intanto, secondo gli analisti del Credit Suisse, nella prossima riunione del 4 dicembre della BCE, il numero uno della Banca Centrale, Mario Draghi, potrebbe annunciare ufficialmente l’avvio di un piano di riacquisto di titoli su larga scala, inclusi i titoli di stato. Secondo gli analisti di Goldman Sachs, invece, la BCE dovrebbe procedere con il Quantitative Easing nel corso del primo semestre del 2015. Di conseguenza, gli esperti consigliano di incrementare le posizioni sui Btp e sui titoli di stato spagnoli e portoghesi. Telecom Italia ha terminato la giornata in territorio negativo, mentre Tiscali ha registrato un rialzo a due cifre. Performance generalmente positive per i bancari. Da segnalare il forte rialzo messo a segno da World Duty Free.
Il FTSEMib è sceso dello 0,14% a 19.926 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha subito una flessione dello 0,09% a 21.018 punti. Progressi minimi, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (+0,23%) e il FTSE Italia Star (+0,02%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 3,11 miliardi di euro, rispetto ai 4,13 miliardi di venerdì. Su 326 titoli trattati, 160 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 151. Invariate le rimanenti 15 azioni.
L’euro è risalito a 1,245 dollari. L’oro è rimasto sotto i 1.200 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato_23Telecom Italia ha perso il 3,86% a 0,884 euro. La società ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha conferito mandato al management di approfondire le opzioni riguardanti una possibile integrazione TimPart-Oi. Inoltre, l’amministratore delegato della compagnia telefonica ha riferito al consiglio di amministrazione della proposta inviata a F2i Sgr per mezzo della quale Telecom Italia ha formalizzato l’interesse ad avviare in tempi rapidi le discussioni volte all’acquisizione di una quota di controllo di Metroweb. Infine, il consiglio di amministrazione di TIM Participações ha approvato la cessione ad American Tower di 6.481 torri in Brasile per un valore di circa 3 miliardi di reais (oltre 900 milioni di euro all'attuale tasso di cambio).
Da segnalare il balzo di Tiscali (+31% a 0,0558 euro). Gli operatori collegano il rally del titolo con l’ipotesi di operazioni straordinarie nel settore telefonico. La società sarda potrebbe rappresentare una preda per i colossi intenzionati a incrementare il numero dei clienti.

Performance generalmente positive per i bancari. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore di domenica, nella secondo asta TLTRO organizzata dalla BCE in programma per l’11 dicembre le principali banche italiane dovrebbero richiedere liquidità per oltre 25 miliardi di euro. Queste risorse vanno ad aggiungersi ai 23 miliardi richiesti nella prima asta di settembre. In prima linea ci dovrebbero essere IntesaSanpolo (+1,02% a 2,388 euro) e Unicredit (+0,52% a 5,805 euro), pronte a chiedere rispettivamente 8,5 miliardi e 2 miliardi di euro. Lo stesso quotidiano finanziario ha scritto che Fortress e Prelios sarebbero pronte a chiudere l’operazione di acquisizione di UCCMB da Unicredit. Il controvalore dell’operazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 550 milioni di euro.
In rosso solo il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha lasciato sul terreno lo 0,07% a 0,6735 euro. Gli analisti di Morgan Stanley hanno tagliato da 1,5 euro a 0,9 euro il prezzo obiettivo sulla banca senese, in seguito ai forti accantonamenti relativi a perdite su crediti. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underweight” (sottopesare).
Gli stessi analisti di Morgan Stanley hanno ridotto il prezzo obiettivo su UBI Banca (+1,86% a 6,02 euro) e sulla Popolare di Milano (+1,76% a 0,5795 euro), portandolo rispettivamente a 6,3 euro e a 0,7 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (neutrale) su UBI Banca e il rating “Overweight” (sovrappesare) sulla Popolare di Milano.
Banca Carige ha registrato un progresso dello 0,56% a 0,0722 euro. CorrierEconomia, l’inserto del lunedì del Corriere della Sera, ha avanzato l’ipotesi che Andrea Bonomi, tramite la holding InvestIndustrial, possa entrare nel capitale dell’istituto in occasione del prossimo aumento di capitale che sarà lanciato dalla banca ligure. Secondo il settimanale finanziario, Bonomi potrebbe trovare un accordo con la Fondazione Carige per rilevare una quota di azioni detenuta dall’ente. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 14 novembre UBS ha ridotto la partecipazione detenuta in Banca Carige, portandola dal 5,185% al 4,897%.
Mediobanca è salita dell’1,37% a 7,005 euro. Oggi l’istituto di Piazzetta Cuccia ha staccato il dividendo di 0,15 euro relativo all’esercizio 2013/2014.
Mediolanum ha guadagnato l’1,21% a 5,43 euro. La compagnia ha assegnato l’anticipo della cedola relativa all’esercizio 2014, pari a 0,15 euro.

Cattolica Assicurazioni ha messo a segno un rialzo del 4,18% a 5,73 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Polygon Global Partners e Och-Ziff Management Europe hanno incrementato lo “short” sulla compagnia, portandolo rispettivamente all’1,91% e allo 0,71%. La stessa Consob ha comunicato che Susquehanna International Holdings ha aperto una posizione corta su Cattolica Assicurazioni, pari allo 0,72%.

Segno meno per Tenaris (-2,29% a 14,49 euro). La società ha staccato l’anticipo della cedola relativa all’esercizio 2014, pari a 0,15 dollari. Intanto, gli analisti di Banca IMI hanno tagliato da 15,8 euro a 14,7 euro il prezzo obiettivo su Tenaris, in seguito alla riduzione delle stime sulla marginalità per il biennio 2014/2015. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).  
A2A è scesa dell’1,2% a 0,8255 euro. Secondo quanto scritto sul Corriere della Sera nel week-end il comune di Brescia si troverebbe nella necessità di cedere il 2,5% del capitale detenuto nella società lombarda, in modo da rispettare i parametri fissati nel patto di Stabilità. Attualmente l’azionista è accreditato del 27,46% di A2A.

Anche Terna (-0,21% a 3,81 euro) e Atlantia (+0,93% a 19,52 euro) hanno staccato l’acconto sul dividendo relativo all’esercizio 2014, pari rispettivamente a 0,07 euro e a 0,355 euro.

Moncler ha recuperato lo 0,09% a 11,7 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 13 novembre T. Rowe Price Associates ha incrementato la partecipazione detenuta nella società dei piumini, portandola dal 5,059% al 6,052%.

World Duty Free è salita del 3,06% a 7,575 euro. CorrierEconomia, l’inserto del lunedì del Corriere della Sera, ha ipotizzato che l’azienda possa valutare l’opzione di integrarsi con un altro operatore del settore nei prossimi mesi. L’azienda avrebbe avviato contatti con alcune aziende coreane. Sulla base di questa ipotesi Banca Akros ha migliorato il giudizio su World Duty Free e ora consiglia di accumulare le azioni in portafoglio. Gli esperti hanno fissato un prezzo obiettivo di 8,4 euro.

 

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