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Milano poco mossa nel giorno del balzo di STM

Piazza Affari e le principali borse europee hanno registrato variazioni frazionali. STM protagonista assoluta nel giorno dei conti, in altalena i bancari. In ribasso Enel

di Edoardo Fagnani 23 lug 2015 ore 17:47

Piazza Affari e le principali borse europee hanno registrato variazioni frazionali nella seduta odierna. STM protagonista assoluta di giornata, nel giorno in cui ha diffuso i risultati del secondo trimestre del 2015. In altalena i bancari. Dove si segnala la buona performance del Monte dei Paschi di Siena. In forte ribasso, invece, Enel, penalizzata dalla bocciatura di Citigroup.
Il FTSEMib ha registrato un calo dello 0,2% a 23.663 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,11% a 25.283 punti. Intonazione positiva invece per il FTSE Italia Mid Cap (+0,49%) e il FTSE Italia Star (+0,3%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,47 miliardi di euro, rispetto ai 2,35 miliardi di ieri. Su 326 titoli trattati, 156 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 151. Invariate le rimanenti 19 azioni.
L’euro è risalito a 1,1 dollari. L’oro si è riportato a 1.100 dollari.

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piazza_affariSTM protagonista di giornata. Il titolo della società italofrancese ha registrato un balzo del 7,7% a 7,34 euro. In mattinata, STM ha comunicato i risultati del secondo trimestre del 2015, chiuso con ricavi per 1,76 miliardi di dollari, in flessione del 5,6% rispetto agli 1,86 miliardi realizzati nello stesso periodo dello scorso anno. La marginalità si è attestata al 33,8%, valore che si confronta con il 34% del secondo trimestre del 2014 e il 33,2% dei primi tre mesi dell'anno in corso. I vertici di STM stimavano una marginalità nell'ordine del 33,6%. STM ha terminato il secondo trimestre del 2015 con un utile netto di 35 milioni di dollari, rispetto ai 38 milioni dello stesso periodo dello scorso esercizio. Per il trimestre in corso i vertici della società prevedono un incremento del fatturato su base sequenziale nell'ordine del 2,5%. La marginalità dovrebbe collocarsi nell'intorno del 35%.

In altalena i bancari.
Il Monte dei Paschi di Siena ha registrato un rialzo dello 0,8% a 1,88 euro.
MF ha riportato le indiscrezioni pubblicate da Bloomberg in merito al nuovo assetto azionario del Monte dei Paschi di Siena, dopo la conclusione dell’aumento di capitale da 3 miliardi di euro. Il socio con la maggiore quota azionaria è Fintech Advisory, accreditato del 4,5% del capitale della banca toscana, subito seguito dal Tesoro, con una partecipazione del 4,02%. Da segnalare la consistente presenza di investitori istituzionali esteri: tra questi azionisti spiccano la francese AXA (3,17% del capitale), BTG Pactual (3,13%), People’s Bank of China (2,01%) e BlackRock (2,02%).
Unicredit è salita dello 0,16% a 6,245 euro. L’istituto guidato da Federico Ghizzoni ha fornito un aggiornamento sulle stime di consensus degli analisti. Le previsioni degli esperti per il secondo trimestre del 2015 indicano un utile netto di 453 milioni di euro, stima che si confronta con i 403 milioni contabilizzati nello stesso periodo dell’esercizio precedente. Il margine di intermediazione e il risultato di gestione sono previsti rispettivamente a 5,69 miliardi (in leggero calo rispetto ai 5,73 miliardi del secondo trimestre del 2014) e a 1,26 miliardi di euro. Le stime degli analisti per l’intero 2015 indicano per Unicredit un utile netto di 2,25 miliardi di euro, previsione peggiore rispetto alla precedente stima di un utile di 2,39 miliardi comunicata in primavera. L’utile per azione, quindi, dovrebbe collocarsi a 0,38 euro. La banca aveva terminato il 2014 con un utile netto di 2,01 miliardi di euro. Al contrario, il margine di intermediazione dovrebbe salire da 22,51 miliardi a 22,89 miliardi di euro. Gli analisti prevedono che la banca possa distribuire un dividendo di 0,14 euro per azione sulla base del bilancio del 2015.
Giornata positiva per Azimut (+2% a 24,53 euro). La compagnia ha chiuso la prima metà dell'anno con ricavi pari a 414,7 milioni di euro, in crescita del 61% rispetto ai 258,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2014. L'utile netto ha toccato i 180,4 milioni di euro, un valore più che doppio rispetto agli 81,8 milioni di euro del primo semestre del 2014.

Enel ha subito una flessione dell’1,56% a 4,294 euro
. Citigroup ha tagliato da 4,25 euro a 4 euro il target price sul colosso elettrico, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2016/2018. Gli esperti hanno anche peggiorato il rating e ora consigliano di vendere le azioni.

Fiat Chrysler Automobiles è salita dello 0,63% a 14,29 euro
. Il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha comunicato che la controllata New Business Netherlands (che assumerà la denominazione Ferrari N.V.), ha depositato presso la SEC (la corrispondente statunitense della Consob) la documentazione relativa all’IPO delle azioni ordinarie attualmente detenute dalla stessa Fiat Chrysler Automobiles. Ferrari intende presentare domanda per l’ammissione della quotazione delle sue azioni al NYSE.

Molto bene Gruppo l’Espresso (+2,46% a 1,04 euro).
Dopo la diffusione dei risultati semestrali gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno migliorato il rating sull’azienda, portandolo da “Reduce” (ridurre) a “Hold” (mantenere). Indicazione positiva anche da Mediobanca, che ha aumentato da 1,66 euro a 1,68 euro il target price sulla società editoriale, sull’ipotesi che l’azienda possa tornare a distribuire il dividendo agli azionisti nei prossimi esercizi. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).

Buzzi Unicem ha guadagnato lo 0,28% a 14,54 euro.
Gli analisti di Equita sim hanno alzato a 17,5 euro il target price sulla società, in seguito all’incremento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2016/2017. Gli esperti hanno anche migliorato il giudizio e ora consigliano l’acquisto delle azioni, dopo aver inserito la società nel proprio portafoglio di titoli preferiti.

Beni Stabili ha messo a segno un progresso del 4,81% a 0,763 euro
. La società ha annunciato l'avvio del collocamento di obbligazioni convertibili per una durata di 5 anni, che saranno emesse per un importo iniziale fino a 200 milioni di euro. Inoltre, l’azienda ha comunicato il contestuale eventuale riacquisto delle obbligazioni convertibili in circolazione Euro 225.000.000 3,375% con scadenza 2018 (ISIN XS0874832826).

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