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Indici senza direzione a Piazza Affari. Draghi non scuote i mercati

I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato rialzi di poco inferiori al mezzo punto percentuale. Performance positive per i bancari. Male Snam e Terna

di Edoardo Fagnani 21 apr 2016 ore 17:54

Borsa Italiana e le principali piazze europee senza direzione, dopo le indicazioni della BCE in materia di politica monetaria. L’istituto centrale ha confermato i tassi di interesse, ribadendo il saggio di riferimento allo zero. Nel corso della consueta conferenza stampa a commento delle decisioni di politica monetaria il numero uno della BCE, ha ribadito che i tassi rimarranno bassi per un tempo lungo, ben oltre l'orizzonte delle manovre di politica monetaria. Performance positive per i bancari, dove spiccano i rialzi messi a segno dal Monte dei Paschi di Siena e dalla Popolare dell’Emilia Romagna. Giornata decisamente negativa, invece, per Snam e Terna.
I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato rialzi di poco inferiori al mezzo punto percentuale. Il FTSEMib ha messo a segno un progresso dello 0,4% a 18.733 punti, oscillando tra un minimo di 18.532 punti e un massimo di 18.742 punti. Il FTSE Italia All Share è salito dello 0,33%. Segno meno, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (-0,18%) e il FTSE Italia Star (-0,11%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,83 miliardi di euro, rispetto ai 2,22 miliardi di ieri. Su 321 titoli trattati, 154 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 145. Invariate le restanti 22 azioni.
L’euro ha oscillato intorno agli 1,13 dollari.

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bce3_2Performance positive per i bancari.
Molto bene il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha guadagnato il 2,67% a 0,692 euro. L’agenzia Fitch ha confermato a “B-” il rating sulla solidità patrimoniale della banca senese, segnalando la bassa qualità dell’attivo. Il giudizio ha confermato il Monte dei Paschi di Siena tra gli emittenti speculativi. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono “stabili”.
La Popolare dell’Emilia Romagna è salita del 3,18% a 5,19 euro. Secondo Il Sole24Ore i fondi statunitensi Cerberus e Fortress sarebbero interessati al portafoglio, di 900 milioni di euro, di non performing loan dell’istituto. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 20 aprile AQR Capital Management ha ridotto la posizione corta sulla Popolare dell’Emilia Romagna, portandola dallo 0,64% allo 0,57%.
Il Banco Popolare ha recuperato l’1,9% a 6,16 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 19 aprile Marshall Wace ha ridotto lo “short” sull’istituto, portandolo dall’1,58% all’1,38%. Inoltre, la stessa Consob ha comunicato che il 13 aprile BlackRock è diventato uno dei maggiori azionisti del Banco Popolare con una quota del 5,055% del capitale. La quota è detenuta in gestione non discrezionale del risparmio.
La Popolare di Milano ha messo a segno un rialzo del 2,49% a 0,659 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 15 aprile Athena Capital ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale dell’istituto, portandola dal 5,734% al 4,873%. Lo stesso giorno The Capital Investment Trust ha comunicato di aver ridotto al di sotto della soglia del 5% la partecipazione potenziale detenuta nella Popolare di Milano. La partecipazione, derivante da un contratto di opzione di acquisto, è pari al 4,372% del capitale.
Buone performance anche per Unicredit (+2,26% a 3,53 euro) e IntesaSanpaolo (+1,06% a 2,49 euro).

In forte ribasso Snam (-4,03% a 5,235 euro) e Terna (-2,13% a 4,876 euro). Gli analisti di Citigroup hanno tagliato il prezzo obiettivo sulle due società, portandolo rispettivamente a 5,4 euro e a 5,2 euro, in seguito alla revisione delle stime per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno anche peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Neutrale” il rating sulle due società, dopo il rialzo messo a segno nei primi mesi del 2016. Per lo stesso motivo UBS ha peggiorato da “Buy” a “Neutrale” il giudizio su Snam, anche se ha confermato il prezzo obiettivo di 5,3 euro.

Mediaset ha ceduto lo 0,4% a 3,962 euro. Ieri l’Antitrust ha comunicato di aver comminato a Mediaset Premium una sanzione di 51,4 milioni di euro, nell’ambito dell’assegnazione dei diritti tv del campionato di calcio Serie A per il periodo 2015-2018. Mediaset ha deciso di ricorrere immediatamente contro questa multa nelle sedi competenti con istanza urgente di sospensiva, certa di un esito ben diverso.
RcsMediagroup è balzata del 4,72% a 0,61 euro. Il Corriere della Sera ha riportato le parole del patron di Tod’s, Diego Della Valle, sulle sue prossime mosse nella società editoriale. L’imprenditore, socio al 7,3%, è pronto a crescere nel gruppo e ha dichiarato di essere un compratore e non un venditore di azioni RcsMediagroup.

Atlantia ha registrato una flessione dell’1,32% a 23,88 euro, sull’ipotesi di un collocamento di una quota azionaria. Intanto, la concessionaria autostradale ha comunicato che nel primo trimestre del 2016, sulla rete delle concessionarie italiane del gruppo, il traffico autostradale ha registrato un incremento del 7,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La società ha precisato che il dato non è confrontabile con l'analogo periodo del 2015, in relazione al giorno in più a febbraio e al calendario di Pasqua; escludendo questi effetti, l'incremento omogeneo è stimabile al 4,3%.

Tod’s ha ceduto l’1,76% a 61,5 euro. Gli analisti di Equita sim hanno ridotto da 72,5 euro a 70 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione delle stime finanziarie per l’esercizio in corso; gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.
La stessa banca d’affari ha limato da 25 euro a 24,3 euro il target price su Salvatore Ferragamo (-2,59% a 20,71 euro), in seguito alla riduzione delle stime sui ricavi e sulla redditività per il 2016; tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Intanto, l’assemblea degli azionisti della società ha approvato il bilancio del 2015 e ha ufficializzato la distribuzione di un dividendo di 0,46 euro.

Ottima performance per Banzai (ndr: editore anche di Soldionline.it). Il titolo ha terminato la giornata con un rialzo del 7,69% a 3,894 euro. Oggi la società ha presentato i ricavi preliminari relativi al primo trimestre del 2016. Il giro d'affari ha toccato quota 59,5 milioni di euro, in salita del 19,7% rispetto ai 49,7 milioni di euro dello stesso periodo del 2015. Il gruppo ha confermato le sue stime per l'intero 2016.

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