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Il FTSEMib chiude in positivo (spinto dai bancari)

I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato rialzi superiori al punto percentuale. Spiccano i rialzi messi a segno dal Monte dei Paschi di Siena e da Unicredit

di Edoardo Fagnani 20 apr 2016 ore 17:50

Giornata positiva per Borsa Italiana e per le principali piazze europee, alla vigilia della riunione della BCE. Giornata nervosa ma positiva per i bancari, dove spicca il balzo messo a segno dal Monte dei Paschi di Siena. In forte rialzo A2A. Male OVS, dopo che Gruppo Coin ha collocato sul mercato il 10% del capitale.
I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato rialzi superiori al punto percentuale. Il FTSEMib ha guadagnato l’1,14% a 18.658 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 18.266 punti e un massimo di 18.677 punti. Il FTSE Italia All Share è salito dell’1,01%. Rialzi minimi per il FTSE Italia Mid Cap (+0,17%) e il FTSE Italia Star (+0,11%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,22 miliardi di euro, rispetto ai 2,61 miliardi di ieri. Su 322 titoli trattati, 179 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 125. Invariate le restanti 18 azioni.
L’euro è sceso sotto gli 1,135 dollari.

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mercato_positivoGiornata nervosa ma positiva per i bancari. L’indagine sul credito condotta dalla BCE indica che i tassi negativi cominciano a pesare sulla profittabilità degli istituti di credito.
Il Monte dei Paschi di Siena ha terminato la seduta in territorio positivo. L’istituto toscano è balzato del 6,14% a 0,674 euro.
In forte rialzo anche Unicredit (+4,61% a 3,452 euro). Il numero uno dell’istituto, Federico Ghizzoni, ha dichiarato che, nel caso in cui restassero azioni inoptate nell’ambito dell’aumento di capitale della Popolare di Vicenza, i titoli sarebbero sottoscritti dal Fondo Atlante a un prezzo di 0,1 euro per azione.
Progressi frazionali per il Banco Popolare e la Popolare di Milano, che hanno guadagnato rispettivamente lo 0,08% a 6,045 euro e lo 0,86% a 0,643 euro.
Molto bene IntesaSanpaolo (+1,82% a 2,464 euro).
Banca Mediolanum ha guadagnato l’1,64% a 7,115 euro. L’azienda ha comunicato a Quaestio Capital Management SGR l’impegno di investimento in quote del Fondo Atlante. La compagnia aderirà per un importo pari a 50 milioni di euro.
Azimut Holding ha recuperato lo 0,42% a 21,5 euro. Gli analisti di Equita sim hanno limato la stima sull’utile per azione della compagnia per l’esercizio in corso, in seguito alla riduzione delle previsioni sulle commissioni per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato il target price di 19,6 euro e l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.

A2A è salita dell’1,82% a 1,228 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore, dopo la definizione della partnership con Linea Group, la società lombarda starebbe puntando alla maggioranza di ACSM-AGAM, la società energetica dei territori di Como e Monza di cui già detiene il 23,9%. Su richiesta della Consob A2A ha precisato che non è stata assunta alcuna determinazione, né sono stati sottoscritti accordi vincolanti al riguardo. La società ha aggiunto che sta attualmente valutando possibili operazioni volte a valorizzare la propria partecipazione in ACSM-AGAM.

Generali ha guadagnato lo 0,68% a 13,36 euro. Gli analisti di Barclays hanno limato il prezzo obiettivo sulla compagnia triestina, portandolo da 15,9 euro a 15,5 euro, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il biennio 2016/2017; gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (neutrale). Morgan Stanley ha ripreso la copertura su Generali con lo stesso rating e un target price di 14,4 euro; gli esperti apprezzano la politica dei dividendi adottata dal management.

Moncler ha ceduto l’1,85% a 14,84 euro. Gli analisti di Jp Morgan hanno tagliato da 21,5 euro a 20,5 euro il target price sul gruppo dei piumini, in seguito alla riduzione delle stime finanziarie per i prossimi trimestri; tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare).
La stessa banca d’affari ha limato le stime sui ricavi di Salvatore Ferragamo (-2,52% a 21,26 euro) per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 23 euro e il giudizio “Neutrale”.

Buzzi Unicem è salita dell’1,13% a 16,94 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa la società starebbe procedendo con l’emissione di un bond settennale per un ammontare di 500 milioni di euro. Il rendimento sarebbe pari al tasso mid swap di durata equivalente, maggiorato di 200 punti base.

OVS ha subito un ribasso del 3,94% a 5,73 euro. Gruppo Coin ha collocato il 10% del capitale (22,7 milioni di titoli) attraverso un’operazione di accelerated bookbuilding. Le azioni sono state collocate a un prezzo di 5,68 euro per azione, determinando un incasso lordo di circa 129 milioni di euro. Con questa operazione Gruppo Coin scenderà al 42,12% del capitale di OVS. Martedì il titolo aveva terminato la giornata a 5,965 euro. Dopo il collocamento azionario gli analisti di Banca IMI hanno migliorato il giudizio su OVS e ora consigliano l’acquisto delle azioni, apprezzando la strategia di crescita dell’azienda; gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 7,3 euro.

 

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