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Piazza Affari chiude in rialzo: tonici i bancari

Secondo Morgan Stanley i mercati azionari del Vecchio Continente avrebbero un potenziale di rialzo a doppia cifra. Seduta nervosa per i petroliferi

di Edoardo Fagnani 2 set 2015 ore 17:49

Chiusura positiva per Piazza Affari e per le principali borse europee dopo i pesanti ribassi subiti ieri. Secondo Morgan Stanley i mercati azionari del Vecchio Continente avrebbero un potenziale di rialzo a doppia cifra. Gli esperti ritengono che dagli livelli attuali è attesa una crescita dei multipli prezzi/utili verso un target di 15, in linea con la media degli ultimi 12 mesi. Buone performance per i bancari, dove spicca il rialzo messo a segno dal Monte dei Paschi di Siena. Seduta nervosa per i petroliferi, dopo che a New York il prezzo del greggio è tornato sotto i 45 dollari al barile.
Il FTSEMib ha registrato un rialzo dello 0,75% a 21.612 punti, mentre il FTSE Italia All Share è salito dello 0,61% a 23.203 punti. Variazioni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (-0,3%) e il FTSE Italia Star (+0,13%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,94 miliardi di euro, rispetto ai 3,28 miliardi di ieri. Su 330 titoli trattati, 152 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 155. Invariate le restanti 23 azioni.
L’euro è sceso sotto gli 1,125 dollari, prima della diffusione del Beige Book sull’andamento dell’economia negli Stati Uniti. L’oro è sceso a 1.130 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato_positivo_2Buone performance per i bancari.
Intonazione positiva per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo dell’istituto toscano è salito dello 0,84% a 1,808 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore la Fondazione MPS starebbe valutando la possibilità di allargare il patto di sindacato che lega l’ente a Fintech e Btg Pactual nel capitale della banca senese. La vera partita riguarderà poi la necessità per il Monte dei Paschi di Siena di procedere con un’aggregazione, come richiesto dalla BCE.
Performance migliori per IntesaSanpaolo (+2,47% a 3,158 euro) e per la Popolare di Milano (+4,43% a 0,955 euro).
Bene anche Unicredit (+1,07% a 5,69 euro). Il numero uno dell’istituto, Federico Ghizzoni, ha dichiarato che a fine agosto il Common Equity Tier1 fully loaded è salito al 10,57%, rispetto al 10,37% di fine giugno, nonostante la forte volatilità dei mercati finanziari, dovuta alla crisi della Grecia e ai timori per un rallentamento dell’economia cinese. Lo stesso Ghizzoni ha ribadito la volontà dell’istituto di rafforzare la propria presenza in Germania, anche se ha escluso la possibilità di procedere con eventuali acquisizioni. Il manager ha smentito di essere interessato a rilevare Postbank (messa in vendita da Deutsche Bank).
Mediolanum ha ceduto lo 0,8% a 6,805 euro. Gli analisti di Equita sim hanno ridotto da 7,7 euro a 6,7 euro il prezzo obiettivo sulla compagnia, in seguito al taglio delle stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2016. La stessa banca d’affari ha sforbiciato da 25,1 euro a 19,3 euro il target price su Azimut (+2,43% a 19,4 euro), in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il 2016. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere in portafoglio le azioni delle due compagnie.

Seduta nervosa per i petroliferi, dopo che a New York il prezzo del greggio è tornato sotto i 45 dollari al barile.
ENI ha registrato un rialzo dello 0,49% a 14,45 euro, mentre Saipem ha lasciato sul terreno il 4,99% a 8,005 euro.

Fiat Chrysler Automobiles invariata a 12,14 euro
. Il ministero dei Trasporti ha comunicato che nel mese di agosto in Italia sono state immatricolate oltre 59mila vetture, in aumento del 10,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Fiat Chrysler Automobiles ha fatto meglio del mercato, registrando un incremento delle vendite del 12,7%, con 16.565 veicoli messi sul mercato. Nel mese di agosto la quota di mercato in Italia del gruppo guidato da Sergio Marchionne si è attestata poco sopra il 28%. Intanto, secondo il numero uno di Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne, con il consolidamento con General Motors il gruppo potrebbe ottenere un incremento del un 20% di utili lordi che, sommati ai 25 miliardi già acquisiti, consentirebbero di arrivare a quota 30 miliardi di dollari.
EXOR ha guadagnato lo 0,32% a 40,36 euro. La holding di casa Agnelli ha annunciato di aver perfezionato la vendita dell’intera partecipazione in Cushman & Wakefield a DTZ. Come annunciato lo scorso 11 maggio, la transazione riconosce a Cushman & Wakefield un enterprise value totale di 2,04 miliardi di dollari e determina per EXOR proventi netti pari a 1,28 miliardi, con una plusvalenza di circa 722 milioni.

Telecom Italia è salita dell’1,13% a 1,075 euro. Gli analisti di RBC Capital hanno alzato da 1,25 euro a 1,35 il target price sulla compagnia telefonica, sulle prospettive di un ritorno della crescita sul mercato domestico. Gli esperti hanno anche migliorato ad “Outperform” (farà meglio del mercato) il giudizio.

Finmeccanica ha perso lo 0,17% a 11,83 euro. L’agenzia Fitch ha precisato che non sono previsti miglioramenti al rating sul debito della società aerospaziale, anche nel caso in cui dovesse vendere il 25% detenuto nella joint-venture missilistica Mdba. Attualmente Fitch ha un rating “BB+” su Finmeccanica, giudizio che classifica l’azienda tra gli emittenti speculativi.

Salvatore Ferragamo ha ceduto lo 0,51% a 23,44 euro. Gli analisti di HSBC hanno tagliato da 32 euro a 27 euro il target price sulla società del lusso, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2015/2017. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.

Buzzi Unicem è salita dello 0,07% a 14,76 euro. Gli analisti di Exane hanno tagliato da 21,5 euro a 20,5 euro il target price sulla società, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2016. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).

In forte rialzo Eems (+5,85% a 0,1575 euro). La società ha comunicato che è stata raccolta sul conto corrente vincolato alla procedura di concordato la liquidità necessaria a eseguire il progetto. Di conseguenza, Eems sta procedendo ai pagamenti, così come previsto nel detto decreto di omologa comunicato dal Tribunale di Rieti.

 

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