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Il FTSEMib riesce a chiudere in positivo: molto bene Unicredit

I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato rialzi inferiori al mezzo punto percentuale. In evidenzia Luxottica e YNAP dopo la diffusione dei risultati del 2016

di Edoardo Fagnani 2 mar 2017 ore 17:49

Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la seduta odierna con variazioni frazionali. Bancari sempre protagonisti: spicca il forte rialzo messo a segno da Unicredit. Ottima giornata anche per Leonardo. In evidenzia Luxottica e YOOX Net a Porter Group dopo la diffusione dei risultati del 2016.

I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato rialzi inferiori al mezzo punto percentuale. Il FTSEMib è salito dello 0,39% a 19.441 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 19.307 punti e un massimo di 19.506 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,37%. Progressi frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,15%) e il FTSE Italia Star (+0,81%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,84 miliardi di euro, rispetto ai 3,09 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 718.162.871 azioni (914.981.408 nella seduta di ieri). Su 349 titoli trattati, 186 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 144; invariate le restanti 19 azioni.

L’euro ha oscillato tra gli 1,05 e gli 1,055 dollari.

 

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mercato-saleBancari sempre protagonisti.

Chiusura positiva per Unicredit; il titolo dell’istituto guidato da Jean-Pierre Mustier ha registrato un rialzo del 2,35% a 13,5 euro. Il numero uno della banca ha precisato che tutti i maggiori azionisti hanno sottoscritto l’aumento di capitale da 13 miliardi di euro. Jean-Pierre Mustier ha precisato che per conoscere eventuali ingressi di nuovi azionisti occorrerà aspettare ancora un mese e mezzo. A questo proposito Il Sole24Ore ha segnalato che BlackRock, Wellington Asset Management e Marshall Wace avrebbero incrementato significativamente la quota detenuta in Unicredit; al contrario, le Fondazioni si sarebbero diluite intorno al 6-7%, mentre il parco risparmiatori sarebbe al 20%. Secondo La Stampa, invece, Capital Research avrebbe arrotondato la quota all’8%. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 1° marzo AQR Capital Management ha riaperto la posizione corta su Unicredit con una quota dello 0,51%.

Segno più anche per BPER Banca (+0,4% a 4,498 euro). L’istituto ha sottoscritto il contratto per l’acquisto del 100% del capitale di Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara dal Fondo Nazionale di Risoluzione. Nuova Carife sarà acquisita con un patrimonio netto almeno pari a 153 milioni di euro, a fronte di un prezzo di acquisto di un euro. L’operazione, nel suo complesso, presenta un impatto limitato sul CET1 ratio fully loaded di BPER Banca, allo stato, stimato in misura inferiore a 20 punti base.

In frazionale ribasso, invece, il BancoBPM (-0,24% a 2,448 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 1° marzo AQR Capital Management ha incrementato dal 2,65% al 2,76% lo “short” sull’istituto.

 

ENI ha registrato un minimo rialzo dello 0,07% a 15,01 euro. Dopo la diffusione dei risultati del 2016 e la presentazione dei piano industriale al 2020 Barclays ha aumentato da 16 euro a 17 euro il prezzo obiettivo sul Cane a sei zampe; gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (neutrale). Sulla stessa lunghezza d’onda Equita sim, che ha aumentato da 16,5 euro a 17 euro il target price su ENI, confermando l’indicazione di acquisto delle azioni.

Saipem ha chiuso con un ribasso (-0,79% a 0,4248 euro). Gli analisti di Equita sim hanno limato da 0,46 euro a 0,45 euro il target price sulla società di ingegneristica, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2017/2019; gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 1° marzo AQR Capital Management ha aumentato lo “short” su Saipem, portandolo dall’1,2% all’1,32%. Lo stesso giorno Marshall Wace ha incrementato la posizione corta sulla società di ingegneristica, portandola dallo 0,8% allo 0,9%.

 

Fiat Chrysler Automobiles è rimasta invariata a 10,5 euro. Il Ministero dei Trasporti ha comunicato che nel mese di gennaio in Italia sono state immatricolate quasi 184mila vetture, il 6,2% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: nei primi due mesi dell'anno le vendite di veicoli in Italia sono aumentate dell'8% rispetto allo stesso periodo del 2016. Fiat Chrysler Automobiles ha fatto leggermente meglio del mercato. Lo scorso mese il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha venduto in Italia poco meno di 54mila vetture, in aumento del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2016. Di conseguenza, la quota di mercato di Fiat Chrysler Automobiles in Italia si è attestata al 29,2%. Intanto, gli analisti di Goldman Sachs hanno limato da 20,3 euro a 20 euro il prezzo obiettivo su Fiat Chrysler Automobiles, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per i prossimi trimestri, come conseguenza della revisione delle previsioni sui tassi di cambio; tuttavia, la società resta confermata nella lista dei titoli di Goldman Sachs da acquistare con convinzione.

 

Leonardo ha guadagnato il 2,24% a 13,72 euro. MF ha scritto che la società aerospaziale potrebbe tornare a pagare un dividendo dopo aver pagato l'ultimo nel 2011. Il consiglio di amministrazione dell'ex Finmeccanica potrebbe formulare una proposta sulla cedola già nel corso della riunione del 15 marzo; il mercato già stima il possibile dividendo attorno ai 18 centesimi per azione. Nel frattempo, in una audizione al Senato, il numero uno del gruppo Mauro Moretti ha anticipato il progetto di cedere fino al 49% di DRS.

 

Prysmian ha ceduto il 2,71% a 23,67 euro. Dopo la diffusione dei dati di bilancio gli analisti di Jp Morgan hanno alzato da 25 euro a 26,5 euro il target price sulla società, segnalando che i risultati del 2016 sono stati migliori delle attese; gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare). Al contrario, Kepler Cheuvreux ha limato da 27,5 euro a 27 euro il target price su Prysmian, in seguito alla riduzione delle stime sulla redditività per il biennio 2017/2018; tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Per lo stesso motivo Equita sim ha sforbiciato da 27 euro a 26,8 euro il prezzo obiettivo sulla società, confermando l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.

 

Luxottica è scesa dell’1,79% a 49,5 euro. Ieri la società ha comunicato i risultati del 2016, esercizio chiuso con ricavi per 9,09 miliardi di euro, in aumento del 2,8% rispetto agli 8,84 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente; a parità di tassi di cambio il giro d’affari sarebbe cresciuto del 3,9%. Luxottica ha terminato lo scorso esercizio con un utile netto di 850,52 milioni di euro, il 5,8% in più rispetto agli 804,12 milioni contabilizzati nel 2015. I vertici di Luxottica hanno segnalato che il 2017 sarà un anno di ulteriore crescita, in attesa di completare il processo di integrazione con il gruppo francese Essilor. In particolare, il management stima un aumento dei ricavi nell’ordine del 5% e un incremento dell’utile operativo adjusted e dell’utile netto adjusted allineato alla crescita del fatturato. I vertici di Luxottica hanno proposto la distribuzione del dividendo 2017, relativo all'esercizio 2016, per un ammontare di 0,92 euro. Dopo la diffusione dei dati di bilancio gli analisti di Equita sim hanno tagliato da 59 euro a 57 euro il target price su Luxottica, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per i prossimi esercizi; tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Per lo stesso motivo Jp Morgan ha limato da 50 euro a 49 euro il prezzo obiettivo sull’azienda, confermando il giudizio “Neutrale”.

 

YOOX Net a Porter Group ha guadagnato il 4,09% a 23,68 euro. La società ha chiuso il 2016 con un giro d’affari di 1,87 miliardi di euro, in aumento del 12,4% rispetto al dato proforma di 1,67 miliardi relativo all’esercizio precedente; a cambi costanti e a parità di perimetro di gruppo l’incremento dei ricavi sarebbe stato del 17,7%. Lo scorso anno l’utile netto si è ridotto da 53,4 milioni a 33,9 milioni di euro, mentre l’utile netto adjusted è salito da 59,7 milioni a 69,3 milioni di euro. I vertici della società prevedono per l’esercizio in corso una crescita dei ricavi netti in linea con il proprio piano quinquennale e puntano a ottenere un miglioramento del margine a livello di EBITDA adjusted. Il gruppo prevede anche di investire tra i 160 e i 170 milioni di euro nel corso dell’intero esercizio, principalmente in tecnologia. Dopo la diffusione dei dati di bilancio gli analisti di Goldman Sachs hanno tagliato da 34 euro a 32,5 euro il target price su YOOX Net a Porter Group, in seguito alla riduzione delle stime sui ricavi per il biennio 2017/2018; tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Jp Morgan, invece, ha migliorato la stima sulla redditività per l’esercizio in corso; gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare) e il target price di 27 euro.

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