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Piazza Affari chiude in rosso, ma Carige mette il turbo

L'istituto ha beneficiato dell’accordo tra la Fondazione Carige e Malacalza Investimenti per il passaggio del 10,5% del capitale. Debutto senza infamia e senza lode per OVS

di Edoardo Fagnani 2 mar 2015 ore 17:49

Piazza Affari e le principali piazze europee iniziano la settimana con gli indici in territorio negativo. Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno migliorato il giudizio sul mercato azionario italiano e consigliano di sovrappesare le azioni del nostro paese. Tra i bancari spicca il balzo di Banca Carige, dopo l’accordo tra la Fondazione Carige e Malacalza Investimenti per il passaggio del 10,5% del capitale. In rosso i petroliferi. Andamento opposto per EI Towers e Rai Way. Da segnalare il balzo di Fincantieri, dopo i dati di bilancio. Debutto senza infamia e senza lode per OVS a Piazza Affari.
Il FTSEMib ha registrato una minima flessione dello 0,18% a 22.298 punti, mentre il FTSE Italia All Share è sceso dello 0,1% a 23.726 punti. Segno più, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (+0,39%) e il FTSE Italia Star (+0,33%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 3,43 miliardi di euro, rispetto ai 3,4 miliardi di venerdì. Su 333 titoli trattati, 196 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i ribassi sono stati 117. Invariate le rimanenti venti azioni.
L’euro si è riportato a 1,12 dollari. L’oro è sceso a 1.210 dollari.

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mercato7Spunti importanti tra i bancari.
Banca Carige ha registrato un balzo del 10,2% a 0,0722 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo in avvio di giornata. La Fondazione Carige e Malacalza Investimenti (società posseduta dalla famiglia Malacalza) hanno sottoscritto un contratto preliminare per la cessione di una quota della partecipazione dell'ente nell’istituto ligure, pari al 10,5% del capitale. Il prezzo di vendita della partecipazione è stato fissato in 66,19 milioni di euro (pari a 0,062 euro per azione). Nel corso di un’intervista pubblicata su La Stampa, Vittorio Malacalza non ha escluso la possibilità di incrementare fino al 24% la quota detenuta in Banca Carige, ribadendo la volontà di partecipare al prossimo aumento di capitale dell’istituto. Inoltre Malacalza ha lasciato spazio per l’ingresso di nuovi soci nella banca ligure.
In rosso, invece, il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha ceduto lo 0,89% a 0,6105 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Altair Investment Management Limited ha ridotto la posizione corta sul Monte dei Paschi di Siena, portandola dallo 0,93% allo 0,51%.
UBI Banca ha ceduto l’1,14% a 6,93 euro. Banca IMI ha alzato da 6,58 euro a 7,79 euro il target price sull’istituto, evidenziando l’elevata solidità patrimoniale dell’istituto. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di aggiungere le azioni in portafoglio.
La Popolare di Milano è scesa dello 0,95% a 0,831 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha ridotto lo “short” sull’istituto, portandolo dall’1,39% all’1,28%.

In rosso i petroliferi.
ENI ha subito una flessione dello 0,96% a 16,52 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno tolto il Cane a sei zampe dalla propria lista di titoli preferiti, in seguito al rialzo messo a segno dalle azioni nelle ultime settimane. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni, sulla base di un prezzo obiettivo di 17 euro.
Tenaris ha perso lo 0,94% a 12,67 euro. Gli analisti di Banca IMI hanno tagliato da 14,7 euro a 13,01 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione delle stime sulla marginalità per il biennio 2015/2016. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
Saras ha ceduto il 3% a 1,228 euro. Gli analisti di Banca IMI hanno alzato da 0,9 euro a 1,36 euro il target price sulla società di raffinazione, in seguito al miglioramento delle stime per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.
Enel ha recuperato lo 0,97% a 4,158 euro. Citigroup ha alzato da 3,6 euro a 4,3 euro il prezzo obiettivo sul colosso elettrico, sulla possibilità che il management possa incrementare il dividendo. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.

Andamento opposto per EI Towers (-1,86% a 48,1 euro) e Rai Way (+0,25% a 4,8 euro). Secondo quanto indicato da alcuni addetti ai lavori la società controllata dalla RAI potrebbe valutare un possibile progetto di integrazione con le torri di trasmissione di Telecom Italia (+1,31% a 1,08 euro), nel caso in cui non andasse in porto la fusione con EI Towers. Nei giorni scorsi il colosso telefonico aveva annunciato l’intenzione di quotare a Piazza Affari le proprie torri. Intanto, la spagnola Abertis ha ufficializzato l’acquisizione del 90% Galata, la società creata da Wind in cui sono confluite 7.377 torri di trasmissione della società telefonica. Il gruppo iberico ha sborsato 693 milioni di euro. Il restante 10% resterà sotto il controllo di Wind.

Fiat Chrysler Automobiles è salita del 2,25% a 14,1 euro. Gli analisti di Mediobanca hanno alzato da 13,2 euro a 16,4 euro il prezzo obiettivo sulla società automobilistica, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).

In forte rialzo Salvatore Ferragamo (+1,62% a 27,56 euro). Il numero uno del gruppo, Michele Norsa, si è detto ottimista sull’andamento dell’azienda nel 2015, che potrà sfruttare la svalutazione dell’euro nei confronti del dollaro e l’avvio del quantitative easing della BCE. Il manager ha anticipato che febbraio è stato un mese positivo per l’azienda. 

World Duty Free è salita del 2,55% a 10,46 euro. La società ha approvato l’acquisizione di tre concessioni retail per la gestione di 45 negozi situati negli aeroporti di Atlanta, Oakland e nell’Empire State Building, da HMS Host Corporation e dalla sua controllata Host International. Il prezzo di acquisto delle concessioni è pari a 19 milioni di dollari.
Autogrill ha recuperato l’1,81% a 8,155 euro. Gli analisti di Citigroup hanno alzato da 8,7 euro a 9,3 euro il target price sulla società di ristorazione. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.

Fincantieri ha guadagnato il 5,86% a 0,786 euro. Nel 2014 la società ha ottenuto un giro d’affari di 4,4 miliardi di euro, il 15,4% in più rispetto ai 3,81 miliardi realizzati nell’esercizio precedente. Fincantieri ha chiuso lo scorso anno con un utile netto di 55 milioni di euro, rispetto agli 85 milioni del 2013. I vertici hanno proposto di non distribuire alcun dividendo con riferimento all’esercizio 2014. Dopo la diffusione dei risultati di bilancio gli analisti di Equita sim hanno alzato a 0,86 euro il target price su Fincantieri, segnalando che i dati sono stati migliori delle attese. Sulla stessa lunghezza d’onda Kepler Cheuvreux, che ha incrementato da 0,75 euro  a 0,85 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito al miglioramento delle stime sulla redditività per il biennio 2015/2016. Gli esperti delle due banche d’affari hanno anche migliorato il giudizio e ora consigliano l’acquisto delle azioni.

OVS invariata, nel giorno del debutto a Piazza Affari. Le azioni sono state collocate a 4,1 euro.

Nice ha messo a segno un progresso del 4,07% a 3,174 euro. La società ha annunciato l’acquisizione di ET Systems, società sudafricana specializzata nella produzione e commercializzazione di sistemi per l’automazione di cancelli. Nice ha finanziato l’operazione facendo ricorso a mezzi propri.

In forte rialzo EEMS (+9% a 0,1466 euro). La società ha comunicato che il Tribunale di Rieti ha dichiarato aperta la procedura di concordato preventivo dell'azienda. Il tribunale ha autorizzato la continuazione dell’attività di impresa e l’accettazione dell’offerta vincolante di Gala Holding.

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