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FTSEMib in lieve calo. Brilla Generali, scivolano Ferrari e FCA

Il Leone e il Cavallino hanno comunicato i risultati del primo semestre. In rosso anche Fiat Chrysler Automobiles dopo la diffusione dei dati sulle immatricolazioni

di Edoardo Fagnani 2 ago 2017 ore 17:43

Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la seduta odierna con variazioni frazionali. David Zahn, Head of European Fixed Income, Franklin Templeton Fixed Income Group, ha segnalato che l’esposizione del fondo nei confronti dell’Italia è tra le più consistenti mentre la Franca è sottopesata. “Nonostante in Italia prevalgano una serie di rischi, riteniamo che questi siano gestibili e gli investitori siano ricompensati adeguatamente con gli attuali rendimenti”, ha precisato il gestore. Ottima performance per Generali, dopo la diffusione dei risultati semestrali. Chiusura negativa, invece, per Ferrari e Fiat Chrysler Automobiles.

Il FTSEMib ha lasciato sul terreno lo 0,18% a 21.574 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 21.507 punti e un massimo di 21.659 punti. Il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,17%. A velocità diverse il FTSE Italia Mid Cap (-0,07%) e il FTSE Italia Star (+0,2%).

Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2 miliardi di euro, rispetto ai 2,36 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 397.892.867 azioni (541.335.324 nella seduta di ieri). Su 366 titoli trattati, 180 hanno registrato una flessione, mentre 169 hanno chiuso in territorio positivo; le restanti 17 azioni hanno terminato la seduta sui valori di chiusura di ieri.

Euro sopra gli 1,185 dollari.

 

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andamento-indiciGenerali ha chiuso la giornata con un rialzo del 2,79% a 15,83 euro. La compagnia triestina ha terminato il primo semestre del 2017 con un utile netto di 1,22 miliardi di euro, in aumento del 3,7% rispetto agli 1,18 miliardi contabilizzati nei primi sei mesi dello scorso anno. In miglioramento anche il risultato operativo, che nel primo semestre è cresciuto del 4,1%, passando da 2,49 miliardi a 2,59 miliardi di euro. Il dato è stato migliore dei 2,51 miliardi stimati dagli analisti. I premi lordi complessivi nei primi sei mesi del 2017 sono scesi dello 0,8%, passando da 36,95 miliardi a 36,6 miliardi di euro, per effetto del calo registrato nel ramo vita (-1,8%). A fine giugno l’Economic Solvency Ratio, che indica la solidità patrimoniale della compagnia assicurativa, era pari al 207%, in leggero aumento rispetto al 194% di inizio anno. Per l’intero esercizio i vertici di Generali hanno segnalato che proseguirà l’esecuzione disciplinata del piano strategico (leggi tutto: Generali, i conti del primo semestre 2017).

Nel corso della conference call a commento dei risultati del primo semestre del 2017 l’amministratore delegato di Generali, Philippe Donnet, ha dichiarato che la compagnia punta a incassare almeno un miliardo di euro dalla cessione delle attività non strategiche, precisando che la quota che arriverà a detenere nel Monte dei Paschi di Siena sarà gestita “nello ottica di massimizzazione del valore”. Il direttore finanziario, Luigi Lubelli, ha aggiunto che il valore della partecipazione nel fondo Atlante è stata praticamente azzerata. Dopo la diffusione dei risultati semestrali gli analisti di S&P Global hanno alzato da 15 euro a 16 euro il target price sulla compagnia assicurativa; gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).

 

In forte ribasso Ferrari (-3,45% a 89,6 euro). Oggi il Cavallino Rampante ha diffuso i risultati del primo semestre del 2017, periodo chiuso con ricavi per 1,74 miliardi di euro, in salita del 17% rispetto agli 1,48 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Le consegne sono state 4.335, 239 in più rispetto alle 4.096 della prima metà dell’anno scorso. Il periodo si è così chiuso con un utile pari a 260 milioni di euro, in salita del 48% rispetto ai 175 milioni di euro della prima metà del 2016. Il gruppo, sulla base di questi conti ha deciso di confermare le stime sull’intero 2017. La attese prevedono circa 8.400 vetture consegnate, ricavi superiori a 3,3 miliardi di euro e un margine operativo lordo adjusted superiore ai 950 milioni (leggi tutto: Ferrari, i conti del primo semestre 2017.


Fiat Chrysler Automobiles
ha registrato un ribasso dell’1,66% a 10,06 euro. Il Ministero dei Trasporti ha comunicato che nel mese di luglio in Italia sono state immatricolate oltre 145mila vetture, il 5,9% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Fiat Chrysler Automobiles ha fatto peggio del mercato. Lo scorso mese il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha venduto in Italia circa 41mila vetture, in aumento del 3,3% rispetto a luglio del 2016. Di conseguenza, la quota di mercato di Fiat Chrysler Automobiles in Italia si è attestata al 28%.

 

Qualche spunto tra i bancari.

Vendite su IntesaSanpaolo (-0,55% a 2,9 euro). Non si sono fatte attendere le indicazioni delle banche d’affari, dopo la diffusione dei risultati del primo semestre del 2017. Il Credit Suisse ha incrementato da 2,9 euro a 3,2 euro il prezzo obiettivo sulla banca, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il triennio 2017/2019; gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Sulla stessa lunghezza d’onda Kepler Cheuvreux, che ha aumentato da 3,3 euro a 3,5 euro per azione la valutazione sull’istituto; gli esperti hanno ribadito il rating “Buy” (acquistare). S&P Global ha giudicato migliore delle attese la semestrale di IntesaSanpaolo e ha incrementato da 3 euro a 3,1 euro il target price sulla banca; gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Banca Akros, invece, ha confermato a 3 euro il prezzo obiettivo su IntesaSanpaolo, ma ha peggiorato il rating, portandolo da “Accumulate” a “Neutrale”, in seguito al rialzo messo a segno dal titolo negli ultimi mesi.

In rosso anche Unicredit; il titolo dell’istituto guidato da Jean Pierre Mustier è sceso dell'1,13% a 16,63 euro. Oggi si riuniranno i vertici della banca per l’esame dei risultati del primo semestre del 2017; i risultati saranno comunicati domani prima dell’apertura di Piazza Affari. Le previsioni degli esperti indicano un utile netto di 676 milioni di euro per il secondo trimestre 2017. Questa stima si confronta con i 916 milioni contabilizzati nello stesso periodo dell’esercizio precedente (687 milioni escludendo le componenti straordinarie nette). Il margine di intermediazione e il risultato di gestione sono previsti rispettivamente a 4,74 miliardi (in calo rispetto ai 6,14 miliardi del secondo trimestre del 2016) e a 1,12 miliardi di euro.

 

Enel ha subito una flessione dello 0,16% a 4,88 euro. Gli analisti di Barclays hanno alzato da 5,3 euro a 5,5 euro il prezzo obiettivo sul colosso elettrico, in seguito al miglioramento della stima sull’utile per azione per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare).

 

Chiusura positiva per STM (+0,9% a 14,5 euro), che ha beneficiato degli ottimi risultati trimestrali comunicati da Apple.

 

Salvatore Ferragamo ha lasciato sul terreno il 3% a 23,28 euro. Ancora giudizi delle banche d’affari sulla società del lusso dopo la diffusione dei risultati semestrali. Gli analisti di Raymond James hanno ridotto da 26 euro a 25 euro per azione la valutazione su Salvatore Ferragamo, in seguito al taglio delle stime sull’utile per azione per il biennio 2017/2018; gli esperti hanno confermato il giudizio “Market perform” (neutrale). Per lo stesso motivo Kepler Cheuvreux e Banca IMI hanno ridotto il target price sulla società del lusso, portandolo rispettivamente a 25 euro e a 23,5 euro; le due banche d’affari hanno ribadito l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.

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