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Chiusura sui minimi per Milano. Male energia e lusso

A livello settoriale male i titoli dell’energia, con Eni in pesante calo, e quelli del lusso. In difficoltà anche gli industriali. A nulla è servita la buona tenuta dei bancari

di Mauro Introzzi 19 ago 2015 ore 17:49

Chiusura sui minimi di giornata per la borsa italiana. A livello settoriale male i titoli dell’energia, con Eni in pesante calo, e quelli del lusso. In difficoltà anche gli industriali. A nulla è servita la buona tenuta dei bancari.
Da Berlino, in mattinata, è arrivato l'ok del Bundestag, il parlamento tedesco, al terzo piano di aiuti da 86 miliardi di euro alla Grecia. Hanno votato a favore 454 deputati mentre i contrari sono stati 113. Gli astenuti sono stati invece 18 deputati. Il numero dei contrari è più limitato rispetto ai 119 "no" arrivati il mese scorso, quando si votò sull'avvio dei negoziati con il governo di Alexis Tsipras.

Alla campana di fine contrattazioni il FTSEMib ha perso l’1,77% a 22.975 punti, mentre il FTSE Italia All Share è sceso dell’1,66% a 24.678 punti. In negativo pure il FTSE Italia Mid Cap (-0,94%) mentre il FTSE Italia Star ha perso l’1,04%. Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,42 miliardi di euro, rispetto agli 1,94 miliardi di ieri. Su 324 titoli trattati, 68 hanno terminato la giornata con un rialzo e le performance negative sono state 237. Invariate le rimanenti 19 azioni.

CONSULTA: Quotazioni del FTSEMib

mercato_negativo5Giornata decisamente difficile per Eni che nelle battute finali ha accumulato perdite fino al 3%. Il titolo ha accelerato al ribasso dopo l’ennesimo ritracciamento del prezzo del greggio. Male, sul finale, anche Tenaris (-2,3%) e Saipem (+1,05%) in positivo per quasi tutta la seduta.

In difficoltà pure i titoli del lusso. Luxottica ha perso il 2,75% mentre Tod’s ha lasciato sul terreno il 3,09%. Stessa variazione negativa pure per Salvatore Ferragamo.

Vendite pure su Fiat Chrysler Automobiles (-2,67%) e Prysmian (-3,83%).

Qualche segno positivo tra i bancari mentre si ricomincia a parlare del risiko delle popolari. Secondo il Sole24Ore i principali protagonisti stanno affilando le armi. Per il quotidiano tra i dialoghi più fitti c'è quello tra UBI Banca (+0,48%) e Banco Popolare (+0,56%), in un’integrazione che farebbe nascere la terza banca dopo IntesaSanpaolo (-1,68%) e Unicredit (-0,88%). Poi la Popolare di Milano (+0,1%), spesso accostata al Banco Popolare, sembra interessata a un'integrazione con Banca Carige (+3,59%) ma starebbe guardando anche alla Banca Popolare Emilia Romagna (+0,43%). Che a sua volta, però starebbe analizzando sia il Credito Valtellinese (-0,08%) che la Popolare di Sondrio (-1,12%).
Novità per la Popolare dell’Emilia Romagna. Ieri l’istituto guidato da Alessandro Vandelli ha raggiunto con i sindacati un accordo su 781 uscite (su circa 11.500 dipendenti) e 200 nuove assunzioni. Dalla riorganizzazione, che dovrebbe costare 62 milioni di euro, l’istituto emiliano-romagnolo prevede risparmi annui al 2017 per 56 milioni.
Gli analisti di Exane alzano a 6,6 euro il target price di Unicredit. Invariato a “neutrale” il giudizio.

Gli analisti di Jefferies hanno confermato la raccomandazione "buy" (acquistare) su Buzzi Unicem (-0,97%) e alzato da 18,3 a 20,9 euro il loro target price sulle azioni del gruppo del cemento. Migliorato, da 11,2 a 12,7 euro, anche il target price sulle azioni di risparmio. gli esperti della banca d'affari hanno incorporato nella loro valutazione gli effetti dell'accordo Moctezuma, in Messico.

Tra i titoli a media capitalizzazione IGD ha perso lo 0,33%. Société Générale ha tagliato il suo giudizio sulla società immobiliare a “hold” (mantenere) dal precedente “buy” (acquistare). Invariato a 0,9 euro il target price.
Tra gli immobiliari ancora sotto i riflettori Prelios (+6,2%) dopo i 20 percentuali guadagnati nella seduta precedente. Il gruppo – secondo indiscrezioni di stampa – è finito nel mirino di alcuni grossi operatori internazionali. Si parla di Starwood Capital, del Quantum Strategic Partners di Soros Fund, di CB Richard Ellis e dei cinesi di Fosun.

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