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Giornata interlocutoria per Piazza Affari

Chiusura in lieve rialzo per Piazza Affari alla fine di una giornata poco mossa e con volumi poco marcati. Tra i titoli a maggior capitalizzazione spicca il progresso di Saipem

di Mauro Introzzi 14 set 2018 ore 17:40

Chiusura in lieve rialzo per Piazza Affari alla fine di una giornata poco mossa (anche sotto il profilo dei volumi scambiati). Un po' meglio hanno fanno le altre piazze del Vecchio Continente dopo la riunione della BCE di ieri. Sostanzialmente sulla stessa linea le prime contrattazioni di Wall Street. Sulla borsa milanese spicca il progresso di Saipem.

In Italia è stato diffuso il dato sul debito pubblico di luglio 2018 (che ha visto il suo livello crescere a un nuovo record storico). Nel frattempo nella serata di ieri Mario Nava si è dimesso dalla presidenza della Consob, in frizione con l'esecutivo.

 

Il FTSEMib ha terminato la seduta con un frazionale rialzo dello 0,19% a 20.885 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 20.775 punti e un massimo di 20.959 punti. Il FTSE Italia All Share è salito dello 0,18%. Andamento analogo per il FTSE Italia Mid Cap (+0,28%) e il FTSE Italia Star (+0,18%).

L’euro è rimasto sotto gli 1,17 dollari; alle 17.30 il bitcoin era poco sotto ai 6.500 dollari (oltre 5.500 euro).

 

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

 

borsa-milanoSeduta positiva per Saipem, miglior titolo del FTSEMib con un progresso del 3,48%. Ma cosa ha spinto il titolo Saipem in questa seduta? Una mezza promozione da parte di Bernstein. Gli analisti della banca d'affari hanno alzato da 6,6 a 10,2 euro il loro target price sul gruppo. Confermato a "outperform" (farà meglio del mercato) il rating.

 

In rialzo Mediaset (+0,79%). A margine della presentazione dei palinsesti del polo delle radio Mediaset il numero uno di Publitalia, Stefano Sala, ha dichiarato che il biscione ha archiviato il mese di agosto con ricavi pubblicitari in crescita del 4%. Una percentuale che conferma l'andamento dei primi 8 mesi del 2018. Novità anche per la remunerazione degli azionisti. Secondo quanto indicato dal responsabile finanziario del gruppo, Marco Giordani, se non interverranno eventi inattesi il prossimo potrebbe essere pagato il dividendo sui conti 2018.

 

Tra i bancari invariata Carige. Ieri la Consob ha ufficializzato la salita della Malacalza Investimenti al 27,555% del capitale. In queste ore Bankitalia ha invece invitato la cordata avversaria, formata dalle quote di Raffaele Mincione, Gabriele Volpi e Aldo Spinelli, di presentare istanza di autorizzazione relativamente alla partecipazione congiunta (pari a poco più del 15%). Altrimenti non potranno essere esercitati i diritti di voto per la quota azionaria che eccede la soglia del 10% del capitale di Banca Carige.

Tra gli altri bancari Unicredit ha perso lo 0,22%, IntesaSanpaolo è salito dello 0,64%.

 

In rosso Telecom Italia (-0,9%). A seguito della conclusione della prima parte dell’asta per le frequenze 5G messe in gara dal Mise, Telecom Italia-TIM si è aggiudicata con un investimento di 680 milioni di euro circa (importo in linea con la base d’asta fissata a 676 milioni di euro circa) due dei quattro lotti da 5+5 MHz ciascuno sulla banda 700 MHz (10 MHz in upload e 10 MHz in download), disponibili a partire dal 2022 e validi fino al 2037. La nota del gruppo specifica che il lotto acquisito rappresenta il massimo aggiudicabile per TIM in base all’attuale normativa Antitrust.

 

Tra i titoli a minor capitalizzazione male Astaldi (-6,51%). Secondo quanto scrive il Sole24Ore l’aumento di capitale del gruppo, che prevede un rafforzamento patrimoniale da 2 miliardi di euro, sarebbe in bilico. Non si sarebbero infatti ancora “concretizzate le condizioni per dare il via all’iniezione di liquidità”. Tanto che, secondo quanto scrive il quotidiano, JP Morgan (il sole global coordinator dell’aumento di capitale) potrebbe sfilarsi dalla partita. Lo prevede l’accordo firmato la primavera scorsa.

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