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Seduta incerta. Giù Mps e Unicredit

Seduta caratterizzata da forte incertezza per Piazza Affari e per le principali borse europee, dopo i pesanti ribassi subiti nelle ultime tre sedute. In calo alcuni bancari. Giù anche FCA

di Edoardo Fagnani 14 set 2016 ore 17:52

Seduta caratterizzata da forte incertezza per Piazza Affari e per le principali borse europee, dopo i pesanti ribassi subiti nelle ultime tre sedute. Attesa per la Bank of England, che domani comunicherà le proprie decisioni in materia di politica monetaria. Giornata nervosa per i bancari: spiccano il ribasso subito dal Monte dei Paschi di Siena e il calo di Unicredit. Chiusura positiva, invece, per ENI.
Il FTSEMib ha registrato un frazionale calo dello 0,05% a 16.540 punti (minimo di 16.477 punti; massimo di 16.690 punti),
mentre Il FTSE Italia All Share è arretrato dello 0,03%. Minimo segno più per il FTSE Italia Mid Cap (+0,03%) e il FTSE Italia Star (+0,22%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è rimasto invariato a 1,99 miliardi di euro circa, sostanzialmente in linea con il valore di ieri. Su 323 titoli trattati, 135 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 170. Invariate le restanti 17 azioni.
L’euro ha oscillato sopra gli 1,125 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

mercato7Seduta contrastata per i bancari.
Volatilità elevata sul Monte dei Paschi di Siena.
Il titolo della banca senese ha ceduto l’1,97% a 0,224 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso. Oggi dovrebbe essersi riunito il consiglio di amministrazione dell’istituto, chiamato a conferire l’incarico di amministratore delegato a Marco Morelli. MF ha scritto che la nomina del manager ha ottenuto il via libera dalla vigilanza della BCE.
Performance decisamente negativa anche per Unicredit che ha perso l’1,2% a 2,132 euro.
Seduta in calo per il Banco Popolare (-0,61% a 2,284 euro) e per la Popolare di Milano (-0,86% a 0,3799 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 13 settembre MOMentum Alternative Investments ha incrementato la posizione corta sulla Popolare di Milano, portandola dallo 0,89% all’1,03%.
In salita dello 0,65% a 3,412 euro la Popolare dell’Emilia Romagna. Secondo quanto scritto su MF domani si riunirà il consiglio di amministrazione dell’istituto chiamato a dare il via libera all’offerta per rilevare il controllo di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e Cariferrara. Il quotidiano finanziario ha segnalato che i due istituti hanno chiuso il primo semestre del 2016 con una perdita cumulata di 133,9 milioni di euro. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 13 settembre AQR Capital Management ha ritoccato al rialzo la posizione corta sulla Popolare dell’Emilia Romagna, portandola dallo 0,49% allo 0,5%.

ENI ha terminato la giornata con un progresso dello 0,23% a 13,14 euro
. Ieri il Cane a sei zampe ha lanciato un'emissione obbligazionaria a tasso fisso in due tranche con durata 8 e 12 anni per un valore nominale complessivo di 1,5 miliardi di euro. Nel dettaglio, il prestito obbligazionario della durata di 8 anni ha un ammontare di 900 milioni di euro, paga una cedola annua dello 0,625% e ha un prezzo di re-offer di 99,233%; il prestito obbligazionario della durata di 12 anni ha un ammontare di 600 milioni di euro, paga una cedola annua del 1,125% e ha un prezzo di re-offer di 98,824%.

Fiat Chrysler Automobiles ha ceduto l’1,47% a 5,715 euro,
dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di giornata. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa negli Stati Uniti sarebbe stata avviata una class action contro il gruppo guidato da Sergio Marchionne, in seguito alla diffusione di dati considerati non veritieri sulle vendite mensili.

Generali è scesa dell’1,59% a 11,13 euro
. L’amministratore delegato della compagnia triestina, Philippe Donnet, ha puntualizzato che non ci sono progetti di fusione al vaglio tra il Leone di Trieste e la compagnia assicurativa transalpina AXA.

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