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Piazza Affari chiude (a sorpresa!) con un rialzo

In difficoltà il settore del lusso, penalizzato dai deludenti risultati di Burberry: spiccano i pesanti ribassi di Luxottica e Salvatore Ferragamo. Tra i bancari male MPS

di Edoardo Fagnani 14 ott 2014 ore 17:50

Piazza Affari e le principali borse europee chiudono in rialzo una seduta caratterizzata da forte volatilità. Gli operatori hanno assorbito il pessimo dato relativo all’indice ZEW in Germania che a ottobre è peggiorato a -3,6 punti, rispetto ai 6,9 punti di settembre. Focus sulla Banca d’Italia che in mattinata ha fornito l’aggiornamento sul debito pubblico italiano. Ad agosto il debito si è ridotto a 2.148 miliardi di euro, rispetto ai quasi 2.169 miliardi di fine luglio. In difficoltà il settore del lusso, penalizzato dai deludenti risultati semestrali di Burberry: spiccano i pesanti ribassi di Luxottica e Salvatore Ferragamo. Tra i bancari spicca lo scivolone di Monte dei Paschi di Siena. In altalena Fiat Chrysler Automobiles.
Si ferma a sei la serie di sedute negative del FTSEMib che oggi ha messo a segno un rialzo dello 0,09% a 19.156 punti. In leggero progresso il FTSE Italia All Share che è salito dello 0,07% a 20.216 punti. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,22%) e il FTSE Italia Star (+0,3%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 3,22 miliardi di euro, rispetto ai 2,91 miliardi di ieri. Su 316 titoli trattati, 185 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre i segni più sono stati 123. Invariate le restanti otto azioni.
L’euro è sceso a 1,265 dollari. L’oro si è attestato a 1.235 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

milano3_1In difficoltà il settore del lusso, penalizzato dai deludenti risultati semestrali di Burberry.
Ancora vendite su Luxottica (-2,92% a 36,2 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso). La società ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha accettato le dimissioni di Enrico Cavatorta dalla carica di amministratore delegato per disaccordo sull’attuale governance. Di conseguenza, il presidente Leonardo Del Vecchio ha assunto temporaneamente le deleghe esecutive. Inoltre, Luxottica ha fornito alcune anticipazioni sull'andamento dell'azienda nel terzo trimestre del 2014. Nel periodo in esame, la società ha registrato una forte generazione di cassa e una crescita del fatturato in linea con la performance del primo semestre a parità cambi. L’utile netto dovrebbe aver registrato una crescita nell’ordine del 10%. Luxottica aveva terminato i primi sei mesi del 2014 con ricavi in aumento del 5,6% a parità di tassi di cambio. Intanto, Citigroup ha tagliato il target price sulla società per la seconda volta nel giro di due giorni. La banca d’affari ha ridotto da 38,5 euro a 35,5 euro il prezzo obiettivo su Luxottica, in seguito all’addio ufficiale di Enrico Cavatorta. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). 
Performance peggiore per Salvatore Ferragamo (-3,57% a 18,9 euro).

Tra alti e bassi i bancari.
Seduta decisamente negativa per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha ceduto il 3,87% a 0,969 euro. Gli analisti di Jp Morgan hanno tagliato da 1,3 euro a 1,2 euro il target price sulla banca senese. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
In rosso anche Unicredit (-0,6% a 5,785 euro). Gli analisti di Jp Morgan hanno sforbiciato da 8,2 euro a 7,9 euro il target price sull’istituto guidato da Federico Ghizzoni. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare).
Chiusura positiva, invece, per IntesaSanpaolo (+1,35% a 2,256 euro).
Azimut ha ceduto il 3,04% a 17,57 euro. Gli analisti di Equita sim hanno tagliato da 21,9 euro a 20,6 euro per azione la valutazione sulla compagnia, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile netto per il biennio 2014/2015. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold”.

In altalena Fiat Chrysler Automobiles, che ieri ha debuttato a Wall Street e a Piazza Affari. Il titolo ha registrato un rialzo dello 0,78% a 7,08 euro. L’agenzia S&P ha riassegnato un rating “BB-” al debito a lungo termine di Fiat Chrysler Automobiles, in quanto la fusione tra Fiat Chrysler e FCA non avrà alcun impatto sulla qualità di credito del gruppo. Le prospettive sul rating di Fiat Chrysler Automobiles per i prossimi trimestri restano “stabili”. Intanto, il numero uno del colosso automobilistico, Sergio Marchionne, ha dichiarato che non esclude la possibilità che l’azienda possa emettere nuove azioni, in caso di un ulteriore rallentamento del settore auto. Secondo gli operatori l’operazione potrebbe concretizzarsi attraverso l’emissione di un prestito convertendo. Inoltre, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace è accreditata di una posizione corta dello 0,84% su Fiat Chrysler Automobiles.
Exor ha terminato la giornata con una flessione dello 0,18% a 28,23 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore la holding di casa Agnelli avrebbe a disposizione 3 miliardi di euro tra risorse liquide e linee di credito, che potrebbero essere utilizzate per finanziare eventuali acquisizioni. Exor guarderebbe a settori non industriali, caratterizzati da flussi di cassa regolari.
Da segnalare il balzo di CNH Industrial (+5,28% a 6,28 euro).

Generali ha recuperato l’1,1% a 15,69 euro. RBC Capital ha ripreso la copertura sulla compagnia triestina con un prezzo obiettivo di 19 euro e un rating “Outperform” (farà meglio del mercato). Gli esperti prevedono che nei prossimi esercizi Generali possa registrare una crescita degli utili e del dividendo superiore a quella dei principali concorrenti.

Enel ha ceduto lo 0,37% a 3,8 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore il governo italiano avrebbe accelerato il processo di vendita del 5-6% del colosso elettrico. L’operazione potrebbe essere perfezionata entro la fine del 2015.

Chiusura in forte rialzo per Telecom Italia (+3,51% a 0,8395 euro). La Consob ha comunicato che BNP Paribas ha limato dallo 0,72% allo 0,67% la posizione corta sulla compagnia telefonica.

Finmeccanica ha guadagnato lo 0,65% a 6,97 euro. Nel corso di un’audizione in commissione Industria in Senato, il numero uno dell’azienda, Mauro Moretti, ha confermato di aver ricevuto manifestazioni di interesse dalla cinese Cnr Corporation e dalla giapponese Hitachi per la controllata AnsaldoBreda. Il manager ha precisato che ad oggi non sono state formulate offerte vincolanti. Moretti ha aggiunto che i dati operativi del terzo trimestre fanno sperare di ottenere risultati positivi per l’intero esercizio e ha precisato che spera di tornare a distribuire il dividendo nell’arco di un paio di anni.

Atlantia ha ceduto il 2,1% a 17,72 euro. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, la concessionaria autostradale starebbe studiando la possibilità di cedere fino a quota del 20% di ADR, la società che gestisce gli aeroporti di Roma e attualmente controllata al 95,91%. Inoltre, Atlantia non escluderebbe la possibilità di cedere un ulteriore 20% del capitale di ADR, in modo da conservare una quota di controllo superiore al 50%.

Prysmian ha guadagnato l’1,9% a 13,39 euro. Gli analisti di Equita sim hanno tagliato da 18,5 euro a 17,2 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2014/2016. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold”.

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