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Buon rialzo per il FTSEMib (+1%)

In generale progresso bancari, con la sola eccezione di IntesaSanpaolo. Vendite su Saipem, penalizzata dalla bocciatura di Goldman Sachs. In altalena Mediaset

di Edoardo Fagnani 11 ott 2017 ore 17:49

Piazza Affari ha chiuso la seduta odierna con un rialzo di un punto percentuale, mentre Francoforte e Parigi hanno registrato variazioni minime. Secondo Gilles Guibout, gestore del fondo di tipo PIR, AXA WF Framlington Italy, le varie incertezze politiche potrebbero nondimeno provocare uno slancio di prudenza da parte degli investitori, tenuto conto delle valutazioni che continuano a essere tirate. "Per questo conviene ancora favorire quelle società che offrono un reale potenziale di crescita del proprio giro d’affari e/o dei margini, sola garanzia della capacità di generare risultati e dividendi sul lungo periodo" ha precisato il gestore. Intanto, in mattinata il Tesoro ha collocato il BOT annuale per un ammontare di 6 miliardi di euro: il rendimento lordo di aggiudicazione è stato pari al -0,334%. In generale rialzo bancari, con la sola eccezione di IntesaSanpaolo. Vendite anche su Saipem, penalizzata dalla bocciatura di Goldman Sachs.

Il FTSEMib ha registrato un rialzo dello 0,97% a 22.552 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 22.314 punti e un massimo di 22.555 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,95%. Buone performance anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,8%) e il FTSE Italia Star (+0,62%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,7 miliardi di euro, rispetto ai 2,47 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 796.843.271 azioni (589.244.716 nella seduta di ieri). Su 376 titoli trattati, 222 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 137; invariate le rimanenti 17 azioni.

L’euro ha toccato gli 1,185 dollari.

 

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

 

andamento-milano-positivoIn generale rialzo bancari. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa la BCE potrebbe rivedere in maniera meno sfavorevole la normativa sui crediti deteriorati di nuova classificazione.

Ha fatto eccezione IntesaSanpaolo (-0,07% a 2,886 euro). Secondo quanto scritto su MF l’istituto guidato da Carlo Messina starebbe studiando una nuove cessione di un pacchetto di crediti unsecured per un ammontare nominale di circa 600 milioni di euro. Il quotidiano finanziario ha precisato che “nello stock ci sarebbero 65mila posizioni relative a operazioni di credito al consumo e cessione del quinto che il gruppo guidato da Carlo Messina punta a deconsolidare in tempi brevi”. MF ha segnalato che tra i soggetti interessati a queste attività ci sarebbero Mediobanca Credit Solutions e il gruppo norvegese Lindorff. Intanto, gli analisti di Jp Morgan hanno tagliato da 3,4 euro a 3,1 euro il prezzo obiettivo su IntesaSanpaolo, ipotizzando che le nuove indicazioni della BCE sulla gestione dei crediti deteriorati di nuova classificazione potrebbe mettere pressione sulla politica dei dividendi dell’istituto; gli esperti hanno anche peggiorato il giudizio, portandolo da “Overweight” (sovrappesare) a “Neutrale”.

UBI Banca è balzata del 3,9% a 4,26 euro. La Consob ha comunicato che il 10 ottobre Marshall Wace ha aumentato dall'1,59% all'1,7% la posizione corta sull'istituto. Anche, Viking Global Investors e PDT Partners hanno incrementato lo "short" sulla banca, portandolo rispettivamente allo 0,72% e allo 0,6%.

Performance migliore per il BancoBPM (+4,8% a 3,19 euro).

Si è fermato il trend positivo di Banca Carige, dopo il balzo messo a segno ieri. Il titolo dell’istituto ligure ha lasciato sul terreno l’1,06% a 0,233 euro.

 

In altalena Mediaset, dopo il rally registrato nelle ultime sedute. Il titolo del gruppo del Biscione ha registrato un frazionale ribasso dello 0,56% a 3,182 euro. La Repubblica è tornata sulla diatriba tra Vivendi e Mediaset, segnalando che tra le due società sembra possibile arrivare a un accordo. Inoltre, l’intesa potrebbe coinvolgere anche Telecom Italia, attraverso un accordo sui contenuti per la televisione, i personal computer e gli smartphone. Più in particolare, Mediaset potrebbe entrare a far parte del capitale di Canal Plus Italia, attualmente controllata all’80% da Telecom Italia (+2,25% a 0,7715 euro) e partecipata per il restante 20% da Vivendi.

 

Pessima giornata per Saipem (-3,62% a 3,514 euro). Nell’ambito di un report dedicato alle aziende attive nei servizi per il settore petrolifero gli analisti di Goldman Sachs hanno tagliato da 4,9 euro a 3,9 euro il target price sulla società di ingegneristica, in seguito all’incertezza intorno al progetto Kaombo, inclusi i rischi relativi al raggiungimento del target sul margine operativo lordo stimato per il 2017; gli esperti hanno anche peggiorato il giudizio, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Neutrale”.  La stessa banca d’affari ha sforbiciato da 14,3 euro a 12,3 euro il prezzo obiettivo su Tenaris (-1,54% a 11,52 euro), in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2018/2020; gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.

 

Retelit ha registrato un balzo del 6,73% a 1,474 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore F2i, il fondo infrastrutturale partecipato dalla Cassa Depositi e Prestiti, sarebbe intenzionato a entrare nel capitale della società quotata al segmento STAR, nell’ambito del progetto di creazione di un gruppo attivo nelle telecomunicazioni. L’operazione potrebbe concretizzarsi attraverso un aumento di capitale riservato che consentirebbe a F2i di ottenere una quota di maggioranza nell’azienda. Retelit ha precisato che al momento non sono in corso trattative formali tra F2i e la società, ma solo contatti informali che rientrano nell’ambito del normale confronto tra gli operatori del settore.

 

Pirelli ha guadagnato lo 0,15% a 6,61 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 4 ottobre la quota di China National Chemical Corporation in Pirelli si è ridotta al 60 %, in conseguenza alla quotazione dell’azienda a Piazza Affari. La commissione ha precisato che l’azionista detiene anche una partecipazione potenziale del 5%, relativa al contratto di prestito titoli nell'ambito del collocamento istituzionale in esecuzione dell'opzione di Over Allotment, con scadenza entro il 3 novembre 2017.

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