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Piazza Affari: FTSEMib in calo dell'1,5%

Piazza Affari, oggi uno dei mercati più in difficoltà del Vecchio Continente, ha chiuso in calo di un punto e mezzo percentuale. Tra i peggiori Saipem, Ferrari e STM

di Mauro Introzzi 11 ago 2017 ore 17:49

Piazza Affari, oggi uno dei mercati più in difficoltà del Vecchio Continente, ha chiuso in calo di un punto e mezzo percentuale, quasi sui minimi di giornata. A pesare sulle borse europee le tensioni internazionali Usa-Corea del Nord. A Milano tra i peggiori Saipem, Ferrari e STM. Negli USA apertura positiva per gli indici dopo i calo della seduta precedente.

 

Il FTSEMib ha terminato la giornata con una flessione dell'1,51% a 21.354 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 21.329 punti e un massimo di 21.570 punti. Il FTSE Italia All Share ha ceduto l'1,44%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-1,04%) e il FTSE Italia Star (-1,56%).

Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,04 miliardi, dagli 1,77 miliardi di euro di ieri; oggi sono passate di mano 441.680.686 azioni (370.531.356 azioni nella seduta di ieri). Su 367 titoli trattati, 291 hanno registrato un ribasso, mentre le performance positive sono state 62; invariate le restanti 14 azioni.

 

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

 

mercato-scende_1Tra i peggiori, a Piazza Affari, Saipem, in calo del 3,5% e i titoli che più hanno corso nei mesi scorsi, come Ferrari che ha perso il 2,95%. STM - che ha pagato lo scivolone della scorsa seduta del Nasdaq - ha perso il 2,79%. In difficoltà anche CNH Industrial (-2,57%).

 

Novità sui bancari.

Oggi era in programma la riunione del consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi di Siena chiamato ad approvare i conti del primo semestre 2017. Secondo le attese il periodo sarà chiuso con un rosso superiore ai 3 miliardi di euro vista la contabilizzazione – nel secondo trimestre dell’anno – delle svalutazioni di circa 3,9 miliardi di euro relative ai 26,1 miliardi di sofferenze destinati a essere cartolarizzati nella seconda metà del 2017. Intanto ieri è arrivato il definitivo via libera dal Supervisory board della Banca centrale europea all’aumento di capitale a carico dello Stato. Il Tesoro ha così una quota azionaria del 53,4%, destinata a salire al 70% dopo il ristoro degli obbligazionisti retail. Nel frattempo l'agenzia di rating Fitch ha deciso di portare a "B", dal precedente "B-" i propri giudizi Long-Term Issuer Default e senior debt della banca senese. L'outlook sul rating Long-Term Issuer Default rimane stabile. Alla base della decisione l'ingresso dello stato italiano, con una quota che dal prossimo autunno arriverà al 70%, nel capitale dell'istituto grazie a una ricapitalizzazione precauzionale, e l'incremento del capitale grazie al burden sharing.

BancoBPM in calo dell'1,76%. La banca ieri ha ricevuto ieri dalla BCE l’autorizzazione all’inclusione nel CET1 capital dell’intero utile intermedio al 30 giugno 2017, confermando il CET1 ratio phase-in di 11,07% e il CET1 ratio fully loaded di 10,40% (11,31% pro forma includendo gli effetti positivi derivanti dall’accordo per la cessione di Aletti Gestielle SGR ad Anima Holding).

Tra gli altri big del settore UBI Banca ha perso il 2,94%, IntesaSanpaolo l'1,04% mentre Unicredit ha registrato un calo dell'1,13%

In flessione anche il Credem (-1,31%). In un'intervista concessa al Sole24Ore il suo direttore generale, Nazzareno Gregori, ha dichiarato che l'isituto potrebbe essere pronto, tra un anno, a ragionare più concretamente su possibili operazioni di integrazione o acquisizione.

 

Tra i titoli dello Star spicca il calo di MutuiOnline (-3,9%). Il gruppo ha chiuso la prima metà del 2017 con ricavi pari ad 78,7 milioni di euro, in crescita del 16,9% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente e un utile in crescita del 26,9%, passando dagli 11 milioni di euro del primo semestre 2016 a 13,9 milioni nella prima metà del 2017.

 

In rialzo dell'1,91% Technogym. Gli analisti di Equita Sim hanno deciso di alzare il loro target price sul gruppo. Il nuovo prezzo obiettivo, 7,6 euro, rivede al rialzo il precedente di 7,4 euro. Equita Sim continua a consigliare l'acquisto del titolo del gruppo guidato da Nerio Alessandri.

 

Stesso progresso (+1,91%) anche per ERG. Dopo la diffusione dei conti relativi al primo semestre dell'anno, che il gruppo dell'energia ha diffuso nella mattinata di ieri, gli analisti di Banca Imi hanno deciso di rivedere al rialzo il loro prezzo obiettivo su ERG. La nuova valutazione della banca italiana è dai 14,9 euro, dai 14,5 euro precedenti. Confermata la raccomandazione d'acquisto "buy".

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