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Il FTSEMib chiude in rosso. Male MPS

I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato ribassi vicini al punto percentuale. Giornata nervosa per Saipem. Luxottica in forte ribasso

di Edoardo Fagnani 1 feb 2016 ore 17:51

Piazza Affari e le principali borse europee in territorio negativo nella prima seduta della settimana. Bancari protagonisti di giornata; sulle montagne russe il Monte dei Paschi di Siena, mentre spicca il forte rialzo messo a segno dal Banco Popolare. Giornata nervosa per Saipem: salgono le azioni, scendono i diritti. Tonfo di Luxottica, dopo la diffusione dei risultati preliminari del 2015 e le dimissioni di uno dei due amministratori delegati.
I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato ribassi vicini al punto percentuale. Il FTSEMib è sceso dello 0,92% a 18.486 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 18.286 punti e un massimo di 18.792 punti. In rosso anche il FTSE Italia All Share che ha perso lo 0,74%. Segno più, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (+0,51%) e il FTSE Italia Star (+0,35%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,46 miliardi di euro, rispetto ai 3 miliardi di venerdì. Su 328 titoli trattati, 177 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 139. Invariate le restanti 12 azioni.
L’euro si è attestato sotto gli 1,09 dollari.

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mercato_negativo6Bancari protagonisti di giornata.
Sulle montagne russe il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha terminato la giornata con un ribasso del 3,85% a 0,6375 euro. Secondo La Repubblica l’opzione di matrimonio tra la banca senese e Poste Italiane (-2,71% a 6,64 euro) è un’ipotesi pienamente sul tappeto. Tuttavia, la società guidata da Francesco Caio ha precisato che nessuna delle operazioni di fusione o acquisizione ipotizzate nel contesto del riassetto del sistema bancario rientrano nei piani dell’azienda.
In rialzo la Popolare di Milano (+1,2% a 0,76 euro) e il Banco Popolare (+5,99% a 9,03 euro). Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore di domenica proseguono gli incontri tra i vertici delle due banche, con l’obiettivo di arrivare a un’integrazione. Il quotidiano finanziario ipotizza che le trattativa possa concludersi nelle prossime settimane.
UBI Banca ha perso lo 0,14% a 4,296 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 29 gennaio Marshall Wace ha aumentato lo “short” sull’istituto, portandolo dall’1,36% all’1,5%.
IntesaSanpaolo in rosso (-2,14% a 2,562 euro). I vertici dell’istituto hanno segnalato che il portafoglio di titoli di stato si è dimezzato da 60 miliardi a 30 miliardi di euro. Parallelamente la banca ha acquistato titoli di stato della zona euro, nell’ambito della strategia di diversificazione del portafoglio. Intanto, gli analisti di Banca Akros hanno migliorato il giudizio su IntesaSanpaolo e ora consigliano di accumulare le azioni in portafoglio, in seguito al ribasso subito dal titolo nelle ultime settimane. Gli esperti hanno confermato il target price di 3,2 euro. Al contrario, Kepler Cheuvreux ha ridotto da 3,8 euro a 3,7 euro il prezzo obiettivo sulla banca, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2017; gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Giornata nervosa per Saipem. Il titolo della società di ingegneristica è salito dello 0,26% a 0,572 euro, mentre i diritti relativi all’aumento di capitale hanno ceduto il 4,48% a 2,77 euro. La società si è aggiudicata nuovi contratti di Ingegneria e Costruzione a terra (E&C onshore) per un valore complessivo di circa 360 milioni di euro. Il contratto più significativo riguarda lo sviluppo di impianti per lo stoccaggio di gas naturale a Cornegliano Laudense, in provincia di Lodi, Italia, per Ital Gas Storage. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 29 gennaio Marshall Wace ha ridotto la posizione corta su Saipem, portandola dall’1,35% all’1,27%. Al contrario, lo stesso giorno Susquehanna International Holdings ha aumentato dall’1,81% al 2% lo “short” sulla società di ingegneristica.
Segno meno anche per ENI, che ha registrato un ribasso dell’1,05% a 13,14 euro. Gli analisti di Deutsche Bank hanno ridotto da 16 euro a 15 euro il target price sul Cane a sei zampe, in seguito alla revisione delle stime sul settore petrolifero; gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Indicazione simile da Exane, che ha sforbiciato a 11 euro il prezzo obiettivo su ENI.

CNH Industrial ha guadagnato il 2,96% a 5,905 euro. Dopo la diffusione dei risultati dell’esercizio 2015 gli analisti di Société Générale hanno tagliato da 7,5 dollari a 6,75 dollari il target price sulla società. Sulla stessa lunghezza d’onda Banca IMI, che ha ridotto da 6,8 euro a 6,3 euro il prezzo obiettivo sull’azienda, in seguito al taglio della stima sull’utile per azione per l’esercizio in corso. Gli esperti delle due banche d’affari hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Anche Kepler Cheuvreux ha tagliato il prezzo obiettivo su CNH Industrial, portandolo da 5,7 dollari a 5,5 dollari, sulle prospettive di una riduzione della marginalità nell’esercizio in corso; gli esperti hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che ODEY Asset Management ha ridotto la posizione corta su CNH Industrial, portandola dallo 0,61% allo 0,56%.
In leggero ribasso Fiat Chrysler Automobiles (-0,08% a 6,4 euro). In serata il ministero dei trasporto ha comunicato il dato sulle immatricolazioni di automobili in Italia a gennaio.

Luxottica ha perso il 5,73% a 54,25 euro. La società ha chiuso il 2015 con ricavi per 8,84 miliardi di euro, in aumento del 15,5% rispetto ai 7,65 miliardi ottenuti nell'esercizio precedente. A parità di tassi di cambio il giro d'affari del gruppo sarebbe cresciuto del 4,3%. I vertici dell'azienda hanno anticipato che i risultati delle prime settimane del 2016 e il piano di investimenti di lungo periodo pongono le basi per un nuovo anno di solida crescita, con un incremento atteso degli utili superiore alle vendite, e di espansione in nuovi mercati. Inoltre, Luxottica ha annunciato che Adil Mehboob-Khan ha lasciato l’incarico di amministratore delegato Mercati. Dopo la diffusione dei risultati preliminari e le dimissioni dell’AD gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno tagliato da 60 euro a 54 euro il prezzo obiettivo su Luxottica, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2015/2017. Sulla stessa lunghezza d’onda Equita sim, che ha ridotto da 56 euro a 54 euro il target price sulla società. Gli esperti delle due banche d’affari hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Indicazione simile da Citigroup, che ha ridotto da 64 euro a 58,5 euro il prezzo obiettivo su Luxottica, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2015/2017; gli esperti hanno confermato il rating “Neutrale”. Goldman Sachs ha limato da 55,4 euro a 53,7 euro il target price sulla società e ha ribadito l’indicazione di vendita delle azioni.
Tod’s ha guadagnato l’1,31% a 73,55 euro. Il Sole24Ore ha fornito alcune indicazioni per il biennio 2015/2016. La società è ottimista sull’andamento della redditività per il 2015, dopo aver comunicato di aver chiuso lo scorso anno con ricavi per 1,037 miliardi di euro, con una crescita del 7,4% rispetto all’anno precedente. Per l’esercizio in corso il management “si dice fiducioso sulla crescita dei ricavi a media singola cifra percentuale e sul miglioramento dei margini”. Intanto, gli analisti di Equita sim hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo di Tod’s, portandolo da 70 euro a 71 euro, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda; gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.

Prysmian ha messo a segno un rialzo dello 0,74% a 19,01 euro. La società ha acquisito una nuova commessa del valore di circa 250 milioni di euro per un collegamento in cavo sottomarino ad alta tensione in corrente continua (HVDC - High Voltage Direct Current) fra Olanda e Danimarca, da parte di TenneT TSO B.V. ed Energinet.dk SOV, gli operatori delle reti olandesi e danesi di trasmissione di energia. La consegna del sistema in cavo è prevista per il terzo trimestre 2018.

Atlantia è salita dell’1,95% a 24,55 euro. Equita sim ha incrementato da 26,8 euro a 27,6 euro il target price sulla concessionaria autostradale, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per i prossimi esercizi; gli esperti hanno anche migliorato il giudizio e ora consigliano l’acquisto delle azioni.

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