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Banche protagoniste: bene il Banco Popolare, male UBI Banca

di Edoardo Fagnani 13 mag 2015 ore 17:44 Le news sul tuo Smartphone

Focus sui bancari, dopo la diffusione dei risultati trimestrali.
In leggero ribasso Unicredit (-0,08% a 6,3 euro). Nel corso dell’assemblea degli azionisti, il numero uno dell’istituto, Federico Ghizzoni, ha puntualizzato che uno degli obiettivi del management è quello di incrementare l’ammontare del dividendo. Intanto, dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di NatIxis hanno alzato da 5,6 euro a 6,2 euro il target price su Unicredit. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Neutrale”.
Il Banco Popolare ha guadagnato l’1,73% a 14,7 euro. L’istituto ha terminato il primo trimestre del 2015 con un utile netto di 208,78 milioni di euro rispetto al rosso di 18,95 milioni contabilizzato nei primi tre mesi dello scorso esercizio. A fine marzo il Common Equity Tier 1, comprensivo dell’utile contabilizzato nel primo trimestre dell’anno, era pari all’11,9%. Per l’esercizio in corso i vertici del Banco Popolare prevedono una redditività positiva. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Socièté Générale hanno migliorato il giudizio sul Banco Popolare e ora consigliano l’acquisto delle azioni, sulla base di un nuovo prezzo obiettivo di 17 euro. Indicazione simile da Citigroup, che ha ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sul Banco Popolare, portandolo da 15,7 euro a 15,9 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
La Popolare dell’Emilia Romagna è salita dell’1,45% a 7,675 euro. La banca ha comunicato i risultati del primo trimestre del 2015, chiuso con un utile netto (escluse le quote di terzi) di 45,2 milioni di euro, in aumento del 59,9% rispetto ai 28,27 milioni ottenuti nei primi tre mesi dello scorso anno. A fine marzo i crediti alla clientela, al netto delle rettifiche, ammontavano a 43,9 miliardi di euro, in flessione dello 0,1% rispetto al valore di inizio anno. Alla stessa data i crediti deteriorati erano cresciuti dell’1% salendo a 6,6 miliardi di euro.
La Popolare di Milano ha ceduto l’1,05% a 0,9415 euro. Nel primo trimestre del 2015 la banca ha realizzato un utile netto di 67,6 milioni di euro, in aumento del 5,1% rispetto ai 64,32 milioni ottenuti negli stessi mesi dello scorso anno. A fine marzo il Common Equity Tier 1 era pari all’11,57%, mentre il patrimonio netto del gruppo era pari a 4,68 miliardi di euro. Sempre a fine marzo gli impieghi alla clientela erano saliti a 32,6 miliardi di euro, l’1,6% in più rispetto al valore di inizio anno.
UBI Banca ha messo a segno un rialzo del 4,87% a 7,43 euro. L’istituto ha chiuso il primo trimetre del 2015 con un utile netto di 75,9 milioni di euro, in aumento del 30,6% rispetto ai 58,1 milioni dei primi tre mesi dello scorso anno. Al 31 marzo, gli impieghi verso la clientela ammontavano a 84,6 miliardi di euro, in diminuzione dell’1,2% rispetto agli 85,6 miliardi di euro della fine del 2014. L’esposizione dell’istituto verso la BCE era pari a 6,1 miliardi di euro di TLTRO e 3 miliardi di finanziamenti a breve termine.
Banca Carige è scesa del 4,95% a 0,071 euro. La banca ligure ha comunicato i risultati del primo trimestre del 2015, chiuso con una perdita netta di 45,32 milioni di euro, valore che si confronta con l’utile di 17,03 milioni contabilizzati nei primi tre mesi dello scorso anno. Il risultato finale sconta la valutazione delle attività assicurative in via di dismissione, negativa per complessivi 18,5 milioni di euro. A fine marzo il Common Equity Tier1 ammontava all’8,4%, includendo gli effetti dell’imminente cessione delle compagnie assicurative. Considerando gli effetti del prossimo aumento di capitale il Common Equity Tier1 salirà al 12,3%. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che l’8 maggio Malacalza Investimenti è diventato uno dei maggiori azionisti di Banca Carige con una quota del 10,5% del capitale. Lo stesso giorno la Fondazione Carige ha ridotto dal 12,5% al 2,001% la partecipazione nella banca ligure.

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