NAVIGA IL SITO

Bancari nervosi: MPS +1%

di Edoardo Fagnani 17 giu 2013 ore 17:42 Le news sul tuo Smartphone
Giornata volatile per i bancari.
Seduta nervosa per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca toscana ha guadagnato l’1,01% a 0,2107 euro. L’agenzia S&P ha tagliato di tre livelli il rating sulla struttura patrimoniale di Monte dei Paschi di Siena, portandolo da “BB” a “B”. Il giudizio conferma l’istituto tra gli emittenti speculativi. Inoltre, S&P ha rimosso tutti i rating sulla banca, come richiesto dalla stessa Monte dei Paschi di Siena.
Mediobanca ha recuperato il 2,12% a 5 euro. Milano Finanza ha ricordato che venerdì 21 giugno l’istituto di Piazzetta Cuccia presenterà il nuovo piano industriale. Secondo il settimanale finanziario, Mediobanca rafforzerà la propria presenza all’estero e razionalizzerà le partecipazioni in portafoglio. Tuttavia, il legame con Generali non sarà modificato.
Il Banco Popolare è salito del 2,45% a 1,004 euro. Mediobanca ha peggiorato da “Neutrale” ad “Underperform” (farà peggio del mercato) il giudizio sull’istituto, segnalando una debole solidità patrimoniale. Gli esperti hanno anche ridotto la stima sull’utile per azione per il 2014. Il prezzo obiettivo è di 0,95 euro. Gli analisti di Piazzetta Cuccia hanno peggiorato anche il rating sulla Popolare dell’Emilia Romagna (-1,11% a 5,365 euro), portandolo da “Outperform” (farà meglio del mercato) a “Neutrale”. Il target price è di 5,8 euro.
UBI Banca ha messo a segno un rialzo del 2,3% a 3,022 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 12 giugno Norges Bank ha ridotto la partecipazione detenuta nell’istituto, portandola dal 2,08% all’1,998%.
Unicredit è salita dell’1,17% a 3,972 euro, mentre IntesaSanpaolo ha registrato un progresso dello 0,97% a 1,349 euro. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.