Bancari KO: male Carige e i diritti di MPS

Pessima giornata per i bancari.
Male Banca Carige. Le azioni dell’istituto ligure hanno perso l’11% a 5,605 euro. Il consiglio di amministrazione ha approvato le caratteristiche definitive dell’aumento di capitale. In particolare, il management ha deliberato di emettere massime 726.216.456 azioni ordinarie, da offrire in opzione ai titolari di azioni ordinarie e/o di azioni risparmio, al prezzo di sottoscrizione di 1,17 euro per ciascuna azione, nel rapporto di 7 nuovi titoli ogni azione ordinaria e/o azione di risparmio posseduta. Il controvalore massimo dell’offerta sarà pari a 849,67 milioni di euro. Il prezzo di sottoscrizione è stato determinato applicando uno sconto del 35,2% rispetto al TERP, il prezzo teorico ex diritto calcolato al prezzo ufficiale di giovedì 4 giugno, pari a 6,25 euro. L’operazione partirà lunedì 8 giugno e terminerà il 25 giugno. La Consob ha comunicato che monitorerà l'andamento delle azioni dell’istituto ligure durante il periodo dell'aumento di capitale.
Giornata decisamente anche negativa per il Monte dei Paschi di Siena. Le azioni dell’istituto toscano hanno perso il 3,31% a 1,782 euro, mentre i diritti relativi all’aumento di capitale sono scesi del 9,01% a 5,35 euro.
UBI Banca ha ceduto il 3,54% a 7,225 euro. L’amministratore delegato della banca, Victor Massiah, ha anticipato che nella finestra di giugno non richiederà nuovi fondi dalla BCE nell’ambito del programma TLTRO organizzato dall’istituto centrale europeo. Nelle ultime due aste UBI Banca ha richiesto fondi per complessivi 6,1 miliardi di euro.
La Popolare di Milano è scesa del 3,31% a 0,919 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob  si apprende che il 1° giugno Standard Life Investments è diventato uno dei maggiori azionisti della banca, con una quota del 2,021% del capitale.
Chiusura decisamente negativa anche per Unicredit (-2,69% a 6,325 euro) e per IntesaSanpaolo (-2,67% a 3,212 euro).