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Bancari in calo (con l'eccezione del Banco Popolare)

di Edoardo Fagnani 9 apr 2014 ore 17:52 Le news sul tuo Smartphone
Giornata nervosa per i bancari, dopo i pesanti ribassi subiti ieri.
Il Banco Popolare ha terminato la giornata in territorio positivo. Il titolo dell’istituto ha registrato un frazionale progresso dello 0,47% a 14,92 euro. In recupero anche i diritti relativi all’aumento di capitale, che sono saliti dello 0,92% a 5,5 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha aumentato lo “short” sul Banco Popolare, portandolo dal 2,78% al 3,01%.
Performance negativa, invece, per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha subito un calo dell’1,81% a 0,261 euro.
Segno meno anche per IntesaSanpaolo (-0,48% a 2,494 euro). L’agenzia Moody’s ha confermato il rating sulla solidità patrimoniale dell’istituto, fissato a “Baa2”. Il giudizio classifica la banca tra gli emittenti non speculativi. Gli esperti hanno migliorato le prospettive sul rating per i prossimi trimestri, portandole da “Negative” a “Stabili”. Gli analisti di Goldman Sachs hanno migliorato il giudizio su IntesaSanpaolo e hanno inserito l’istituto nella lista dei titoli da acquistare con convinzione. Gli esperti hanno anche alzato da 2,1 euro a 3,3 euro il prezzo obiettivo, in seguito all’incremento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2017. La stessa banca d’affari ha aumentato da 6,4 euro a 7,3 euro il prezzo obiettivo su Unicredit (-2,44% a 6,405 euro), anche se ha peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Neutrale” il rating. Gli esperti hanno migliorato le stime sull’utile per azione della banca per il biennio 2016/2017. Intanto, il numero uno di Unicredit, Federico Ghizzoni, ha ribadito che la controllata Pioneer non è in vendita, in quanto le attività restano strategiche per l’intero istituto.
La Popolare di Milano ha subito un ribasso del 3,47% a 0,723 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno tolto l’istituto dalla propria lista dei titoli preferiti, riducendo il giudizio a “Neutrale”, in seguito al rialzo messo a segno dal titolo negli ultimi mesi. Tuttavia, gli esperti hanno alzato da 0,71 euro a 0,86 euro il target price sulla banca, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2016/2017. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 2 aprile UBS ha incrementato la partecipazione detenuta nella Popolare di Milano, portandola dal 3,467% al 3,623%. Inoltre, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha ridotto la posizione corta sulla Popolare di Milano, portandola dall’1,36% all’1,11%.
Banca Carige ha perso il 5,69% a 0,5715 euro. Moody’s ha tagliato di un livello il rating sulla solidità patrimoniale dell’istituto, portandolo da “B3” a “Caa1”, in seguito al passivo contabilizzato nell’ultimo trimestre del 2013. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono “negative”. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.