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Bancari: altro scivolone di Monte Paschi (-7,8%)

di Edoardo Fagnani 30 gen 2015 ore 17:53 Le news sul tuo Smartphone

Bancari sempre protagonisti.
Ancora vendite sul Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha subito uno scivolone del 7,83% a 0,4 euro, con scambi decisamente superiori alla media delle precedenti sedute. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, il management della banca senese starebbe valutando l’ipotesi di incrementare a 3,5 miliardi di euro l’ammontare dell’aumento di capitale. Nelle scorse settimane l’istituto aveva comunicato che la ricapitalizzazione sarebbe stata nell’odine dei 2,5 miliardi di euro. Intanto, gli analisti di Exane hanno sforbiciato da 0,86 euro a 0,75 euro il target price sul Monte dei Paschi di Siena. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
Male anche Banca Carige, che ha terminato la seduta con un calo del 3,57% a 0,595 euro, dopo essere stata sospesa per eccesso di ribasso.
Andamento opposto per la Popolare di Milano (+2,3% a 0,712 euro) e la Popolare dell’Emilia Romagna (-1,64% a 5,995 euro). Gli analisti di Exane hanno migliorato la valutazione sui due istituti, portandola rispettivamente a 0,81 euro e a 8,6 euro per azione. Gli esperti hanno apprezzato la solidità patrimoniale della Popolare di Milano, mentre hanno peggiorato le stime sull’utile per azione della Popolare dell’Emilia Romagna per il triennio 2015/2017. La stessa banca d’affari ha aumentato da 15 euro a 15,6 euro il prezzo obiettivo sul Banco Popolare (-0,27% a 11,22 euro), nonostante la riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2015/2017. Gli esperti hanno ribadito il rating “Outperform” (farà meglio del mercato) sui tre istituti. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha incrementato lo “short” sulla Popolare di Milano, portandolo dall’1,78% all’1,97%.
Performance negative per IntesaSanpaolo (-0,92% a 2,598 euro) e Unicredit (-2,88% a 5,255 euro). Gli analisti di Exane hanno alzato da 2,6 euro a 2,75 euro il target price sull’istituto guidato da Carlo Messina, mentre hanno tagliato da 6 euro a 5,9 euro quello sulla banca che fa capo a Federico Ghizzoni. Gli esperti apprezzano la solidità patrimoniale di IntesaSanpaolo, mentre hanno sforbiciato le stime sull’utile per azione di Unicredit per il periodo 2014/2017. Sempre Exane ha limato da 5,9 euro a 5,8 euro il prezzo obiettivo su UBI Banca (-1,21% a 6,11 euro), come conseguenza alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il periodo 2014/2017. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale” sui tre istituti.  
Il Credem ha recuperato il 2,37% a 6,91 euro. Exane ha ridotto a “Neutrale” il rating sull’istituto emiliano. Tuttavia, la banca d’affari ha alzato da 7,4 euro a 7,5 euro il prezzo obiettivo.

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