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Aumento di capitale di Unipol, i motivi dell'operazione

Dopo due anni Unipol è tornata sul mercato per raccogliere nuove risorse dai propri azionisti. Il gruppo incasserà dall'operazione di aumento di capitale poco più di un miliardo di euro

di Edoardo Fagnani 17 lug 2012 ore 13:53

Dopo due anni Unipol è tornata sul mercato per raccogliere nuove risorse dai propri azionisti. La precedente ricapitalizzazione era stata effettuata nell’estate del 2010 e aveva portato nella casse della compagnia assicurativa poco meno di 400 milioni di euro.

L’operazione che ha preso il via lunedì 16 luglio e che terminerà mercoledì 1° agosto avrà dimensioni decisamente superiori.
Nel prospetto informativo relativo all’aumento di capitale, i vertici di Unipol hanno segnalato che i proventi netti derivanti dall’aumento di capitale, in caso di integrale sottoscrizione delle azioni, al netto delle spese, sono stimati in poco meno di 1,04 miliardi di euro. L’ammontare complessivo delle spese, inclusivo delle commissioni di garanzia, è stimato in massimi 63,0 milioni di euro.
Unipol ha precisato che le commissioni spettanti al consorzio di garanzia (composto dalle banche che sottoscriveranno le azioni rimaste inoptate) saranno pari al 4,5% (pari a circa 28 milioni) del controvalore del rischio di mercato complessivamente assunto dallo stesso (pari a circa 616,3 milioni). Inoltre, sarà corrisposta un’ulteriore commissione di incentivo pari a massimi 24 milioni di euro, corrispondente a un massimo del 2,18% del controvalore complessivo dell’offerta.

CARATTERISTICHE DELL'AUMENTO DI CAPITALE DI UNIPOL

Il management di Unipol ha precisato che l’aumento di capitale è funzionale a dotare la compagnia assicurativa delle risorse necessarie a sottoscrivere sia l’aumento di capitale Premafin sia l’aumento di capitale deliberato dalla propria controllata Unipol Assicurazioni, con l'obiettivo di attribuire all’entità risultante dalla fusione delle due compagnie una dotazione patrimoniale adeguata a supportarne i propri programmi di sviluppo, mantenendo stabilmente congrui i requisiti patrimoniali previsti dalla disciplina vigente.
In particolare, massimi 400 milioni di euro saranno destinati alla sottoscrizione dell’aumento di capitale Premafin, mentre un massimo di 600 milioni saranno utilizzati per il rafforzamento patrimoniale di Unipol Assicurazioni. Altri 67,5 milioni di euro saranno destinati alla sottoscrizione del prestito obbligazionario convertendo di complessivi 201,8 milioni, che è previsto venga emesso successivamente al perfezionamento della fusione nell’ambito delle operazioni di ristrutturazione del debito di Premafin.

Unipol ha precisato che l’esecuzione dell’aumento di capitale non è condizionata al perfezionamento della fusione. Di conseguenza, nel caso in cui, a seguito della ricapitalizzazione, la fusione non dovesse perfezionarsi, Unipol impiegherà i proventi, al netto delle risorse finanziarie utilizzate per la sottoscrizione dell’aumento di capitale Premafin, a supporto delle attività e dei relativi progetti di sviluppo di Unipol, così come risultante a seguito dell’acquisizione del controllo di Premafin, rafforzandone la patrimonializzazione e i coefficienti di solvibilità previsti dalla normativa applicabile.

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