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Aumento di capitale Banca Carige: motivazioni dell’operazione

Quali sono le motivazioni che hanno spinto la banca all'aumento di capitale? Come saranno impiegati i proventi incassati dall’operazione?

di Mauro Introzzi 24 nov 2017 ore 12:12

Nel prospetto informativo relativo all’aumento di capitale di Banca Carige i vertici dell’istituto ligure hanno precisato quali sono le motivazioni che hanno spinto la banca ad aumentare la sua dotazione di capitale e come saranno impiegati i proventi incassati dall’operazione.

 

AUMENTO CAPITALE CARIGE, SOMMA INCASSATA

I vertici dell’istituto guidato da Paolo Fiorentino hanno precisato che le risorse derivanti dall’operazione, in caso di integrale sottoscrizione delle azioni offerte e al netto delle spese, sono stimate pari a circa 522,5 milioni di euro, rispetto a un ammontare lordo di circa 560 milioni di euro. A pesare sulla cifra, per ben il 10,4% circa, gli oneri direttamente imputabili alla realizzazione dell’operazioni, stimati in 51,7 milioni (37,5 milioni al netto dell’effetto fiscale). Detti oneri sono principalmente dovuti alla stima delle commissioni previste dal contratto di garanzia firmato con le banche del consorzio il 17 novembre 2017. Dei 51,7 milioni totali, tra l’altro, 14,7 milioni saranno sostenuti a prescindere dal perfezionamento dell’aumento di capitale.

 

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AUMENTO CAPITALE BANCA CARIGE: SI RAFFORZA IL PATRIMONIO

banca-carige-logoL’aumento di capitale Carige rientra tra le azioni di rafforzamento patrimoniale previste dal piano industriale dell’istituto ligure, ed è finalizzato al raggiungimento di un livello patrimoniale in linea con le indicazioni dell’autorità di vigilanza. La ricapitalizzazione serve infine a dotare Carige delle risorse necessarie per realizzare il proprio processo di trasformazione secondo le linee guida indicate nel Piano Industriale al 2020 che la banca ha ribattezzato con un evocativo “Carige Transformation Program 2017-2020”.

 

CARIGE: COSA AVEVA CHIESTO LA BCE SUL PATRIMONIO

Nella nota informativa Carige ha ricostruito temporalmente le trattative intercorse nei mesi scorsi con la BCE. Francoforte, dopo aver chiesto a giugno ai vertici della banca di dettagliare il proprio fabbisogno patrimoniale per il rispetto degli attuali requisiti SREP, ha comunicato ad agosto di aver stimato in almeno 950 milioni di euro il fabbisogno patrimoniale di Banca Carige per i successivi 12-18 mesi.

 

CARIGE: COSA PREVEDEVA IL PIANO DELLA BANCA SUL PATRIMONIO

Il piano industriale approvato a settembre prevedeva tre azioni principali:

  • un’operazione cosiddetta di Liability Management Exercise, che ha avuto ad oggetto lo scambio di obbligazioni subordinate della banca, del valore nominale complessivo pari a 510 milioni, con strumenti finanziari senior di nuova emissione da parte di Banca Carige,
  • l’aumento di capitale in corso, per 560 milioni lordi: 500 con diritto di opzione e 60 dedicati a titolari di obbligazioni subordinate oggetto dell’operazione di Liability Management Exercise del punto precedente,
  • una cessione di asset.

Gli impatti sul multiplo CET1 (il principale multiplo patrimoniale degli istituti bancari) della prima e della seconda azione sono stimati rispettivamente pari a 170 punti base e a 300 punti base.

 

AUMENTO CARIGE: QUALI GLI IMPATTI FINANZIARI

Sul tema della gestione finanziaria del denaro rinveniente della ricapitalizzazione la nota della società scrive infine che i proventi dell’aumento di capitale in opzione saranno utilizzati prioritariamente per lo svolgimento della normale attività bancaria e, in particolare, nell’ambito dell’attività creditizia da svolgere in linea con gli obiettivi e le azioni previste dal piano industriale 2017–2020.

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