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FTSE Mib: il tempo sta per scadere

Il mercato ha passato tutta la settimana in una fascia di oscillazione che è andata tra un massimo di 21.685 punti a un minimo di 21.055 toccato venerdì. Ed ora che succederà?

di Mauro Introzzi 28 apr 2014 ore 12:07
Di Fabio Pioli, trader professionista, presidente dell’ Associazione Italiana Traders e Piccoli Risparmiatori e titolare di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente (www.cfionline.it)

Nell’articolo della settimana scorsa ("Analisi FTSE Mib: in attesa di lateralizzazione") avevamo indicato anche nel titolo il comportamento più probabile del mercato.

Come si vede in Figura 1, effettivamente, il mercato ha passato tutta la settimana in una fascia di oscillazione che è andata tra un massimo di 21.685 punti toccato venerdì a un minimo di 21.055 toccato venerdì.

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Fig 1. Future Ftse Mib – Grafico giornaliero

Avevamo anche indicato come, indipendentemente dal fatto che ci trovassimo nell’ultimissima onda di rialzo del movimento partito il 24 giugno 2013, piuttosto che tale trend fosse già finito, l’osservazione di una lateralizzazione avrebbe aumentato le probabilità di un’inversione del trend e, dunque, operativamente, di poter effettuare un’operazione ribassista di lungo periodo (Figura 2).

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Fig 2. Future Ftse Mib – Grafico  settimanale

Il tempo sta, a nostro avviso, per scadere e l’unica  cosa che ci separa dal prendere posizione ribassista è il verificarsi di un segnale.

Un segnale porrà termine all’ultimo dubbio che l’analisi tecnica lascia, ossia se (Figura 3) il ribasso sia già partito (precisamente il 4 aprile scorso da 21.930 punti).

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Fig 3. Future Ftse Mib – Grafico  giornaliero

oppure se (Figura 4) ci sarà un ultimissimo e terminale movimento a superare (o tentare di superare) i massimi precedenti.

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Fig 4. Future Ftse Mib – Grafico  giornaliero

Il fattore tempo ci farebbe più propendere per la prima interpretazione, ma, come al solito, il trader lavora sui segnali e non sulle analisi.

In ogni caso il piano non cambia: non fare nulla long e attendere il verificarsi di un segnale short che abbia l’80% o più di probabilità di successo.

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