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Opzioni – Corsaro in Excel - 4

Come vi raccontavo, i miei viaggi esplorativi si sono rivelati molto utili perché in quei contesti ho potuto raccogliere idee, esperienze e, soprattutto … magie.

di Redazione Soldionline 13 set 2013 ore 15:27

Come vi raccontavo, i miei viaggi esplorativi   si sono rivelati molto utili perché in quei contesti ho potuto raccogliere idee, esperienze e, soprattutto … magie. Già: la magia, è proprio questa la cosa di cui vi parlerò oggi.
Dovete sapere che nel momento in cui ho pensato a un progetto informatico complesso come il Corsaro, mi sono seriamente impegnato a tenere presente molte variabili, tra cui, prima in assoluto, la qualità della mia vita. Proprio così. La qualità della vita perché i soldi vengono dopo.
Qui non si tratta di essere fannulloni, semmai, poiché di solito più un progetto è complesso e maggiore è l’impegno, bisogna cercare il meglio della tecnologia e tutti gli escamotage che ci consentono di faticare meno e trastullarsi di più.
Se Harry Potter ci è riuscito con le auto_volanti e i giratempo, mi sono detto che anch’io avrei potuto provarci. E così è andata.
Le Auto_volanti, già!   Sai che bello averne una!
Ecco cosa potrebbe capitare: i miei server di Borsa sono fissi a Bologna ma mi chiamano improvvisamente per un lavoro a Napoli. Ottimo: accendo i server, prendo l’auto_volante e un attimo dopo sono davanti al Vesuvio.
Lavoro mezz’ora ma mi ricordo che debbo fare un backup a Bologna. Bene! Ancora auto_ volante e già vedo le Due Torri. Due botte alla tastiera e di nuovo eccomi in fondo allo Stivale.
Bello, vero? Peccato che ancora resti un sogno, dunque, nell’ipotesi di andare a Napoli,  smonto i server, chiamo Gondrand e a Napoli li faccio rimontare.
Un po’ complicato … sai che fatica!
Non c’è modo di migliorare?
Oppure, se salvo il data base sul portatile e parto con 3 chiavette?
Sì, si può fare. Perché con 3 chiavette? Non ne basta una sola? Non so voi, ma io debbo essere particolarmente sfortunato perché se a Riviera di Chiaia mi collego con Wind, stai sicuro che in quel punto fa i capricci e magari ci vuole Vodafone. 

Ma torniamo a noi e interessiamoci alla magia svelata da Harry Potter.
Il maghetto mi ha consigliato di usare il ‘MAGIC POCKET’ … chiaro no? magia chiama magia.
Di cosa si tratta?  Cos’è questo magic pocket?
Adesso faccio la persona seria e ve lo spiego molto brevemente: la prossima volta vedremo i particolari tecnici.

Partiamo da questa figura:
opzioni-corsaro-in-excel-4


Il portatile di Napoli deve comunicare con il server di Bologna.
Ok, ma prima di comunicare lo deve ACCENDERE A DISTANZA.
Esatto: se resto a Napoli una settimana non posso permettermi di mantenere un hardware remoto sempre acceso, giorno e notte, specie se il sito di Bologna non è presidiato.
Quindi debbo poter:

  1. accendere a distanza al mattino
  2. spegnere a distanza alla sera

Fantastico, vero?
Se adesso guardate l’immagine del Corsarino in testa, vedrete che il bimbetto ‘guarda a distanza’ servendosi non di un binocolo, ovvio, ma della funzione Wake on LAN.
Traduco alla svelta: risveglio sulla LAN (dove LAN sta per Local Area Network, cioè Rete Locale).
Di che si tratta?
Semplice: da qualche anno a questa parte le schede madri dei PC di una certa importanza restano sempre alimentate in tensione, anche quando spegniamo fisicamente il PC. Tutto ci sembra spento ma in realtà sulla scheda madre continuano a passare i 5,1/12 volt canonici.
Nel momento in cui il PC blu (connesso in rete Internet a Bologna) manda un ben preciso segnale alla scheda madre del PC rosso (cioè: manda un pacchetto), ecco avvenire il ‘risveglio’: la Wake on LAN fa resuscitare il server dormiente e il gioco è fatto.
Vi posso assicurare che assistere a una Wake on LAN di un computer è un’esperienza abbastanza affascinante e misteriosa (almeno per me, ma forse io sono un caso patologico).
Il pacchetto da inviare al Server si chiama “magic pocket” e deve essere codificato in modo preciso: lo vedremo la prossima volta.
Ricapitoliamo:

  1. il Server dormiente deve avere una scheda madre di nuova generazione sempre alimentata in tensione e con opzioni software di Wake on LAN
  2. occorre informare il Server dormiente che vogliamo attivare una Wake on LAN (lo faremo dal BIOS )
  3. dal portatile blu di Napoli dovremo inviare un magic pocket a quello di Bologna per svegliarlo. Questo Magic Pocket (lo vedremo) deve contenere il codice MAC della scheda di rete dell’altro computer. Ma che cos’è il MAC? Il MAC è acronimo di Media Access Control (cioè tutto ciò che consente ai PC di interagire tra loro). In pratica dal PC blu devo inviare un comando in grado di puntare all’indirizzo della macchina rossa; quest’ultima lo riconosce, lo valida come ‘consentito’ ed esegue l’accensione automatica.

Bene! Ora si è fatto tardi.
Ringraziamo il nostro maghetto in attesa di entrare in casa ASUS per capire qualcosa di più sulle configurazioni degli accessi remoti.
Alla prossima puntata, sempre su questo Sito.

Francesco Caranti

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