Cos’è il market profile
Per analizza le dinamiche borsistiche intraday
di Matteo BrunelliArticolo a cura di TradingTheFutures.com
Dopo la richiesta di spiegazione sul poc del Market profile (Point of control), vedrò per quanto possibile, di esporre le nozioni fondamentali in maniera semplice e spero comprensiva in questo articolo.
Sviluppato da Peter Steidlmayer nel 1980, il market profile analizza le dinamiche borsistiche intraday. Ecco il suo aspetto.
Il market profile non può essere considerato un indicatore di segnali operativi, ma può essere un buon supporto alla lettura del mercato, in aggiunta a quanto già utilizzato da ogni trader nel suo processo di lavoro. Il market profile riesce a determinare con buona approssimazione le aree di prezzo alle quale vengo svolte le principali attività da parti di istituzionali e case d’affari sullo strumento di investimento preso in esame.
Affiancare dunque il market profile alle configurazioni classiche dell’analisi tecnica e in particolar modo in un’operatività di tipo discrezionale può a volte dare ottimi spunti, che spesso portano le probabilità di successo del trade dalla parte dell’operatore retail.
La costruzione quotidiana del market profile è così determinata: verrà assegnata una lettera a ciascun livello di prezzo registrato in un determinato lasso di tempo, impostato a priori. Generalmente, e il mio consiglio è quello di non scostarsi dallo standard, di default il market profile prende in esame periodi di 30 minuti.
Dunque, il primo periodo di 30 minuti di contrattazione, verrà segnato sul grafico, ad ogni passaggio su ogni livello di prezzo con la lettera A.
17.99 A
17.98 A
17.97 A
17.96 A
Successivamente, nella seconda mezz’ora di contrattazione, ogni passaggio su ogni livello di prezzo verrà determinato con la lettera B.
17.99 AB
17.98 AB
17.97 AB
17.96 AB
17.95 B
E così via fino alla fine delle contrattazioni.
Come noterete nella figura qui sopra, l’asse delle X dunque corrisponderà al tempo, l’asse delle Y al prezzo.
Ogni quadratino colorato, corrispondente ad una lettera precisa, viene denominato TPO (Time price opportunity).
Le immagini di seguito, tratte dal libro -Analisi tecnica dei mercati finanziari e trading online- scritto da Achille Fornasini ed edito dalla Etaslab, spiegano come a seconda della dinamica del prezzo del giorno, si verranno a generare delle figure, solitamente classificate in 4 principali gruppi.
Il poc, come rappresentato nella figura di destra qui sopra, rappresenta lo spike dell’area di valore, dunque, il livello sul quale il prezzo sarà passato più volte.
Non meno importanti da menzionare, l’initial balance, corrispondente all’area in cui il prezzo è stato contenuto nella prima ora di contrattazione (Solitamente si considera, una volta determinata quest’area, il movimento di uscita da tale area da parte del prezzo per determinarne la bontà del trend, se presente), e la già sopracitata area del valore (Value area), contenente come detto il poc e corrispondente alla area in cui viene effettuato il 70% degli scambi di giornata.
Non meno importanti da menzionare, l’initial balance, corrispondente all’area in cui il prezzo è stato contenuto nella prima ora di contrattazione (Solitamente si considera, una volta determinata quest’area, il movimento di uscita da tale area da parte del prezzo per determinarne la bontà del trend, se presente), e la già sopracitata area del valore (Value area), contenente come detto il poc e corrispondente alla area in cui viene effettuato il 70% degli scambi di giornata.
Anche i volumi presentano il poc, seguendo la medesima logica.
Mi preme infine ricordare che volume e prezzo, sovente sarannno disallinetati (I poc non corrisponderanno).
Mi preme infine ricordare che volume e prezzo, sovente sarannno disallinetati (I poc non corrisponderanno).
Anche questo tipo di scostamento deve catturare l’attenzione dell’analista in fase di valutazione.
Buon trading.
M.Brunelli
Nota: molti dei grafici esposti in questo articolo sono gentilmente concessi da Traderlink srl (Software: Visual trader).