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Home » blog » Mattia Baglieri e Aldo Marchese

Mirafiori: sì a posizioni chiare, no a sterili opinioni parzialmente dissenzienti

lunedì, 3 gennaio 2011

Scrivo Mirafiori per intendere il vasto universo Fiat, Pomigliano, Marchionne, rappresentanza sindacale, contrattazione separata che sta segnando la cronaca di questi giorni. La questione è economica, sociale, tocca il complexus dei diritti: è culturale. Nonostante il mascheramento di cui ci siamo convinti negli anni dell’euforia globalista, la RealPolitik torna baldanzosa alla ribalta. L’irriverente Marchionne consegna al mondo del lavoro una polpetta avvelenata spacciata per ultima occasione per affrontare un mondo internazionalmente globalizzato. Non gli importa che anche la delocalizzazione altro non sia che social dumping. La questione Mirafiori segna un grave precedente fondamentalmente perché... continua »

tag: fiat, sergio marchionne
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Barroso II, svolta economica?

venerdì, 12 febbraio 2010

Qualche giorno fa, con la solita colpevole indifferenza dei media italiani, con 488 voti favorevoli, 137 contrari e 72 astensioni, il Parlamento ha eletto la nuova Commissione europea che resterà in carica fino al 31 ottobre 2014 sotto la guida, per la seconda volta, di José Manuel Barroso. Arriva così per l’UE un altro segnale di continuità con il recente passato che completa una traiettoria non proprio brillante per il futuro dell’Europa, vi ricorderete certamente le discusse designazioni del belga Herman Van Rompuy quale futuro presidente stabile del Consiglio dell’UE e della baronessa Catherine Ashton quale Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune, nomina questa... continua »

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Anno nuovo, mondo nuovo?

lunedì, 18 gennaio 2010

Uno sguardo a ciò che è stato, per capire ciò che ci aspetta.Quello appena conclusosi, a parer mio, è certamente uno dei decenni peggiori per la storia del nostro pianeta. Vi dimostro il perché. Omettendo le grandi catastrofi naturali, non direttamente causate dall’uomo, gli anni zero verranno certamente ricordati per il persistente stato di guerra globale, ci sono state quelle “mediatiche” in Georgia, Libano, Iraq, Afghanistan, per poi passare a quelle africane “dimenticate”, penso a Sudan, Somalia, Eritrea, Niger; dove il dazio pagato dagli innocenti (bambini in primis) al Dio della guerra è, se possibile, ancora più grave. L’alba del nuovo millennio... continua »

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L’Apocalisse dei libri?

lunedì, 11 gennaio 2010

Isaac Beeckman, il naturalista olandese migliore amico di Cartesio, racconta come il filosofo ideatore del Metodo sostenesse che la maggior parte dei libri fossero “carta sprecata per cose già risapute”. A dire del Cavalier Francese Descartes, infatti, i filosofi avrebbero dovuto compiere uno sforzo di carattere sistemico al fine di ordinare la filosofia con ricadute euristicamente valide e novità, piuttosto che affidarsi al monito reperita iuvant. Il protagonista del capolavoro di Ray Bradbury, il vigile del fuoco Montag, in Fahrenheit 451, ha il compito capitale di scovare chi si è macchiato del reato di “lettura” e di renderne cenere la biblioteca. Oggi i libri potrebbero tornare polvere da... continua »

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Clima: ma la “geometria variabile” è sconfitta dalla storia

lunedì, 21 dicembre 2009

È la Danimarca, in questi ultimi giorni che fa tanto parlare di sé.  La Danimarca ha catturato, due settimane fa, tredici pirati somali, nel pattugliamento del Corno D’Africa in cui essa è impegnata per la task force europea. Ma nessuno li vuole quei pirati, né trattenere né processare: paura di vendetta, stile Isola del Tesoro. Chissà che ne direbbe Louis Stevenson. L’Unione Europea non decide, mantiene un profilo prudente. Il Ministero della Difesa danese se ne lamenta in una nota ufficiale.  Risponderà, forse, il nuovo Mr. PESC dell’UE Lady Ashton? Anche lei frutto dell’arte del compromesso intergovernativa di Bruxelles, scelta dal basso profilo... continua »

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Il tradimento del Mezzogiorno d’Italia

mercoledì, 16 dicembre 2009

Pensieri ed idee nati dalle parole del governatore Draghi.I risultati economici del Mezzogiorno sono deludenti. Il divario del PIL tra nord e sud è sostanzialmente immutato da 30 anni: nel 2008 era pari a circa 40 punti percentuali. Il Sud è una macroregione in cui vive un terzo degli italiani, produce un quarto del prodotto nazionale lordo: rimane il territorio arretrato più esteso e più popoloso dell'area dell'Euro. Situazione disastrosa anche nei servizi: “gli scarti allarmanti di qualità tra Centro-Nord e Mezzogiorno nell'istruzione, nella giustizia civile, nella sanità, negli asili, nell'assistenza sociale, nel trasporto locale, nella gestione dei rifiuti, nella distribuzione idrica''... continua »

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La questione morale, oggi…

lunedì, 30 novembre 2009

«La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del Paese e la tenuta del regime democratico».Cosi dichiarava Enrico Berlinguer a Repubblica nell’estate del 1981. Dunque il tema della questione morale agitava la società italiana già parecchi anni fa. Mi sono sempre chiesto cosa ci fosse in realtà dietro queste due parole, che spesso (forse troppo?) vengono utilizzate dai nostri politici, in particolare in occasione di arresti eccellenti. Quale significato assumono oggi? Berlinguer le pronunciò auspicando, credo... continua »

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La Gelmini apre ai privati. Davvero un male assoluto?

venerdì, 20 novembre 2009

In queste settimane, un po’ in sordina ad onor del vero, si discute attorno al ddl Gelmini presentato e approvato dal CdM del 28/10/2009 sulla tanto attesa riforma universitaria. Da sempre questo argomento genera uno scontro più o meno acceso tra le opposte fazioni; nella maggioranza dei casi non tanto sui contenuti del provvedimento legislativo in se, quanto piuttosto sul colore politico della coalizione di governo che lo presenta. A mia memoria, solo il ministro Berlinguer padre del famigerato 3 + 2, riuscì, bontà sua, a mettere tutti d’accordo, nel contestarlo. Dunque ora è il turno di Maria Stella Gelmini provare a sistemare le cose nel nostro malandato sistema universitario. Cercherò... continua »

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Apologia del pessimismo

venerdì, 23 ottobre 2009

Leggere su un settimanale come L’Espresso (la cui linea editoriale è notoriamente vicina al centrosinistra) un articolo economico che incita all’ottimismo in tempi di crisi è già un’esperienza rara. Mi riferisco all’articolo dell’economista venezuelano, caporedattore di Foreign Policy, Moises Naim che potete leggere qui: http://cultura.cronacacity.com/?p=475. L’articolo si intitola “Il bello dell’infarto” e all’occhiello riporta: “Cinque ragioni valide per essere ottimisti”.Generalmente io tendo a vedere il bicchiere mezzo pieno, ma mi corre obbligo criticare affermazioni quali: “Gli infarti aiutano a cambiare le abitudini. Niente di meglio... continua »

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Il Giappone in bolletta

giovedì, 24 settembre 2009

Ancora qualche anno fa, agli inizi del nuovo millennio, il politologo Barry Buzan vedeva nel Giappone una grande potenza in grado di far paura agli States, nonostante la recessione degli anni Novanta (Buzan, Il gioco delle potenze, Bocconi Milano 2008).  Certo, Buzan sapeva che in questo mondo unipolare (“1+x”, dice lui) lo Stato nipponico avrebbe dovuto attuare un’alleanza inedita con la popolosa Cina: al Giappone la forza economica, alla Cina il capitale umano. Si noti bene che il nuovo Primo Ministro democratico Yukiu Hatoyama si è recato a visitare le più alte cariche della Cina, subito dopo la sua elezione, anche lui memore – forse – della realpolitik asiatica.  Il potere... continua »

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Quando le dottrine son miti

mercoledì, 9 settembre 2009

Spero di mostrare con questo post come si possa criticare la situazione politica e sociale attuale, senza neppure descriverla. Basterà raffrontarla con le dottrine politiche ed economiche secolari per vedere che il prodotto di oggi è tutto il loro contrario. Il professor Angelo Panebianco, editorialista del Corriere della Sera, sostiene acutamente che le dottrine politiche contengono sia un “elemento descrittivo” sia una componente “prescrittiva”: vale a dire che esse non descrivono soltanto la realtà, ma mirano a cambiare il corso degli eventi in base alle loro prescrizioni, alle loro ricette. Come dice Edgar Morin, anche il mito “è parte della realtà umana” e... continua »

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Alla scoperta dei fondi comunitari

giovedì, 3 settembre 2009

Il nostro Aldo Marchese ha intervistato la Prof. Cristina Brasili, economista dell’Università di Bologna. Cristina Brasili è un’esperta di fondi comunitari e di policies economiche dell’Unione Europea, ha partecipato al programma UE “Study on the CAP’s contribution to EU economy and social cohesion” (2005) e al progetto di ricerca MIUR “Cambiamenti strutturali di lungo periodo nelle regioni dell’Unione Europea” (2001), insegna Politica Economica presso la facoltà di Statistica del polo bolognese.Forse non tutti sanno che da diversi anni l’Italia ha a disposizione un tesoro. Ebbene sì: con l’ingresso del nostro paese nell’Unione Europea... continua »

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Ambiente: c’è chi ci crede ancora

venerdì, 17 luglio 2009

Di questi tempi si cerca di limitare i danni. La crisi richiama al massimo la critica della produzione e del modus producendi. “Dove si è sbagliato?” Si domandano gli economisti che non ci hanno azzeccato. “Ve l’avevamo detto” sorridono amaramente certi ministri che s’erano schierati tra i pessimisti della globalizzazione. Tutti sono concordi nell’incolpare la distanza – abissale, negli anni passati – tra l’economia reale e quella finanziaria, dove i capital flows non correvano affatto paralleli al miraggio dei soldi virtuali. C’è persino chi incolpa l’information technology, la regina della globalizzazione, fin dai manuali di Manuel Castells e Anthony... continua »

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Ciad: riflettori puntati a Bologna

lunedì, 29 giugno 2009

Spesso si sente parlare di cooperare con i paesi in via di sviluppo, spesso si sente parlare di progetti, di raccolta di fondi, magari per costruire un pozzo nella savana africana. Ma ci siamo mai chiesti se veramente è questo ciò che serve? Troppe volte infatti noi occidentali commettiamo un errore di fondo, cioè quello di non ascoltare e non sapere comprendere quelle che sono le vere esigenze di questi popoli.Vi porto l'esempio di un paese meraviglioso ma non troppo conosciuto, il Ciad. Questa immensa nazione nel cuore dell'Africa, nelle varie classifiche stilate seguendo i parametri dettati da indici quali l'ISU (indice di sviluppo umano) o l'IPU (indice di povertà umana) occupa stabilmente le ultime... continua »

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Atenei

martedì, 2 giugno 2009

Avranno venticinque anni al massimo gli studenti dell’Università. Qualche fuori corso, qualche non frequentante. Due scenari diversi, ci offrono questi giorni. L’Occidente dell’“inquinamento morale” si affida al mantenimento delle promesse, al pacta sunt servanda. Il Medio Oriente continua la lotta per la conquista della libertà. Harvard richiede ai neolaureati della Business School un impegno morale a “non rubare”. Così si affronta la crisi economica mondiale: affidandosi alle speranze, alle buone intenzioni. Non è fondamentale questa “patente etica”. Non a tutti gli studenti si può richiedere un impegno così vincolante. Ha risposto il... continua »

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