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PIL o non più PIL, questo è il dilemma...

mercoledì, 13 gennaio 2010

Parafrasando l’immortale Amleto, si può ben esprimere l’importanza e la difficoltà del dibattito che da decenni ruota attorno a una delle misure fondamentali che governano le nostre economie, gli Stati, la vita, alla fine, di noi tutti: il PIL, il prodotto interno lordo.

Ho dedicato già qualche post all’argomento in occasione della pubblicazione, a settembre, della relazione prodotta dalla commissione Stiglitz sui nuovi indicatori possibili che esprimano non solo la ricchezza ma anche il benessere, la salute, la salvaguardia dell’ambiente, la qualità della vita.

Ora ci torno per segnalare un evento in programma domani 14 gennaio 2009 a Roma, promosso dall’Istat insieme all’Aspen Institute e all’Ocse, significativamente intitolato Beyond GDP: quantity and quality of growth. Mi sembra importante che ad organizzare dibattiti sull’argomento sia l’ente che elabora le statistiche ufficiali suo nostro Paese. Mi dà l’idea che il dibattito sui nuovi indicatori possibili abbia fatto un passo avanti e che si sia più vicini ad una concretizzazione, almeno sperimentale, cioè ad un inizio di utilizzazione su larga scala, ufficiale, condiviso, di indicatori alternativi o complementari al PIL.

Credo, anche, che il movimento della finanza etica, col suo costante, direi martellante riferimento alla necessità di considerare variabili non solo economiche ma anche ambientali e sociali, nella valutazione del vero ritorno di un investimento, possa negli anni aver contribuito alla riflessione sui nuovi indicatori.

Per chi può seguirlo (l’evento è ad inviti), credo che sia un appuntamento molto interessante.

Tutti i riferimenti si possono trovare a questo indirizzo.

Saluti, al prossimo post.



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