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Il "colpo" da 1 miliardo (al mese)

venerdì, 11 settembre 2009

Sembra che la finanza etica stia cogliendo forse anche meglio di quella tradizionale la ripresa o ripres-ina delle Borse.

Nel corso del mese di maggio, infatti, pare che nei fondi SRI europei siano confluite risorse, leggasi sottoscrizioni di quote, per oltre 1 miliardo di euro. Per la precisione 1,068 miliardi di euro, secondo quanto reso noto dal financial data provider Lipper FERI e pubblicato dall’autorevole magazine online sulla finanza SRI Responsible investor.

Se si aggiunge che nel mese successivo, cioè giugno, i fondi SRI europei hanno raccolto ancora una cifra considerevole, anche se inferiore a quella di maggio (760 milioni di euro), beh, si può proprio dire che la finanza etica ha messo a segno un bel colpo!

Forse qualcuno si stupirà, ma non si dovrebbe farlo più di tanto. Per due motivi.

Primo, la crisi ha messo a dura prova i mercati e il risparmio gestito ne è uscito sanguinante, solo ora in Italia si sta riprendendo. Ma proprio per questo chi è rimasto scottato sta pensando a come non farsi male di nuovo. E la finanza etica, SRI, sostenibile, Esg, basta intendersi sui termini e su ciò a cui si riferiscono, sembra avere le carte in regola per dare qualche garanzia in più a chi, ora, ha paura di investire.

L’altro motivo è che fra i fondi che stanno raccogliendo di più ci sono i fondi verdi, green funds, quelli cioè che investono in modo mirato guardando in special modo alla relazione tra attività economiche e ambiente. Possiamo indicarli come un sottoinsieme dei fondi SRI, ma sono fondi SRI a pieno titolo. Con gli effetti del climate change che avanzano veloci, purtroppo, con il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon che ha appena detto, giusto per tenere alta l’attenzione in vista del prossimo vertice Onu sul clima in programma a New York il 22 settembre, che il mondo sta andando verso il precipizio, c’è da stupirsi che anche una parte delle risorse investite sui mercati venga indirizzata verso attività environmental friendly?

Diciamola tutta: sarebbe ora che i criteri SRI venissero integrati in tutte dico tutte le analisi finanziarie, che diventassero mainstreaming. Non si tratta più, a investire eticamente o in modo sostenibile o guardando all’ambiente, di essere buoni o bravi o illuminati: si tratta di evitare che il mondo cada nel precipizio!!! Interessa a qualcuno? A tutti! O almeno dovrebbe.

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