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Bloomberg firma per la finanza responsabile

mercoledì, 18 novembre 2009

La contaminazione socially responsible prosegue. L’information provider Bloomberg, il cui nome è sinonimo di mercati finanziari ai quattro angoli del pianeta, ha aderito ai principi per l’investimento socialmente responsabile dell'Onu (Un Pri, di cui abbiamo già parlato sul blog).

E così gli aderenti ai principi Un Pri sono arrivati a quasi 650, 55 solo dalla fine di agosto (la lista completa si può consultare sul sito ufficiale). 5 le società italiane. Si calcola che, in totale, l’insieme delle società finanziarie che hanno aderito a Un Pri gestiscano qualcosa come 19 trillion dollar, come rende noto l’autorevole magazine online Responsible investor, una cifra spaventosamente grande (19mila miliardi di dollari) che rende bene l’idea di come l’onda del socially responsible investment o Sri stia montando un po’ ovunque.

Altre stime dicono che gli investimenti Sri a livello mondiale, compresi quelli degli investitori istituzionali, che ad esempio in Europa detengono la parte largamente maggioritaria degli asset Sri (in Italia, almeno per ora, è un’altra storia, in futuro chissà), ammontano ormai al 10% di tutti gli asset gestiti. E c’è chi ha previsto che entro il 2015 potrebbero arrivare ad una quota tra il 15 e il 20%.

Ah, per far vedere che non stava scherzando, e che l’adesione di principio non resta un fatto isolato, Bloomberg ha anche cominciato a fornire una copertura informativa su una ventina di indicatori Esg (Environmental, social and governance) combinati a indicatori finanziari fondamentali, relativi ad alcune migliaia di imprese. Insomma, chi cerca informazioni per investimenti Esg-oriented ha un bel canale in più.

Ma ci sono anche le Borse mondiali che si stanno muovendo, forse perché hanno capito che il flusso di risorse che sta passando o passerà nei prossimi anni attraverso investimenti Sri o Esg è in forte crescita. Ai primi di novembre sempre l’Onu, a New York, ha promosso un incontro fra i rappresentanti delle maggiori piazza finanziarie del globo per discutere appunto di cosa le Borse valori del pianeta, insieme ai grandi investitori, agli organi di vigilanza e alle stesse società quotate, possono fare per promuovere la diffusione di approcci responsabili e di lungo periodo agli investimenti finanziari.

Dall’incontro di New York è emersa ad esempio la proposta, proveniente in particolare da Aviva Investors (una delle più importanti società d'investimento al mondo), che le Borse comincino a richiedere alle società quotate dei report regolari sulle loro strategie di sostenibilità. E che su tali questioni siano chiamati a pronunciarsi, a votare, gli stessi azionisti delle società, ad esempio in occasione delle assemblee annuali. Azionisti attivi e democrazia dello Sri: la contaminazione etica prosegue...prosegue...frrssshhhhhh, sentite le onde che arrivano...frrssshhhhhh...



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