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Tutto il mondo come gli Emergenti

Un rally di Borsa che è del tutto basato sull’ampliamento dei multipli non potrà che concludersi come in passato si è visto in situazioni simili

di Valter Buffo 21 lug 2017 ore 09:04

Commento giornaliero di www.recce-d.com

 

Abbiamo scritto ieri per SoldiOnine.it in merito alla formidabile performance dei Mercati Emergenti (sia la valuta, sia le Borse, sia le obbligazioni: insomma, tutto): questa clamorosa performance a molti fa dire “buttiamoci e speriamo che continui” mentre a noi di Recce’d fa salire alla mente il ricorso di un passato (anche recente) in cui proprio da quell’area del Mondo sono arrivate scottanti sorprese. L’unicità della situazione di oggi, però, risiede a nostro parere in un altro elemento: ovvero nel fatto che ormai “Tutto il Mondo è Emergente”. Spieghiamo che cosa significa questa nostra affermazione: la distorsione, in qualche caso estrema, prodotta nell’ultimo decennio da politiche monetarie che hanno come obbiettivo quello di “fare salire i prezzi sui mercati finanziari” ha come risultato, ormai molto evidente, che tutto il Mondo, e tutti i comparti del mercato finanziario, si comportano oggi come si comportava venti anni fa la Borsa della Thailandia oppure della Malaysia. Impennate pazzesche dei prezzi, e poi violente fasi di ribasso: questo è ciò che stiamo venendo e che poi vedremo nei mesi prossimi. Vogliamo fare oggi un esempio, aiutati da due grafici di Bloomberg. Il nostro esempio è la Borsa USA: che per il momento sembra non riuscire proprio a scendere, MAI. Curioso, no? Notate che le grandi banche di investimento avevano tutte, a gennaio 2017, un obbiettivo per lo S&P 500 che era, allora, molto più BASSO di dove OGGI si trova questo stesso indice. Ed anche oggi, la media delle previsioni (2438) è SOTTO il livello del mercato.

Ma oggi “si compra quello che sale” e questo forza le banche di investimento a capovolgere subito il loro atteggiamento, e “rincorrere i mercati”. Come ha fatto, pochi giorni fa, Morgan Stanley (che pure era già quella con l’obbiettivo più elevato per lo S&P 500), banca che trovandosi decisamente a corto di argomenti a favore del rialzo ha scritto che

  1. Il P/E aumenterà ancora (ovvero che i prezzi saliranno più in fretta degli utili) e che
  2. Trump realizzerà i tagli alle tasse.

Lo potete leggere qui sotto:

Morgan Stanley Chief Equity Strategist Michael Wilson doubled down on his call for the benchmark to reach 2,700 by year-end, saying that a second-quarter earnings season that’s set to beat the consensus and reinvigorated faith in the Trump administration’s policy objectives will spur the S&P 500 about 10 percent higher. Key to his bullish outlook: The S&P’s 12-month blended forward price-to-earnings ratio should move higher after softening since March as market confidence in the President Donald Trump’s ability to implement pro-growth measures dwindled. A signal that health-care and tax reform is on the horizon should trigger capital spending and merger and acquisition activity that will buoy 2018 earnings and higher equity valuations, the firm says. Morgan Stanley projects that forward earnings ratios should approach 19 times over the next two quarters, from around 17.5 currently. Wilson's S&P 500 forecast compares with the median of 2,438 in a Bloomberg News survey late last month.

 

CONCLUSIONE   Recce’d vi segnala che un rally di Borsa che è del tutto basato sull’ampliamento dei multipli non potrà che concludersi come in passato si è visto in situazioni simili

 

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Fonte: BBG

 

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Fonte: BBG

 

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 21 luglio 2017, abbiamo trattato i seguenti temi:

  1.     I dati di Microsoft non hanno mosso l’indice dei Tech, a differenza di tre mesi fa quando furono decisivi
  2.     Le parole di Draghi ottengono l’effetto opposto a quello desiderato (da Draghi): stamattina 1,1650 contro USD
  3.     Il petrolio chiude la settimana molto forte a 47$
  4.     SEZIONE L'OPERATIVITA'    questa settimana sul piano operativo ci occupiamo di settori della Borsa USA: oggi, ancora la Tecnologia
  5.     SEZIONE L'ANALISI    questa settimana il tema del nostro approfondimento è la “ripresa globale sincronizzata”, un mito che è servito per vendere (anche se poi la realtà è diversa).

 

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