NAVIGA IL SITO

Tre incognite per il bull market azionario

Secondo BMO Global Asset Management sebbene gli asset rischiosi possano apparire cari, in assenza di una recessione, di una più alta inflazione o di uno shock politico, restano supportati dal contesto economico

di Redazione Soldionline 20 set 2017 ore 10:14

Con i principali listini azionari sui massimi, molti investitori si chiedono se c'è ancora spazio per un'ulteriore rialzo per i mercati.
Secondo gli esperti di BMO Global Asset Management "sebbene gli asset rischiosi possano apparire cari, in assenza di una recessione, di una più alta inflazione o di qualche profondo shock politico, restano supportati dal contesto economico", aggiungendo che i mercati finanziari potrebbero ricalibrarsi su un mondo con politiche monetarie meno accomodanti.
Nella seguente analisi BMO Global Asset Management fornisce maggiori dettagli su questa tesi.

 

bull-market_1Il 2017 potrebbe riservare sfide ancora maggiori per i mercati. È difficile prevedere un decisivo cambiamento a livello di fondamentali così ci aspettiamo che l’inflazione e i tassi di crescita restino in generale favorevoli. Cionondimeno, l’ampiezza dello stimolo monetario si è estesa oltre i tassi di interesse e, con Bce e Fed che annunciano i rispettivi piani per ridurre e smantellare i rispettivi programmi di quantitative easing, i mercati finanziari potrebbero verosimilmente ricalibrarsi su un mondo con politiche meno accomodanti. La buona notizia per gli investitori è che, con i livelli di inflazione che non accennano ad accelerare, i banchieri centrali dovrebbero restare accomodanti. In quest’ottica, sebbene gli asset rischiosi possano apparire cari, in assenza di una recessione, di una più alta inflazione o di qualche profondo shock politico, restano supportati dal contesto economico.

 

La debolezza del dollaro è stato finora uno dei temi dominanti del mercato. I dati sull’inflazione hanno ripetutamente deluso le attese e le previsioni sugli aumenti dei tassi di interesse USA, in risposta, sono state ridotte, supportando i mercati obbligazionari e riducendo i rendimenti a livello globale. Con l’aspettativa di un solo ulteriore aumento dei tassi da parte della Fed fino alla fine del 2018, ci sembra che il mercato sia troppo ottimista sul ritmo del restringimento monetario. Detto ciò, il contesto inflattivo conferma una situazione di stallo per regolatori e investitori, con pochi segnali di una pressione inflativa sui salari nonostante il miglioramento del mercato del lavoro.

 

Negli ultimi anni, bassi livelli di inflazione hanno supportato sia i mercati obbligazionari sia gli asset rischiosi, come le azioni e il credito. La ripresa sincronizzata della crescita economica globale, unita a modesti livelli di inflazioni e ad un accentuato miglioramento degli utili aziendali ha portato a un contesto favorevole per i mercati finanziari. Tuttavia, il fallimento fino a questo momento del Presidente Trump di portare a termine importanti riforme, così come le preoccupazioni sulla stabilità della sua amministrazione, unite alle minacce di uso della forza da parte della Corea del Nord, hanno dato agli investitori tempo per pensare. Oggi però, i mercati hanno trascurato queste preoccupazioni e, mentre il “Trump trade” è stato ampiamente scontato, i mercati azionari hanno vissuto in larga parte una fase laterale durante l’estate. Solo il mercato azionario europeo è stato una notabile eccezione, dove la forza dell’euro, ora percepita come un freno alla crescita e alla dinamica degli utili societari, ha portato a un ribilanciamento delle performance conseguite da inizio anno.

 

La titolarità dell'analisi che qui riportiamo è dell'autore della stessa, e l'editore - che ospita questo commento - non si assume nessuna responsabilità per il suo contenuto e per le finalità per cui il lettore lo utilizzerà.
Tutte le ultime su: mercato azionario
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.